Sull’equo compenso il rischio di un altro rinvio

Il restyling dell’equo compenso per le prestazioni professionali (la proposta di legge 3179), atteso nei prossimi giorni in Aula, alla Camera, traballa, in assenza (finora) di risorse adeguate per sovvenzionarlo. Oggi il provvedimento, a prima firma della leader di Fdl Giorgia Meloni (nel quale sono confluite le iniziative dei deputati di Fi e della Lega Andrea Mandelli e Jacopo Morrone), verrĂ  esaminato dalla Commissione Bilancio di Montecitorio, lo stesso organismo che, alla fine di luglio, aveva espresso parere negativo ÂŤpreso atto della relazione tecnica trasmessa dal governoÂť (sulla base delle valutazioni della Ragioneria generale dello Stato presso il ministero dell’Economia e delle Finanze), a causa degli effetti finanziari negativi pari a 150 milioni di euro. La scorsa settimana sembrava fosse stata individuata da alcuni deputati di centrodestra una fonte di finanziamento, però, riferisce a ItaliaOggi la capogruppo di Fdl in Commissione Giustizia Carolina Varchi, il dicastero di via XX settembre ÂŤha fatto sapere che il fondo individuato era esauritoÂť, aggiungendo che, in mancanza di copertura, bisognerĂ  decidere che strada prendere: la proposta di legge potrebbe, infatti, esser portata all’attenzione dell’Assemblea priva delle risorse che servono per la sua implementazione, oppure attendere che, ÂŤnella Legge di BilancioÂť, si reperiscano i fondi necessari. Il ÂŤnodoÂť verrĂ , verosimilmente, sciolto dopo che la V Commissione si sarĂ  pronunciata. A dire la sua, intanto, è la Cgil: è importante, scrive, si sia riacceso il dibattito ÂŤsulle condizioni di lavoro dei professionisti, un universo, tra iscritti alle Casse previdenziali e alla Gestione separata dell’Inps, di oltre 3 milioni di personeÂť, ma il testo ha criticitĂ , tra cui ÂŤla mancata esplicitazione dei parametri economiciÂť. Tende, infine, la mano la deputata del Pd Chiara Gribaudo, fra i promotori della legge che inserĂŹ l’equo compenso nell’ordinamento (172/2017): ÂŤI professionisti non hanno bisogno di una legge fĂŹnta. Visto il parere del ministero dell’Economia, come ho giĂ  detto a colleghi d’opposizione, troviamo una soluzione che aiuti davvero i professionistiÂť, conclude.

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