GENOVA – “Spero che domani prevalga il buonsenso, mi sono appellato a tutti: che a Genova ci sia un hub vaccinale nella sala più sacra del porto, grazie ai camalli che ci stanno ospitando gratuitamente, dà l’idea che il clima, nonostante un momento di confusione e tensione, sia di collaborazione”. Così il presidente della Regione Liguria e cofondatore di Coraggio Italia, Giovanni Toti, a “Mattino cinque” su Canale 5, in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo di green pass nel mondo del lavoro e delle crescenti tensioni nei porti italiani.
“Ci sarà sicuramente qualche disagio domani, è inutile negarlo- prosegue il governatore- siamo pronti a dare una mano con tutta la nostra sanità e le aziende stanno venendo incontro alle esigenze dei lavoratori, almeno per i primi giorni. Però, il risultato deve essere quello di convincere più gente possibile, anche gli scettici e riottosi, a vaccinarsi. In questo dibattito, non dobbiamo mai scordarci i benefici del vaccino”.
Per Toti, “lo Stato ha il dovere di accompagnarti in una decisione che non riesci a prendere, se è quella giusta. C’erano due strade: l’obbligo vaccinale o l’accompagnamento, anche un po’ forzato, verso la decisione giusta. È stata scelta questa seconda strada, meno violenta e invasiva dell’obbligo vaccinale: spero che dia almeno quello scatto in più che ci consenta di raggiungere l’obiettivo del 90% della popolazione vaccinata”.
“IL TAMPONE GRATIS INFICIA I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO”
“Forse, nei primi giorni, le aziende che possono permetterselo, possono aiutare ad abbassare il prezzo del tampone, ma la gente deve rendersi conto questo è un provvedimento che durerà nel tempo e farsi un tampone ogni 48 ore non può essere un modo di vita. Green pass vuol dire una cosa semplice: il vaccino è un obbligo, lo ha detto anche Mattarella, non legale perché il governo ha deciso un approccio più soft, ma è un obbligo civile, morale, etico e lavorativo” ha spiegato Toti a “Mattino cinque” su Canale 5.
“Il tampone gratuito è contro la filosofia di questo procedimento- prosegue il governatore- c’è uno strumento di sanità pubblica che è totalmente gratuito e a disposizione di tutti nel giro di poche ore e si chiama vaccino. Il tampone è il termometro che misura la febbre, il vaccino è la medicina che la cura: non possono essere messi sullo stesso piano dalla sanità pubblica. Garantire il tampone gratuito vorrebbe dire inficiare il provvedimento sul green pass che abbiamo preso”.
A GENOVA APPAIONO NUOVI INSULTI SUI MURI: “BUCCI E TOTI = MORTE”
Da “Bucci e Toti = Morte” ai più classici “Toti merda” e “Bucci paraculo”. Sono alcuni degli insulti rivolti al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e al sindaco Marco Bucci, comparsi nelle ultime ore su alcuni muri del centro storico di Genova. “Qualcuno ha pensato di imbrattare i muri con questi insulti- scrive il governatore su Facebook- non avete offeso me e il sindaco Bucci, ma i cittadini della zona, alcuni dei quali avevano appena ristrutturato queste facciate. Non avete offeso me e il sindaco Bucci, ma il decoro della città”.
Toti avverte che “se l’intento era fermarci, così non fate altro che convincerci che siamo sulla strada giusta, quella della civiltà e della legalità. Abbiamo segnalato alle autorità e spero che vi possano individuare per andare personalmente a pulire e a ripagare il danno fatto. Vandali”.
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“CONTINUO A GIRARE ACCOMPAGNATO DALLA DIGOS”
“Io giro accompagnato dalla Digos, ancorché continui a rifiutare la scorta. Ho ricevuto minacce di ogni genere a me e alla mia famiglia, ma continuo a pensare di essere sulla strada giusta perché me lo dicono i numeri” ha dichiarato Toti a “Mattino cinque”, parlando della necessità di vaccinarsi contro il Covid.
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