Giorgetti insiste con il ‘nucleare sicuro’, Europa Verde attacca: “Anacronistico, anche la Germania lo sta abbandonando”

ROMA – “Che cos’è esattamente questo ‘nucleare pulito’ di cui farfuglia il Ministro Giorgetti? È incredibile come, a scadenze più o meno regolari, le belle parole del Premier Draghi vengano smentite dalle fantasiose idee dei suoi ministri. Mentre in molti Paesi europei, Germania compresa, si sta abbandonando la produzione di energia elettrica da fonte nucleare, il Ministro leghista dimentica che i cittadini italiani hanno già avuto modo di bocciare i suoi piani in due referendum, nel 1987 e nel 2011”. Così, in una nota, Luana Zanella e Filiberto Zaratti, coordinatori della Direzione Nazionale di Europa Verde.

Gli ecologisti proseguono: “In Europa, il nucleare, oltre a essere un’energia pericolosa, sopravvive solo grazie all’enorme finanziamento pubblico e in più non incide affatto sulla riduzione del costo dell’energia, a differenza delle rinnovabili che sono notevolmente molto più competitive dal punto di vista economico rispetto a numerose altre fonti energetiche. Inoltre, investire oggi nel nucleare, significa accumulare un colpevole ritardo nell’incremento di impianti a fonti rinnovabili, strategia perseguita dalla Germania che chiuderà l’ultima centrale nucleare nel 2022 e ha approvato il suo piano energetico con l’uso esclusivo di energie rinnovabili a partire dal 2050”

“È fondamentale – aggiungono Zanella e Zarattiche – che tutta l’Europa superi una tecnologia energetica rischiosissima e costosissima e che questa resti fuori dalla tassonomia verde europea. Come Verdi, europei e italiani, ci impegniamo a lavorare in tutte le istituzioni in cui siamo presenti, ma anche nei comitati e nelle associazioni, per contrastare la transizione ecologica Made in Lega, l’ennesimo imbroglio in odore di greenwashing. Il nucleare, come recentemente sottolineato anche dal candidato Verde alle Presidenziali francesi, Yannick Jadot, è anacronistico e rappresenta uno spread ambientale e un’ipoteca inaccettabile sul futuro delle generazioni che verranno. È necessario realizzare una vera e propria svolta nelle politiche energetiche, che abbia come punto centrale il rilancio delle rinnovabili e l’abbandono di fossili e nucleare”.

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