La politica si schiera contro Dazn: “Tutelare milioni di abbonati”

ROMA – Nella ‘sfida’ tra Dazn e i suoi abbonati scende in campo anche la politica. La decisione, non ancora ufficiale, della piattaforma streaming di bloccare la visione di un evento in contemporanea su due dispositivi associati a uno stesso abbonamento, continua a fare discutere. E gli esponenti politici di diversi schieramenti promettono di andare a fondo della questione.

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IL PD SI RIVOLGE A GIORGETTI E COLAO: “COME TUTELARE GLI ABBONATI?”

“Stando a quanto si apprende da numerose testate giornalistiche, a partire da metà dicembre Dazn non permetterà più di utilizzare due utenze con un unico abbonamento, così come previsto dal punto 8.3 delle condizioni di utilizzo della piattaforma, per la visione dei contenuti sportivi e agli utenti abbonati sarà garantito il diritto di recesso entro 30 giorni. Tale decisione, non prevista dalle condizioni generali di contratto, potrebbe arrecare notevole pregiudizio nella fruizione del servizio e sta, pertanto, generando fra gli appassionati molte critiche e preoccupazioni. Quali iniziative intendono assumere il ministro dello Sviluppo economico e quello dell’Innovazione tecnologica e della transizione digitale al fine di tutelare gli interessi di milioni di tifosi?”. È quanto chiede l’interrogazione presentata alla Camera dal Partito democratico, primo firmatario il deputato Andrea Casu, e sottoscritta da tutti i componenti dem della IX commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni David Gariglio (capogruppo), Vincenza Bruno Bossio, Andrea Romano, Umberto Del Basso de Caro, Luciano Pizzetti, Laura Cantini e rivolta ai ministri Giancarlo Giorgetti e Vittorio Colao.

“A causa di continui malfunzionamenti e ripetuti disservizi della piattaforma – si ricorda ancora nel testo – l’Agcom ha comunicato di aver avviato un’istruttoria per ‘definire i parametri di qualità dei servizi di trasmissione’, nonché ‘le soglie ed i criteri per la quantificazione e la corresponsione di indennizzi nei confronti degli utenti a fronte dei disagi subiti’”.

PASTORINO (LEU): “COMPORTAMENTO INACCETTABILE, NON BASTAVANO I DISSERVIZI?”

Il deputato di Leu, Luca Pastorino, punta invece il dito sulle polemiche degli scorsi mesi per i problemi nella trasmissione in streaming delle partite di Serie A: “Il comportamento di Dazn diventa sempre più inaccettabile. Dopo i disservizi continui con cui hanno dovuto fare i conti gli utenti nelle prime giornate di campionato, e che sono soltanto parzialmente migliorati, arriva il ritocco unilaterale del contratto che vieta l’impiego di due device contemporaneamente. La decisione sfrutta una norma troppo penalizzante per i consumatori: di sicuro rappresenta un’ingiustizia, che trova la mia totale contrarietà. Una pratica commerciale su cui sarebbe necessario un intervento legislativo per cui mi batterò nei prossimi mesi”.

“Tuttavia – aggiunge il segretario di presidenza alla Camera per Leu – prima di una riforma che possa modificare il contesto normativo, presenterò un’interrogazione per chiedere un intervento del Governo. La questione non va derubricata come secondaria, perché tocca da vicino milioni di tifosi e appassionati che hanno sottoscritto un abbonamento. E, almeno fino alla fine della stagione, il contratto deve avere le stesse condizioni di quelle offerte all’inizio”.

CAPITANIO (LEGA): “SIAMO SBIGOTTITI, NON È UN BEL REGALO DI NATALE”

“Se davvero Dazn inibirà la possibilità ai suoi abbonati di vedere la stessa partita su due device differenti, non sarà certo un bel regalo di Natale. Non era questo il segnale di attenzione che aveva richiesto la Camera con la Risoluzione votata in IX Commissione”. Lo dichiara Massimiliano Capitanio, deputato Lega in Commissione Tlc e capogruppo in Vigilanza Rai. “Siamo nel libero mercato e ogni azienda si assume la responsabilità delle proprie scelte – precisa l’esponente del Carroccio -, ma dopo i disagi patiti dagli utenti questa estate, la notizia di un dimezzamento del servizio a canone invariato ci lascia sbigottiti. Auspichiamo un ripensamento da parte di Dazn, mentre alle autorità competenti spetterà la valutazione sulla liceità della modifica contrattuale”.

IL PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA REGIONALE TOSCANA: “CHIEDIAMO ALL’AGCOM DI INTERVENIRE”

Ma anche a livello locale la politica si muove. Il presidente dell’assemblea regionale toscana, Antonio Mazzeo, promette di schierare la Regione in difesa degli utenti. “Non è accettabile che quello che era previsto da un regolare contratto sia cancellato dalla sera alla mattina. Tuteleremo gli utenti e in sintonia con le associazioni dei consumatori verificheremo quali azioni potremo mettere in atto sia come Consiglio regionale sia come Corecom Toscana”. Inoltre, aggiunge Mazzeo, “insieme ad Enzo Brogi, presidente del Corecom Toscana, chiediamo all’Agcom di intervenire, finché non sarà fatta piena chiarezza, per garantire che non vi siano forzature da parte di Dazn a danno di chi ha sottoscritto un reciproco impegno che non può essere violato da decisioni unilaterali e improvvise”.

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