‘Libere dalla violenza’, a Venezia la campagna a sostegno delle donne

VENEZIA – Un ricco calendario di iniziative con incontri, progetti, attività di approfondimento e sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne per mantenere viva l’attenzione su un fenomeno che anche nell’ultimo anno ha causato la morte di moltissime madri, mogli, sorelle, figlie, uccise spesso per mano di chi diceva di amarle. Un femminicidio ogni tre giorni, sei milioni e 788mila le donne che hanno subito violenza in Italia, di cui solo il 3% ha avuto la forza di chiedere aiuto ai Centri antiviolenza e, fra queste, solo una percentuale tra il 10 e il 40% ha sporto denuncia.

“Libere dalla violenza” è il titolo della campagna promossa dalla presidenza del Consiglio comunale di Venezia in collaborazione con le sei Municipalità del territorio, del Centro Antiviolenza del Comune di Venezia e di molte associazioni, che si articolerà dal 10 novembre al 2 dicembre. Il programma delle iniziative è stato illustrato ieri nel corso di una videoconferenza, coordinata dalla presidente Ermelinda Damiano, e che ha visto la partecipazione di numerosi consiglieri comunali e di Municipalità, insieme agli assessori alla Coesione sociale, Simone Venturini, ai Lavori Pubblici, Francesca Zaccariotto e alla Promozione del territorio Paola Mar. Un’adesione corale, a testimoniare l’impegno e l’attenzione costante dell’Amministrazione sul tema, che va oltre il 25 novembre, la giornata internazionale istituita dall’Onu contro la violenza sulle donne.

Ad apertura dei lavori il pensiero è stato rivolto con un minuto di silenzio all’assessore Silvana Tosi, prematuramente scomparsa: “Una donna determinata e caparbia nel difendere i propri valori- ha ricordato Damiano, riporta una nota- nel lottare con tutte le energie per i più deboli e per i più bisognosi. Sono convinta che avrebbe voluto questa conferenza stampa dedicata alle tante donne che si trovano ad affrontare, spesso in solitudine, questa brutta piaga sociale”.

Ha aggiunto Damiano: “Nel Comune di Venezia opera dal 1994 il centro Antiviolenza, prima realtà pubblica d’Italia che svolge un importante lavoro di supporto e sostegno alle donne vittime di violenza, insieme ai loro figli minori coinvolti. Un lavoro di rete insieme alle forze dell’ordine e alle strutture sanitarie, che nonostante la pandemia non si è mai fermato, anzi”. Nel 2020, alla storica sede di villa Franchin, in viale Garibaldi a Mestre, si sono aggiunti due nuovi Sportelli Antiviolenza: uno a villa Groggia, a Venezia, l’altro a Lido. “Un lavoro di coordinamento- ha evidenziato l’assessore Venturini- un impegno che cresce perché purtroppo il fenomeno odioso, criminale della violenza sulle donne non viene meno”.

Ha spiegato Paola Nicoletta Scarpa, responsabile del Servizio protezione sociale e Centro antiviolenza: “Il nostro obiettivo non è solo accogliere le donne vittime di violenza, fornendo loro protezione, supporto psicologico e giuridico legale, ma anche quello di contribuire a dare loro altre prospettive di vita, attraverso un percorso di uscita dalla violenza, di autonomia personale e di emancipazione dalla violenza”.

In questa direzione va anche il reddito di Libertà, un fondo di 400 euro, per un massimo di 12 mesi, che lo Stato ha recentemente istituito e destinato alle donne seguite dai centri antiviolenza. A illustrare i numeri del fenomeno la responsabile del Centro comunale Patrizia Marcuzzo. “Da gennaio a ottobre 2021 sono state 201 le donne che si sono rivolte al Centro Antiviolenza e 45 agli Sportelli mentre 93 sono state le attivazioni con richieste di collaborazione pervenute dagli ospedali di Mestre e Venezia. Ventuno persone (nove donne e 12 bambini) sono state accolte nelle case rifugio comunali; 57 (tra cui 30 donne e 27 minori) quelle che hanno ricevuto ospitalità in urgenza in altre strutture alloggiative del territorio”.

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