Su Rai1 arriva ‘Blanca’, la detective disabile funky e ‘super’

ROMA – Un po’ bambina, un po’ donna e un po’ supereroina. Sogna di diventare una consulente della polizia, è non vedente ma ha uno straordinario superpotere: l’udito. Tra esplosioni di colori, musica funky, ironia e follia, Blanca sa tenere testa al commissariato maschilista, in cui è stata presa per uno stage di sei mesi, grazie alla sua abilità nel trasformare la disabilità in forza e alle sue capacità nel decodage, cioè analizzare nelle telefonate e nelle intercettazioni suoni e rumori che sfuggono ad un udito meno sviluppato del suo. Sullo sfondo c’è Genova divisa in due: una parte grigia, quella del porto animata dal ferro e dall’assenza del ponte Morandi; e quella di Camogli, colorata e piena di vita.

Due anime della città che rispecchiano la personalità della protagonista prima e dopo la cecità. Sì, perché non è nata ipovedente, ma ci è diventata dopo un incidente. Tutto questo è ‘Blanca’, la serie evento di Rai1 – la prima girata in olofonia, una speciale tecnica di registrazione del suono – presentata oggi nella sede Rai di via Asiago e in arrivo sul piccolo schermo dal 22 novembre con la regia di Jan Maria Michelini (dal primo al terzo episodio) e Giacomo Martelli (dal quarto al sesto).

“Blanca è una supereroina del quotidiano, sa trasformare la sua disabilità in potere. Questa storia può riguardare tutti, infatti abbiamo voluto fare la sensazione che le mancanze di ognuno di noi si possono vincere. La protagonista lo fa con ironia, prendendosi in giro. Lei ride di se stessa, dovremmo farlo tutti”, ha detto il produttore Luca Bernabei di Lux Vide durante l’incontro, che è stato aperto da una performance dei Calibro 35, che curano le musiche della serie. Un prodotto tutto italiano ma con un’anima internazionale.

“Abbiamo fatto un prodotto che avesse appeal per il mercato internazionale. La Lux sta distribuendo direttamente questa serie all’estero. Andrà in onda in Francia, dove è stata contesa da due aziende, e stiamo chiudendo in Spagna. È bello avere un prodotto italiano, girato in lingua italiana, che va in giro per il mondo”, ha detto Matilde Bernabei di Lux.

Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Patrizia Rinaldi, ‘Blanca’ è un crime drama con protagonista una giovane donna diventata non vedente da bambina. Ha il sogno di entrare in polizia, dopo aver maturato un senso di giustizia con la perdita della sorella. Lavora in un ambiente in cui la sua disabilità è vista come un ostacolo, ma il suo sogno è più forte di ogni limite. E in amore? Blanca è contesa tra l’ispettore Michele Liguori (Giuseppe Zeno) e il giovane chef Nanni (Pierpaolo Spollon). A sostenerla ci sono il suo cane guida Linneo, un bulldog femmina sempre pronta a proteggerla, e la sua amica Stella (Federica Cacciola, meglio nota come Martina Dell’Ombra).

“‘Blanca’ è, prima di tutto, un progetto musicale. Oltre alla musica, c’è anche l’idea della stanza nera: abbiamo tolto la distrazione della vista per far entrare il pubblico nel ‘campo visivo’ della protagonista che vede a suo modo. Un modo per empatizzare ancora di più con questo personaggio con la tecnica dell’olofonia. Per fare ciò ci siamo serviti della consulenza artistica di Andrea Bocelli”, ha detto uno dei due registi, Jan Maria Michelini. Una prova che Maria Chiara Giannetta, nei panni della protagonista, supera a pieni voti risultando credibile e potente.

“Non è stato facile ma è stato tutto stupendo. Ho studiato la cecità ed ho iniziato a lavorare subito con Fiona (il cane che interpreta Lienneo, ndr)”, ha raccontato l’attrice. “È stato emozionante andare a casa di Andrea. Ed è stato utile vederlo in un ambiente che lui conosce molto bene. Prima di andare via – ha continuato Giannetta – abbiamo visto Bocelli correre su una rampa di scale, è stata una scena bellissima. Abbiamo pensato che si può fare tutto. In questa serie mostriamo i limiti di un qualunque essere umano, non quelli di un non vedente”. La giovane attrice, classe 1992, ha poi concluso: “Abbiamo lavorato molto sul suono e sull’ecolocalizzazione. Anche l’acqua è un elemento molto importante in questa serie. La pioggia è un elemento fondamentale per i non vedenti perché sbattendo sugli oggetti gli dà una forma. Bocelli mi ha detto che non c’è niente che non si possa fare. Lui ti mette subito a tuo agio perché ti parla guardandoti negli occhi. Mi ha insegnato anche questo: a come non mettere in imbarazzo gli altri per la propria disabilità”.

Durante le riprese “il regista mi ha fatto notare: ‘Lei non ti vede, puoi fare quello che vuoi’. Mi sono mosso attorno a lei come se mi vedesse”, ha raccontato Giuseppe Zeno. Per Spollon, invece, “in questa serie non esiste la normalità. L’ironia è un modo per scardiare le barriere: se non è un problema per Blanca perché dovrebbe esserlo per noi?”. La serie, una produzione Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Matilde e Luca Bernabei, andrà in onda su Rai 1 dal 22 novembre, e per sei serate, alle ore 21:25.
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