Ricorso alla Corte Penale Internazionale per il trattamento dei migranti in Libia: “Crimini contro l’umanità”

ROMA – La Corte penale internazionale con sede all’Aia apra un’indagine su potenziali crimini contro l’umanità commessi dallo Stato libico e da milizie ai danni di rifugiati e migranti residenti o in transito nel Paese nordafricano. L’Unione Europea, le cui politiche hanno contribuito al verificarsi di simili atti, abbandoni qualsiasi forma di collaborazione con le autorità libiche in materia di controllo della migrazione. A richiederlo tre organizzazioni, due internazionali e una libica.

Lo European Center for Constitutional and Human Rights (Ecchr), l’International Federation for Human Rights (Fidh) e la Lawyers for Justice in Libya (Lfjl), questo il nome delle organizzazioni promotrici, hanno presentato oggi una petizione al tribunale internazionale affinchè “indaghi sulla responsabilità dei gruppi armati, delle milizie e degli attori statali libici coinvolti” nei crimini denunciati, tra cui si annoverano “la detenzione arbitraria, la tortura, l’omicidio, la persecuzione, la violenza sessuale e la riduzione in schiavitù”. Nella petizione sono citate 19 persone, tra le quali, rendono noto le organizzazioni, “tre noti capi di milizie”.

Le organizzazioni hanno anche presentato un rapporto di denuncia delle violazioni contestate. Il documento, di 52 pagine, è stato realizzato a partire dalle testimonianze raccolte di 14 persone sopravvissute e “ora portate in luoghi sicuri fuori dalla Libia”, oltre che da una revisione della documentazioni sui centri di detenzione e il trattamento riservato ai migranti di ong e Nazioni Unite.

Nel rapporto si fa esplicito riferimento alla responsabilità dell’Ue e anche dell’Italia. Le politiche di collaborazione dell’ente e dei suoi Stati membri con la Libia anche tramite accordi, come il memorandum d’intesa tra Tripoli e Roma prorogato per altri tre anni nel 2020, sono infatti finite per “intrappolare i migranti nel Paese in violazione delle norme di diritto internazionale” e per sostenere gli attori libici autori di violazioni che, ricordano gli autori del documento, “potrebbero essere considerate crimini contro l’umanità”.
]]

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Codice della strada, da alcol e droghe ai monopattini: cosa cambia

(Adnkronos) - Dopo un lungo con il voto finale la Camera ha licenziato - non senza polemiche - il testo delle modifiche al Codice della Strada 2024 includendo anche una delega al governo per la completa riscrittura del Codice. A questo punto il testo passerà al Senato per l'approvazione finale, salvo modifiche che costringerebbero a

Sinner batte Machac nei quarti, è in semifinale a Miami

(Adnkronos) - Jannik Sinner in semifinale all'Atp Masters 1000 di Miami. L'azzurro, numero 2 del tabellone, supera il ceco Tomas Machac per 6-4, 6-2 in 1h32'. In semifinale, l'altoatesino attende il vincente della sfida tra il russo Daniil Medvedev, testa di serie numero 3, e il cileno Nicolas Jarry, 22esimo giocatore del tabellone di Miami.

Il 15 aprile convegno su nucleare italiano e sfida clima

Evento iWeek con i protagonisti presso l'Università di Pavia Milano, 27 mar. (askanews) – Un nucleare modulare declinato sul territorio, in linea con i caratteri originali del nostro Paese, come scelta sostenibile nella sfida alla produzione di energia a zero emissioni: questo il tema dell'edizione tecnico scientifica della iWeek "Il nucleare italiano nella sfida al