In aumento nuovi casi (+ 80,7%), ricoveri e decessi, Gimbe: “Sbagliato abusare dei test rapidi”

ROMA – Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 22-28 dicembre 2021, rispetto alla precedente, un aumento di nuovi casi (320.269 vs 177.257, 320.269, pari a +80,7%) e dei decessi (1.024 vs 882, pari a +16,1%, di cui 36 riferiti a periodi precedenti).Lievitano anche i casi attualmente positivi (598.856 vs 384.144, +214.712, pari a +55,9%), le persone in isolamento domiciliare (587.622 vs 374.751, +212.871, pari a +56,8%), i ricoveri con sintomi (10.089 vs 8.381, +1.708, pari a +20,4%) e le terapie intensive (1.145 vs 1.012, +133, pari a +13,1%).

IMPENNATA NELL’ULTIMA SETTIMANA, POSITIVI AL 37,8%

Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, dichiara che ‘da due mesi e mezzo si rileva un aumento dei nuovi casi, che nell’ultima settimana ha subĂŹto un’ulteriore impennata, superando quota 320mila, sia per l’aumentata circolazione virale, sia per l’incremento del numero dei tamponi’.La media mobile a 7 giorni dei nuovi casi è schizzata da 27.199 del 22 dicembre a 45.753 il 28 dicembre (+68,2%) e il rapporto positivi/persone testate ha raggiunto il 37,8%, indicando che in assenza del calo dei tamponi nei giorni festivi il numero dei nuovi casi sarebbe ancora maggiore.

LEGGI ANCHE: Via la quarantena preventiva per i vaccinati, esteso il Green pass rafforzato

“NON ABUSARE DEI TAMPONI RAPIDI”

Secondo Cartabellotta ‘in questa fase della pandemia, caratterizzata dalla crescente circolazione di una variante estremamente contagiosa tra una popolazione per la maggior parte vaccinata, l’obiettivo primario è di contenere il sovraccarico degli ospedali spingendo al massimo su coperture vaccinali e richiami e limitare la circolazione del virus con mascherine e distanziamento’.Il presidente della Fondazione Gimbe ritiene che ‘la corsa ai tamponi senza regole, infatti, presenta diversi ‘effetti collaterali’: innanzitutto, sovraccarica il sistema di testing dei tamponi molecolari, impedendo di testare con tempistiche adeguate chi ne ha realmente bisogno perchĂŠ sintomatico o contatto di soggetto a rischio; in secondo luogo, il ricorso sregolato ai tamponi rapidi da parte di soggetti asintomatici contribuisce ad alimentare false sicurezze, vista la probabilitĂ  del 30-50% di falsi negativi; ancora, l’aumento della domanda favorisce la speculazione e l’espansione del ‘mercato nero’ con aumento dei costi e offerta di pericolose soluzioni low cost; infine, indipendentemente dalla revisione della durata della quarantena, l’emersione di un numero cosĂŹ elevato di casi rischia di paralizzare il paese con un lockdown di fatto, alimentando peraltro una narrativa distorta dominata dagli altisonanti dati dei contagi e non dal loro reale impatto su ricoveri, terapie intensive e decessi, oltre che su altri esiti di salute non dipendenti da Covid-19′, conclude.

AUMENTO DEI CASI IN TUTTE LE REGIONI

Nella settimana 22-28 dicembre 2021 in tutte le regioni, ad eccezione della provincia autonoma di Bolzano, si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi: dal 9,6% del Friuli-Venezia Giulia al 257,6% dell’Umbria.

In 45 province l’incidenza supera i 500 casi per 100mila abitanti: Milano (1.243), Lodi (1.158), Monza e della Brianza (1.023), Varese (907), Perugia (896), Pavia (891), Siena (835), Alessandria (821), Como (817), Terni (812), Imperia (763), Arezzo (739), Firenze (719), Treviso (708), Vicenza (682), Rimini (678), Cuneo (677), Padova (671), Cremona (669), Novara (661), Venezia (658), Biella (653), Verbano-Cusio-Ossola (643), Asti (643), Torino (641), Lecco (608), Verona (602), Bergamo (590), Brescia (586), Aosta (569), Sondrio (550), Trento (546), Massa Carrara (533), Mantova (532), ForlĂŹ-Cesena (529), Rovigo (529), Lucca (527), Reggio nell’Emilia (527), La Spezia (525), Ravenna (525), Prato (522), Napoli (521), Trieste (521), Pisa (513) e Rieti (508).

Nelle ultime due settimane il numero dei tamponi totali è passato da 3.750.804 della settimana 8-14 dicembre a 5.175.977 della settimana 22-28 dicembre (+38%), per l’incremento sia dei tamponi rapidi (+1.018.733, pari a +38,7%) che di quelli molecolari (+406.440, pari a +36,3%).L’aumentata attivitĂ  di testing, tuttavia, è solo una delle determinanti della crescita dei nuovi casi: dalla seconda metĂ  del mese di dicembre, infatti, si rileva da un lato una vera e propria impennata del tasso di positivitĂ  dei tamponi antigenici rapidi (la media mobile a 7 giorni è salita dallo 0,8% del 14 dicembre al 2,8% del 28 dicembre) dall’altro un netto aumento del tasso di positivitĂ  dei tamponi molecolari (la media mobile a 7 giorni è passata dal 9,5% del 14 dicembre al 15% del 28 dicembre).

LEGGI ANCHE: Federlab: “Impossibile mantenere il tracciamento, ci sono troppi positivi”

L’EFFETTO DELLE FESTE SI VEDRA’ NELLE PROSSIME SETTIMANE

‘Questi dati- commenta Cartabellotta- dimostrano una notevole crescita della circolazione virale, sia per la progressiva espansione della variante omicron, molto contagiosa, che per l’aumento dei contatti sociali nel periodo delle festivitĂ , il cui impatto su ricoveri e decessi sarĂ  visibile nelle prossime settimane’.Si registra una notevole riduzione della percentuale dei pazienti ricoverati in area medica e in terapia intensiva sul totale degli attualmente positivi che consegue a vari fattori: identificazione di un maggior numero di casi, aumento delle coperture vaccinali e delle terze dosi, aumento del numero delle persone guarite e numero elevato di casi nella fascia 0-11, meno soggetta a forme severe di malattia. Inoltre, nelle prossime settimane, si potrĂ  valutare anche la possibile minor virulenza della variante omicron.

In particolare, negli ultimi 14 giorni per l’area medica la media mobile a 7 giorni è scesa dal 2,42% del 14 dicembre all’1,87% del 28 dicembre e per le terapie intensive dallo 0,30% del 14 dicembre allo 0,22% del 28 dicembre.La responsabile ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe, Renata Gili, informa che ‘sul fronte ospedaliero aumentano ancora i posti letto occupati da pazienti Covid: rispetto alla settimana precedente +20,4% in area medica e +13,1% in terapia intensiva’.

A livello nazionale, al 28 dicembre, il tasso di occupazione da parte di pazienti Covid è del 15,9% in area medica e del 12,6% in area critica, con notevoli differenze regionali: la provincia autonoma di Trento supera la soglia del 15% in area medica (17,8%) e del 20% in area critica (25,6%); le soglie del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica risultano entrambe superate in Calabria (28,3% area medica e 12,8% area critica), Friuli-Venezia Giulia (22,2% area medica e 14,9% area critica), Lazio (16% area medica e 14,3% area critica), Liguria (28,8% area medica e 18,7% area critica), Lombardia (16,2% area medica e 12,6% area critica), Marche (21,6% area medica e 16,7% area critica), provincia autonoma di Bolzano (17,4% area medica e 18% area critica), Piemonte (19,2% area medica e 14,6% area critica), Sicilia (18,7% area medica e 10,2% area critica) e Veneto (17,5% area medica e 16,5% area critica).Inoltre, per l’area medica si collocano sopra la soglia del 15% Umbria (15,7%) e Valle d’Aosta (29,3%), mentre per l’area critica superano la soglia del 10% Abruzzo (13,3%), Emilia-Romagna (12,6%) e Toscana (14%).

Il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti, tiene a sottolineare che ‘aumentano ancora gli ingressi giornalieri in terapia intensiva, la cui media mobile a 7 giorni sale a 100 ingressi/die rispetto agli 85 della settimana precedente’.

Crescono i decessi: 1.024 negli ultimi 7 giorni (di cui 36 riferiti a periodi precedenti), con una media di 146 al giorno rispetto ai 126 della settimana precedente.

Per quanto riguarda i vaccini, al 29 dicembre (aggiornamento ore 06.15) risultano consegnate 114.016.917 dosi, di cui 1.548.000 dosi di vaccino Pfizer pediatrico. Marco Mosti aggiunge che ‘con la consegna di 3,1 milioni di dosi non pediatriche negli ultimi 7 giorni e il rallentamento delle somministrazioni nei giorni 24, 25 e 26 dicembre le scorte di vaccini a mRNA per gli over 12 sono risalite a quota 3,33 milioni’.

Relativamente alle 87mila dosi residue di Moderna, visto che la rendicontazione ufficiale non tiene conto che per gli 8,39 milioni di richiami complessivamente effettuati viene utilizzata solo mezza dose, le dosi disponibili potrebbero essere oltre 4 milioni in piĂš. Nell’ambito delle somministrazioni, al 29 dicembre (aggiornamento ore 06.15) l’81,4% della popolazione (n. 48.229.182) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+234.253 rispetto alla settimana precedente) e il 78,1% (n. 46.305.897) ha completato il ciclo vaccinale (+160.368 rispetto alla settimana precedente).

Il rallentamento dei giorni 24, 25 e 26 dicembre ha ridotto del 29,9% il numero di somministrazioni nell’ultima settimana (n. 2.587.563), con una media mobile a 7 giorni di 306.211 somministrazioni/die: calano del 30,7% le terze dosi (n. 2.261.869) e del 27% i nuovi vaccinati (n. 201.180). Rispetto a questi ultimi l’85% appartengono alla fascia 5-11 anni, che al 28 dicembre ha raggiunto quota 232.707 somministrazioni.

Capitolo nuovi vaccinati. Nella settimana 20-26 dicembre il numero è sceso a 201.180 (-27%) rispetto ai 275.641 della settimana precedente: tuttavia, a fronte di 93.771 nuovi vaccinati nella fascia 5-11, crolla il numero degli over 12 (-47,5% rispetto alla settimana precedente).Dei 9,44 milioni di persone che al 28 dicembre non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, 3,42 milioni appartengono alla fascia 5-11 anni che ha iniziato le somministrazioni solo da poco, mentre 2,34 milioni sono over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione: uno zoccolo duro ormai difficile da scalfire. Se si prendono in esame le coperture, quelle con almeno una dose di vaccino sono molto variabili nelle diverse fasce d’etĂ  (dal 97,8% degli over 80 al 6,3% della fascia 5-11), cosĂŹ come sul fronte dei richiami, che negli over 80 hanno raggiunto il 72,5%, nella fascia 70-79 il 57,9% e in quella 60-69 anni il 48,3%.

Se poi si guarda all’efficacia, la necessitĂ  della dose booster è ben documentata dai dati dell’Istituto superiore di sanitĂ  che dimostrano la riduzione dell’efficacia vaccinale dopo 150 giorni dal completamento del ciclo primario.In particolare: l’efficacia sulla diagnosi scende in media dal 71,5% per i vaccinati entro 150 giorni al 30,1% per i vaccinati da piĂš di 150 giorni, per poi risalire al 71% dopo il richiamo; l’efficacia sulla malattia severa scende in media dal 92,7% per i vaccinati entro 150 giorni all’82,2% per i vaccinati da piĂš di 150 giorni, per poi risalire al 94% dopo il richiamo.

Complessivamente nelle persone vaccinate con ciclo completo (piĂš eventuale dose di richiamo), rispetto a quelle non vaccinate, nelle varie fasce d’etĂ  si riduce l’incidenza di diagnosi (del 68,2-82%) e soprattutto di malattia grave (dell’83,4-93,8% per ricoveri ordinari; del 91,9-97% per le terapie intensive) e decesso (del 79,6-96,4%). Al 29 dicembre (aggiornamento ore 06.15) sono state somministrate 18.253.942 terze dosi, con una media mobile a 7 giorni che, con i rallentamenti del 24, 25 e 26 dicembre, è scesa a 261.714 somministrazioni al giorno. Secondo la platea ufficiale (n. 31.001.107) il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è del 58,9% con nette differenze regionali: dal 45,2% della Sicilia al 68% della provincia autonoma di Trento e della Valle d’Aosta.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Inaugurato a Shanghai palazzo firmato da archistar italiano Casamonti

(Adnkronos) - Inaugurato stamani a Shanghai uno dei più importanti nuovi palazzi del centro finanziario della Cina firmato dallo studio fiorentino Archea dell’architetto di fama internazionale Marco Casamonti. Un palazzo di 16 piani caratterizzato da una lunga rampa (1 km) in corten posizionata nella facciata ovest che costituisce un percorso di accesso ai vari piani

Pulp Fiction, il cast si riunisce a Los Angeles per i 30 anni del film – FOTO

(Adnkronos) - Il cast del film 'Pulp Fiction' si è riunito a Los Angeles per i 30 anni della pellicola, diretta da Quentin Tarantino. Secondo quanto riporta UsaToday c'erano John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman e Harvey Keitel. Grande assente il regista (ma non si sa perchÊ) e Bruce Willis, che si è ritirato

FOTO | VIDEO | Viaggio nel cuore dei gioielli ‘tech’ targati Hera a Forlì e Ravenna

BOLOGNA – I gioielli ‘tech’ di Hera in mostra per la Giornata mondiale della terra. In vista del 22 aprile, la multiutility apre le porte dei due poli di Telecontrollo a Forlì e di Analisi di Ravenna, centrali ad alta concentrazione di innovazione e tecnologia, per illustrare il funzionamento di sale e laboratori, con l’obiettivo