In Basilicata tamponi antigenici equiparati a quelli molecolari

POTENZA – Dalla prossima settimana in Basilicata tutte le strutture abilitate (farmacie, laboratori, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta) dovranno caricare tutti i tipi di tamponi nella piattaforma regionale già esistente: è stata prevista l’equiparazione dei tamponi antigenici con quelli molecolari. Pertanto, non sarà più necessario un tampone molecolare di conferma dopo un test rapido positivo. È stata ribadita la validità del tampone antigenico, se trasmesso alla piattaforma regionale, sia per quanto riguarda la dichiarazione della guarigione, sia per quanto riguarda la fine della quarantena e dell’autosorveglianza. É quanto stabilito all’incontro oggi in Regione tra il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, e Antonio Santangelo, segretario Regionale della Federazione italiana medici di medicina generale.

“Ho invitato il rappresentante dei medici di medicina generale – ha detto Bardi – ad accettare sin da subito il tampone antigenico negativo quale elemento per terminare l’isolamento in seguito alla positività, sempre previo giudizio clinico. In tal modo potremo liberare i tanti lucani in attesa, a causa del numero elevatissimo di positività rilevato nelle ultime settimane”. Bardi fa sapere inoltre di avere avuto “rassicurazioni dal gestore dei servizi informatici che dalla settimana prossima il sistema dovrebbe essere perfettamente funzionante”. 

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Ucraina, la sveglia sulla guerra e il rapporto Meloni-Macron: gli scenari di Darnis

(Adnkronos) - Mai come ora la relazione tra Italia e Francia passa dai rapporti tra le figure politiche dei due Paesi: Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Se tra Meloni e Macron gli animi sono più sereni di un anno fa, non si può dire lo stesso tra la leader della

Chi è ‘Sandokan’ Schiavone, il boss pentito dopo 26 anni al 41 bis

(Adnkronos) - Era detenuto a L'Aquila, nel reparto di massima sicurezza in regime di carcere duro, il boss dei Casalesi Francesco "Sandokan" Schiavone, oggi 70enne. Secondo quanto si apprende, dalla cella ha fatto pervenire una richiesta di incontro ai magistrati della Direzione Nazionale Antimafia - oggi guidata dal procuratore Giovanni Melillo - per avviare i

Via Crucis, le meditazioni scritte dal Papa: “La sofferenza con Dio non ha l’ultima parola”

(Adnkronos) - “La sofferenza con Dio non ha l’ultima parola”. Il Papa, per la prima volta nel suo pontificato, ha scritto di proprio pugno le meditazioni per la Via Crucis che si svolgerà stasera al Colosseo. Quattordici stazioni nelle quali Bergoglio fa un dialogo con Gesù e denuncia nuovamente la “follia della guerra” e dà