Briatore ‘litiga’ con Autostrade: “Incapaci”. “Venga nei cantieri”

GENOVA – Botta e risposta tra Flavio Briatore e i vertici di Autostrade per l’Italia. Ieri l’imprenditore si era scagliato contro la concessionaria con un video su Instagram in cui denunciava i pesanti disagi sull’infrastruttura ligure, mentre era bloccato da una quarantina di minuti sulla A10 vicino a Savona. “È uno scandalo, è uno schifo, sono due anni e mezzo che questa situazione va avanti – aveva detto Briatore -. Pensate se qualcuno si sentisse male: morirebbe”.

LE LAMENTELE DI BRIATORE SU INSTAGRAM

Poi l’appello polemico ai dirigenti di Aspi: “Mi chiedo: perché i dirigenti di Autostrade, come il Ceo Tomasi, non si prendono una macchina con l’autista e non si fanno un bel giro sulle autostrade? Così capiscono cosa stanno gestendo. Io quando c’è un problema in una mia azienda vado e metto le mani dentro, loro no. Lavori in corso non se ne vedono, ho visto solo un signore con la tuta da lavoro con un secchiello e un pennello di vernice ma non credo che sia lui a poter risolvere i problemi. Mi auguro che Tomasi venga e capisca che roba sta gestendo, si porti in auto anche il presidente Giuliano Mari, partano da Milano o da Roma e si facciano un bel giro”.

Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Flavio Briatore (@briatoreflavio)

“È uno scandalo – aveva proseguito Briatore -, la rete è gestita da gente incapace, non è possibile chiudere tutto. Devono chiudere in base allo stato di avanzamento dei lavori, non si possono tenere le persone cinque o sei ore in fila”. Infine, la proposta dell’imprenditore all’ad di Autostrade: “La benzina la pago io se avete problemi. E fate anche pagare il pedaggio… È una follia, incapaci”.

LA REPLICA DI TOMASI

“Gentile Briatore, mi creda, non è facile fare una valutazione sull’andamento dei lavori autostradali stando seduti in automobile, senza sapere cosa realmente accade nei nostri cantieri”. Così, l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, risponde a Flavio Briatore. “La attendiamo per visitarli insieme – prosegue Tomasi – siamo aperti 24 ore su 24, sette giorni su sette, scelga lei ora e giorno. Per lei abbiamo già predisposto caschetto, giubbotto e scarpe antinfortunistiche. La benzina, se vuole, gliela paghiamo noi. Saremo lì ad accoglierla”.

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