Brasile, dispersi un reporter ed un esperto di Amazzonia. Anche Lula si unisce agli appelli

ROMA – In Brasile anche il candidato alla presidenza nonché ex capo dello Stato Inacio Lula da Silva si è unito agli appelli per le ricerche del giornalista britannico Dom Philips e dell’esperto di popoli originari Bruno Araújo Pereira, scomparsi da domenica nella Vale do Javari, remota ‘Terra indigena’ dell’Amazzonia brasiliana non lontana dai confini con Perù e Colombia. Stando a quanto riferito al quotidiano O Globo dall’organizzazione nativa locale União dos Povos Indígenas do Vale do Javari (Univaja), i due uomini hanno fatto perdere le loro tracce lungo il tragitto che li doveva portare dalla comunità di Ribeirinha São Rafael fino alla città di Atalaia de Norte, alla frontiera col Perù.

LE MINACCE A PEREIRA

Sempre secondo le denunce di alcune esponenti della Univajka Araújo Pereira, esperto del Fundação Nacional do Índio (Funai), un ente del governo, aveva ricevuto minacce negli ultimi giorni per il suo lavoro sul campo contro la pesca e la caccia illegale. Lo specialista, ritenuto uno dei maggiori conoscitori della zona dove è avvenuta la sparizione, è stato più volte oggetto di intimidazioni per la sua attività a tutela delle popolazioni native. Philips, sposato con una donna brasiliana e residente in Brasile da anni, è un giornalista freelance collaboratore di lunga data del Guardian, fra le altre testate. Stando a quanto riporta il giornale britannico, il cronista stava lavorando a un libro sulla conservazione dell’Amazzonia.

AL VIA ANCHE UNA CAMPAGNA SOCIAL

Dopo la diffusione della notizia della scomparsa è partita una campagna social per esortare le autorità a fare di più e per criticare la mobilitazione messa in campo dal governo fino a quel momento, ritenuta non sufficiente, anche vista l’estensione del territorio da perlustrare, di svariati milioni di ettari. Il ministero della Giustizia ha reso noto di aver avviato ricerche con la Marina brasiliana “per via aerea, acquatica e terrestre”. La Vale do Javari è il territorio dove si concentra il maggior numero di popolazioni al mondo che non hanno mai avuto contatti con la società. L’area è ritenuta anche una regione pericolosa, in quanto snodo cruciale di attività di contrabbando e traffico di stupefacenti.

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