Conte: “Il M5S ha mantenuto gli impegni e lo ha pagato a caro prezzo. Che tristezza chi va via”

Di Alba Di Palo

BARI – “Ci possono contestare tutto, possono dire che qualche errore lo abbiamo commesso ma non ci possono mai chiedere di abbassare lo sguardo perché noi gli impegni che abbiamo preso in campagna elettorale, li abbiamo mantenuti pagando anche un caro prezzo, un costo politico altissimo”. Lo dice il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, in collegamento con l’assemblea regionale del M5S Puglia in corso a Noicattaro (Bari).

“Il M5S è la forza politica più riformatrice nella storia dell’Italia repubblicana. Abbiamo realizzato il reddito di cittadinanza come sistema di protezione sociale che non c’era, abbiamo salvato un milione di poveri della povertà, lo dice all’Istat – prosegue Conte -. Abbiamo fatto una legge anticorruzione che ha permesso di adeguarci agli standard internazionali più avanzati in materia di anticorruzione. Abbiamo realizzato il superbonus e con quel superbonus abbiamo messo in condizione il Paese di poter correre e quel 6,6% di Pil lo si deve nel 2021 alle nostre misure”.

“Noi siamo il Paese occidentale che insieme alla Spagna ha operato il blocco dei licenziamenti – ricorda il presidente del M5S – e ci ha permesso di salvare oltre 600mila posti di lavoro e ci ha permesso quella ripartenza bruciante e portentosa che ha portato una crescita del 6,6% del Pil. Sono tutte misure che altre forze politiche, altri governi non avrebbero neppure concepito – evidenzia l’ex premier – con un coraggio da leoni ma soprattutto guardando alle difficoltà e alle sofferenze dei cittadini”.

CONTE: “NOI SIAMO IL CAMPO GIUSTO”

“Avvieremo una raccolta di finanziamenti per la campagna elettorale. Dobbiamo essere esplosivi, dobbiamo ottenere un grandissimo risultato: noi siamo il campo giusto”, spiega Conte rivolgendosi all’assemblea del M5S Puglia a Noicattaro. “Ci diranno che il voto a noi è sprecato perché ‘non ce la potete fare’. Noi dobbiamo spiegare che il voto utile è per noi, perché il voto che ci daranno, lo custodiremo gelosamente per ottenere il risultato. Questo sarà il nostro slogan, il nostro obiettivo. Ci aspetta una campagna elettorale dura, faticosa ma entusiasmante – assicura il leader pentastellato – Partiamo alla grande, io sarò con voi, tra voi”.

CONTE: “SAREMO LA SORPRESA PER CHI CI DÀ PER MORTI”

“Abbiamo tutte le carte in regola per chiedere un nuovo mandato ai cittadini con sincerità, trasparenza, autenticità e con la nostra passione faremo la campagna elettorale – spiega Conte – Saremo ancora una volta la sorpresa di un sistema che ci dà per morti, per vinti e sopraffatti ma non hanno capito nulla”.

“Siamo riempiti di insulti e di accuse dalla mattina alla sera. Alcuni ci hanno abbandonato, alcuni non hanno retto la pressione e sono stati accecati dalle lusinghe – continua il leader M5S – ma tenete conto che quelle riforme, le abbiamo fatte e adesso ci presentiamo ai cittadini in questa campagna elettorale per chiedere un nuovo mandato”.

CONTE: “IL GOVERNO DEI MIGLIORI HA CANCELLATO LA LOTTA ALL’EVASIONE”

“Dobbiamo lavorare per contrastare l’evasione fiscale: è una battaglia che il governo dei migliori ha cancellato con un tratto di penna senza neppure avvertirci – afferma Conte – Lavoreremo per una rivoluzione gentile, che non penalizzerà chi ancora vuole usare il contante ma che recherà un vantaggio a chi si adatta al pagamento con strumenti elettronici. Questo significa progressivamente combattere l’economia sommersa e l’evasione fiscale”.

CONTE: “SU SOCIALE ED ECOLOGIA NESSUNA RISPOSTA DA DRAGHI”

Le riforme che il M5S porterà avanti, va avanti Conte, sono “quelle dell’agenda sociale ed ecologica su cui il governo Draghi non ci ha risposto, su cui non abbiamo avuto alcuna indicazione puntuale e precisa.Quelle che ci hanno portato a difendere gli interessi degli italiani più degli interessi delle Istituzioni finanziarie. Abbiamo una colpa? Questa è la nostra colpa. Quando prendiamo un impegno coi cittadini, non lo tradiamo: non c’è Istituzione finanziaria, non ci sono potentati, lobby imprenditoriali che possano distrarci e lusingarci e allontanarci dal nostro obiettivo”.

“La politica per noi è questa, altrimenti diventa una richiesta. Non chiediamo un mandato ai cittadini per andare a gestire il potere, non siamo gli specialisti della gestione del potere – sottolinea l’ex premier – noi chiediamo un mandato per fare riforme. Costi quel che costi”.

CONTE: “CENTRODESTRA E CAMPO LARGO SONO LITIGIOSI”

“Se” i cittadini “votano il centrodestra non si comprende quali riforme faranno: litigheranno su tutto. Quando termineranno le operazioni di votazione inizieranno i litigi, vedrete – è la previsione di Conte -. E anche nel cosiddetto campo largo credo che non ci sia una sola misura, una sola riforma che possa mettere d’accordo tutti i protagonisti, litigiosi protagonisti del campo largo. Da noi i cittadini hanno una certezza, la sicurezza che gli impegni presi li porteremo avanti. Abbiamo tanto da lavorare”.

“Noi siamo resilienti perché i nostri principi non sono negoziabili – rimarca il presidente del M5S – Siamo nella condizione di poter ripartire ancora più forti, in questa nuova legislatura vogliamo entrarci con forza ed entusiasmo e con l’esperienza maturata. Perché adesso sapremo come muoverci e saremo ancora più rapidi nel comprendere come realizzare i progetti, le riforme e gli impegni che porteremo avanti. I cittadini possono state tranquilli”.

CONTE: “UN FONDO DI GARANZIA PER LE PENSIONI DEI GIOVANI”

“Dobbiamo realizzare riforme a favore di donne e giovani. Dobbiamo introdurre riforme per garantire ai giovani un fondo di garanzia per la pensione. I nostri figli non avranno una pensione perché lavorano nel precariato – ricorda Conte – e non riescono ad accumulare un trattamento pensionistico adeguato. Dobbiamo pensare al loro futuro”.

E sul tema dei diritti delle donne, il leader pentastellato dichiara: “Dobbiamo realizzare una società in cui quando c’è un colloquio di lavoro non ci deve essere la domanda ‘ha figli?’, ‘vuole fare figli?’. Non consentiremo queste discriminazioni e faremo le misure per contrastarle, perché ci sia una parità salariale vera tra uomini e donne”.

IL POST SU FACEBOOK CONTRO CHI LASCIA IL M5S

“Oggi vi annoio con una riflessione un po’ lunga, ma necessaria”. Inizia così un lunghissimo post su Facebook di Giuseppe Conte sul limite del secondo mandato. “Una riflessione dedicata a coloro che, avuta conferma della regola dei due mandati, come da impegni presi con gli elettori, si stanno industriando per trovare nuove collocazioni politiche. Ma soprattutto a coloro che, al contrario, hanno deciso di restare al nostro fianco per continuare a difendere i nostri principi, i nostri valori. Il Movimento 5 Stelle ha regole che sfidano la natura umana. Prendiamo la regola dei due mandati. Nasce da una grande intuizione: chi entra in politica rischia, con il trascorrere del tempo, di perdere di vista la ragione del suo impegno, che è quello di essere ‘portavoce’ dei cittadini e di difendere i loro interessi”.

“Si succedono le legislature e finisce che ti senti a tuo agio nelle istituzioni, inizi a muoverti sicuro tra regolamenti e commessi che ti sorridono solerti, coltivi rapporti di amicizia anche con esponenti di altri partiti. Inizi a convincerti che quello è il tuo mondo e che sarebbe una vera ingiustizia se ti costringessero a lasciarlo – prosegue Conte – Quando scatta questo convincimento la politica degenera: il concetto di ‘rappresentanza’ sparisce sullo sfondo, il tornaconto personale viene scambiato per bene comune, la garanzia della propria permanenza diventa più importante della difesa degli interessi degli elettori”.

Per l’ex premier “la regola dei due mandati è un monito e un impegno. Un ‘monito’ perché chi lavora con il Movimento è costantemente invitato a tenere presente che l’incarico che ha avuto non può diventare mestiere di vita. Un ‘impegno’ perché il Movimento, attraverso la rotazione delle cariche elettive, offre ai propri elettori maggiori garanzie, rispetto alle altre forze politiche, che i portavoce intenderanno la politica come un servizio per i cittadini piuttosto che un’assicurazione per il proprio futuro professionale”.

Tuttavia, prosegue Conte, “la regola ha qualche controindicazione. Perché privarsi delle esperienze e delle competenze maturate da portavoce che si sono particolarmente distinti e hanno operato, come nel nostro caso, in modo particolarmente efficace, realizzando riforme che il nostro Paese non si è mai neppure sognato nei decenni scorsi? Che senso ha mandare a casa gli onorevoli, anzi ‘onorevolissimi’ portavoce del Movimento che: a) hanno contribuito, con il Superbonus 110%, a ‘un risultato fantasmagorico’ che consente all’Italia di marciare ‘come pil al di sopra della Germania’, b) che con il Pnrr sono riusciti a ottenere per la prima volta nella storia europea la ‘mutualizzazione del debito a Bruxelles’ ricavando ‘la fetta maggiore per l’Italia’; c) che ‘hanno ridotto di un terzo il numero dei parlamentari, facendosi confermare l’unica vera riforma costituzionale andata in porto in decenni e decenni da un referendum plebiscitario’; d) che con il Rdc hanno realizzato una ‘riforma efficace dell’assistenza pubblica in tempi calamitosi, riducendo un tasso di povertà che pare sia davvero troppo alto, nonostante la fuga generalizzata dal lavoro’ (così Giuliano Ferrara sul Foglio del 30.7.2022, che certo non può essere accusato di tenerezze nei confronti del Movimento). E potremmo aggiungere, ancora, tante altre misure epocali, quali la legge anticorruzione, il blocco dei licenziamenti che ha consentito la tenuta del sistema economico e ha favorito la subitanea ripresa al 6.6 del Pil nel 2021”.

Ancora Conte: “Se dovessimo graduare l’operato dei parlamentari sulla base dell’efficacia dell’azione politica, della corrispondenza tra gli impegni assunti in campagna elettorale e risultati ottenuti, i parlamentari che sono rimasti nel Movimento dovrebbero essere confermati tutti, in blocco. Ma purtroppo la democrazia rappresentativa non conosce questo metro di giudizio. La libertà di voto dei cittadini che è sacra, comporta che forze politiche che hanno realizzato i loro impegni riformando il Paese partecipino alla competizione elettorale sullo stesso piano di forze politiche che hanno mantenuto poco o nulla degli impegni presi e che, se mai, continuano a fare da anni promesse mirabolanti senza mai averle realizzate. A questo inconveniente, però, ovvieremo trovando le forme e i modi per valorizzare il patrimonio di competenze ed esperienze dei portavoce che durante questa legislatura hanno contribuito a fare del Movimento una ‘vera, notevole forza riformatrice’ (è sempre Giuliano Ferrara che parla)”.

Poi il leader pentastellato aggiunge: “Un’ultima considerazione. Non è facile accettare questa regola che va contro la natura umana. È difficile mantenere la parola data e seguire un percorso di coerenza. Bisogna essere spiriti forti, nutrirsi costantemente dei propri ideali, avere una visione che si mantenga alta sui principi e non scada nella bassa corte degli affari personali”.

Conte conclude: “E, tuttavia, quando persone che hanno avuto tutto dal Movimento e sono arrivate dove sono grazie ai principi e alle regole del Movimento, diventando ministri, capigruppo, sottosegretari, decidono di rinnegare tutto questo, potrebbero agire quantomeno con discrezione. Ci risparmino i tentativi di nobilitare questi loro mutamenti di rotta. Ci risparmino le lacrime di coccodrillo, le giustificazioni ipocrite, le prediche farisaiche. Possibile che non si accorgano del sentimento di tristezza che suscitano quando, strana coincidenza, per giustificare il loro tradimento con gli elettori ci riversano addosso i medesimi veleni e le medesime accuse che i nostri avversari ci rivolgono da tempo, i luoghi comuni che il mainstream utilizza per depotenziare la nostra azione politica? Che vadano liberi, in pace, a cercarsi una nuova collocazione. Ma non ci rompano le scatole”.

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