Quarta dose a 102 anni e dice: “Fatela, evitate di stare male”

FERRARA – Vive a Mesola da 102 anni e con figlio e nuora, venerdì scorso, ha raggiunto l’ambulatorio Ifec di Mesola per fare, come dice lei, la “nuova puntura”. Lei è Irma Maestri, l’ultracentenaria di Mesola che nei giorni scorsi si è vaccinata con la seconda dose booster (o quarta dose). L’infermiera di famiglia e comunità (Ifec) Gloria Pozzati le ha fatto l’iniezione ed è stata “bravissima perché non ho sentito niente” commenta Irma, oggi anche bisnonna. Con l’infermiera Ifec c’era anche il medico vaccinatore Mirco Santini.

“IL SEGRETO DELLA BUONA SALUTE? MANGIARE POCO E NIENTE ALCOLICI”

Irma, che gode di ottima salute, non ha avuto nessun problema dopo l’inoculazione, informa l’Ausl di Ferrara, ed è ritornata nella sua casa che si trova a fianco di quella del figlio Dorino. Ad accudirla, ma Irma è ancora autonoma in tutto, è la nuora Ivetta di 76 anni, che commenta: “Il segreto della longevità di mia suocera? Forse sta nel fatto che mangia poco e non ha mai bevuto alcolici” racconta, lasciando “trasparire dalle sue parole un rapporto di affetto profondo con la suocera”, sottolinea la nota dell’Ausl.

“HO LAVORATO TANTO NELLA MIA VITA”

“Sono stata sempre bene dopo la nuova dose” tiene a precisare nonna Irma. La centenaria ha sempre vissuto a Mesola ed è stata una donna-madre. “Ho lavorato tanto nella mia vita e ho avuto diversi dispiaceri ma anche tante soddisfazioni”. Nel 2020, anno del suo centesimo compleanno, finito il lockdown, lo stesso sindaco di Mesola le ha fatto visita per portarle l’affetto e il saluto di tutta la comunità di Mesola.

ORA È LA ‘NONNINA’ DEL PAESE

Irma nasce nel paese del Basso ferrarese nel 1920 e alla fine della Seconda Guerra Mondiale, a soli 22 anni diventa mamma. È costretta ai lavori duri della campagna che le stava intorno per andare avanti con il suo bambino. Negli anni, tuttavia, le cose cambiano e dopo aver lasciato il lavoro nei campi, inizia con le nuove mansioni nel settore del turismo. Poi il riposo dal lavoro, l’arrivo dei nipoti prima e dei pronipoti poi ed oggi si ritrova ad essere la ‘nonnina’ del paese.

“Sono stata tanto contenta di essermi vaccinata vicino a casa perché per le altre dosi sono dovuta andare a Comacchio e poi a Codigoro” tiene a sottolineare l’ultracentenaria che rivolgendosi a chi ha paura di fare il vaccino, chiude affermando: “È importante farlo perché così non si sta tanto male”.

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