VIDEO | Il ricordo della strage di Bologna 42 anni dopo, le foto del corteo e il minuto di silenzio in stazione

BOLOGNA – “Una meravigliosa folla”, un “corteo molto più che commovente: perchè qui non si celebra in maniera retorica una memoria sacrosanta da tenere viva, ma si dice che i terroristi e chi volle la strage fecero un unico errore, e cioè scegliere la nostra città: volevano cercare il silenzio, ma Bologna non sta in silenzio, siamo ancora qui per chiedere piena verità e giustizia”. Così Federica Mazzoni, segretaria del Pd di Bologna, sottolinea l’importanza e il valore della partecipazione alle cerimonie del 2 agosto che sotto le Due torri, dice parlando ai microfoni di Trc, “non è solo una data del calendario”. E rimarca come quello di oggi sia un giorno il cui valore è reso più ‘forte’ da una “verità certificata dal tribunale, una verità attestata che dice che la strage fascista del 2 agosto fu politica e voluta, ideata e finanziata facendo emergere tutto un contesto economico, politico e para-istituzionale che volle la strage nella nostra città per destabilizzare il paese e Bologna non fu scelta a caso”.

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Anche il segretario regionale del Pd, Luigi Tosiani, evidenzia come si sia oggi più “vicini a una verità piena, completa” il cui perseguimento è un “dovere civile e morale” e lo è per “tutti, indistintamente rispetto ai colori e ai partiti e alle forze politiche: bisogna- dice il segretario del Pd dell’Emilia-Romagna anche lui parlando a Trc- battersi per raggiungere questo risultato il prima possibile”. Intanto, l’adesione di tanti alle cerimonie, “dimostra che questo tema continui ad abbracciare il cuore della città”.

IL VIDEO DEL MINUTO DI SILENZIO:

IL PRIMO CORTEO DOPO LA SENTENZA SUI MANDANTI

Quest’anno le cerimonie di commemorazione del 2 agosto si svolgono ‘forti’ di una “sentenza che è riuscita a fare luce nell’ambito dei mandanti e delle responsabilità istituzionali di altissimo livello e politiche su chi aveva ordinato, finanziato e orchestrato” la strage alla stazione di Bologna “e i depistaggi, organizzandoli in maniera preventiva”. E dunque il tradizionale corteo che si svolge da piazza Maggiore alla stazione ferroviaria ha “consapevolezze in più, frutto di 40 anni di battaglie dell’associazione dei parenti delle vittime e delle istituzioni del territorio. Credo che la cittadinanza possa essere felice e orgogliosa del percorso di giustizia difficilissimo” fatto fin qui. Lo evidenzia, l’avvocato della associazione dei parenti delle vittime, Paolo Speranzoni, proprio dal corteo che si sta svolgendo a Bologna e parlando ai microfoni di Trc.

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Sottolinea che la sentenza sui mandanti ha fatto “chiarezza su chi ha avuto disprezzo delle istituzioni democratiche, le ha tradite ed è stato infedele alla costituzione”. Ora si attende che venga fatto appello contro quella sentenza, ma i parenti delle vittime stanno chiedendo anche, fin qui però “senza risposta”, di anticipare il giudizio di appello per il caso Cavallini perchè “il passare del tempo non gioca a nostro favore”.

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