Speranza: “Il centrodestra non candida il sottosegretario Costa perché è pro vax?”

ROMA – Le liste fanno rumore. Enzo Amendola va in Basilicata, Roberto Speranza si presenta in Campania. “C’è molta attenzione sulle liste perché abbiamo una legge elettorale folle, fatta di liste bloccate. Contro questa legge elettorale mi dimisi da capogruppo del Pd”, ricorda il ministro della Salute, ospite di Lucia Annunziata a ‘Mezz’ora in più’. Il Rosatellum “resta un vulnus, perché con le liste bloccate se si mette qualcuno capolista” in un collegio sicuro “è probabile che verrà eletto”, osserva Speranza.

Perché è stato candidato a Napoli e non in Basilicata? “Aiuterò Amendola con piacere, lo conosco e gli voglio bene sul piano personale – spiega il ministro della Salute -. La lista va oltre il Pd e lo dico come segretario di Articolo Uno. Ho co-fondato questa lista”. Speranza è l’unico “ministro uscente di questa lista del Mezzogiorno. Mi sono occupato di sanità ed è una questione particolarmente importante nel Mezzogiorno – sottolinea Speranza – la scelta di Napoli è molto importante. Mettiamo al centro la sanità come primo grande punto”.

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“Il mio sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, persona di centrodestra, ha ricevuto tante minacce perché si è battuto per la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 – ricorda Speranza -. Forse non avrà nemmeno un collegio perché è troppo pro vax”. Per il segretario di Articolo 1 “l’auspicio è che tutte le forze politiche dicano con chiarezza che sui vaccini non si arretrerà di un millimetro. Perché c’è questa ambiguità nei partiti di Salvini e Meloni? – continua Speranza- Il Paese deve sapere chi sceglie e mi auguro che dal centrodestra arrivino parole chiare. Ma l’unico che si è battuto dalla parte giusta non avrà un collegio”.

“Il 26 settembre o vince la destra guidata da Meloni e Salvini, e sarebbe un male per il Paese, o vinciamo noi, il campo delle forze democratiche, l’Italia democratica e progressista – nota Speranza – Di fronte a questo bivio non penso ci si possa dividere, c’è bisogno di un’alleanza vera”. E sul rapporto con il Movimento 5 Stelle dice: “L’avversario è la destra. C’è stato un momento di frattura e mi dispiace, se vedo Conte ricordo quando abbiamo affrontato le situazioni di Vo’ Euganeo e Codogno, scelte difficilissime. Oggi il tema è se l’Italia decide di stare dal lato dei sovranisti, di chi propone la flat tax, oppure il centrosinistra con una idea di una Italia radicalmente diversa”, dichiara Speranza.

“Questo centrodestra rischia di portarci a sbattere – continua il ministro della Salute – Dove ci porta in politica estera? Verso un’Italia isolata in Europa, amica solo di Orban e di Le Pen? E dove ci porta sulle politiche sanitarie? In un’Italia con il modello americano in cui ti curi se hai l’assicurazione o la carta di credito? Dico no a quel modello, voglio difendere con il coltello tra i denti l’universalità e la sanità pubblica”, conclude Speranza.

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