Tutto pronto per presentare la domanda del “bonus 200 euro” da parte di lavoratori autonomi e professionisti, il c.d. mondo delle partite Iva. Ci sarĂ un click day, per offrire a tutti la stessa opportunitĂ di ottenere il bonus (attribuito sulla base dell’ordine cronologico di presentazione della domanda), che, stando alle anticipazioni, potrebbe esserci alla metĂ del corrente mese di settembre, dopo l’approvazione definitiva del decreto attuativo. La domanda andrĂ presentata all’Inps o alla cassa di previdenza, a seconda dell’ente (Inps ovvero cassa) a quale il lavoratore o professionista risulta iscritto. Se c’è doppia iscrizione, sia a Inps che a una cassa, la domanda va presentata (solo) all’Inps. Vediamo come prepararsi all’appuntamento, che interessa circa 3 milioni di lavoratori in considerazione del limite di reddito di 35 mila euro fissato per il diritto al bonus. Si tratta, in particolare, di 430 mila coltivatori diretti, mezzadri e coloni; di 859 mila artigiani; di 973 mila commercianti; di 261 mila professionisti esclusivi; e di 477 mila iscritti a casse professionali. FinalitĂ e beneficiari. Il bonus è riservato all’universo dei lavoratori e pensionati, secondo un calendario prefissato per legge. Come per la generalitĂ dei dipendenti e dei pensionati, il bonus 200 euro (il termine proprio è «indennitĂ una tantum») viene erogato a professionisti e lavoratori autonomi quale misura di sostegno al potere d’acquisto, ridottosi in conseguenza alla crisi energetica e al caro prezzi in corso. A settembre, come accennato, dovrebbe scattare il via libera all’erogazione, previa presentazione di domanda, a favore dei lavoratori autonomi e dei professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps, nonchĂ© dei professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e di assistenza di cui al dlgs 509/1994 e al dlgs 103/1996, cioè alle c.d. “casse di previdenza professionali”. Si tratta, in particolare, delle casse che gestiscono la previdenza di geometri, ingegneri e architetti; avvocati; medici, veterinari, notariato, dottori commercialisti, ragionieri e periti commerciali, farmacisti, consulenti del lavoro, impiegati agricoltura, Fase, Enasarco, Inpgi e Onaosi (ex dlgs 509/1994); Enpab, Enpap, Eppi, Epap, Enapapi, gestione separata Enpaia e gestione separata Inpgi (ex dlgs 103/1996). Requisiti e condizioni. Per maturare il diritto al bonus, occorre che il lavoratore autonomo e/o professionista soddisfi determinati requisiti e condizioni: – nel periodo d’imposta 2021 deve avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro. Ai fini della verifica, dal computo del reddito personale assoggettabile a Irpef, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, sono esclusi anche i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito relativo alla casa di abitazione e le eventuali competenze arretrate sottoposte a tassazione separata; – deve essere giĂ iscritto alle citate gestioni previdenziali (Inps o cassa) al 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del di 50/2022; – deve avere partita Iva attiva e attivitĂ lavorativa avviata entro il 18 maggio 2022; – deve aver effettuato, entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione d’iscrizione per la quale è richiesta l’indennitĂ , con competenza a decorrere dall’anno 2020. Tale requisito non si applica ai contribuenti per i quali non risultano scadenze ordinarie di pagamento entro la predetta data del 18 maggio 2022. Per gli iscritti all’Inps in qualitĂ di coadiuvanti e coadiutori artigiani, commercianti e lavoratori agricoli il requisito viene verificato sulla posizione del titolare (che è il soggetto che è tenuto ad effettuare il versamento dei contributi per conto dei familiari
coadiuvanti e coadiutori).
Serve la domanda.
Il bonus 200 euro è erogato a domanda. Spetta per una sola volta e, peraltro, è incompatibile con l’attribuzione dello stesso bonus riservato ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e ad altri soggetti (art. 31 e art. 32 dl 50/2022). Per regola generale, il soggetto interessato (lavoratore autonomo e/o professionista) deve presentare la domanda airinps o alla casse di previdenza cui risulta obbligatoriamente iscritto. Fatta la domanda, ricade poi sull’Inps ovvero sulla cassa di previdenza che ricevuto l’istanza, il compito di verificare la regolaritĂ per il riconoscimento del bonus e, conseguentemente, di provvedere a erogarlo in base al monitoraggio sull’utilizzo delle risorse complessive (si veda piĂą avanti).
Come fare domanda.
La domanda va presentata nei termini, con le modalitĂ e secondo lo schema predisposto dai singoli enti previdenziali, sulla base dei principi generali (attuativi della misura) fissati da uno speci- fico decreto ministeriale approvato la scorsa settimana. Qualora il soggetto interessato risulti iscritto, contemporaneamente, sia all’Inps e sia a una cassa di previdenza professionale, la domanda va presentata esclusivamente all’Inps. La domanda deve essere corredata da una dichiarazione del lavoratore, rilasciata ai sensi del dpr 445/2000; in assenza, l’istanza è considerata inammissibile. Inoltre, alla domanda deve essere allegata una copia del documento d’identitĂ in corso di validitĂ e del codice fiscale, nonchĂ© le coordinate bancarie o postali per l’accreditamento del bonus.
Vale l’ordine cronologico.
L’Inps e le casse di previdenza procedono, per gli iscritti, all’erogazione del bonus in ragione dell’ordine cronologico delle domande presentate e accolte sulla base del procedimento di verifica della sussistenza dei requisiti.
I termini per la domanda.
Il decreto di attuazione del bonus 200 euro non fissa i termini di presentazione delle richieste e lascia, quindi, la decisione all’Inps e alle casse professionali. L’Adepp, l’associazione delle 20 casse previdenziali, si sta adoperando per rendere fruibile nella maniera piĂą veloce ed efficace possibile il sostegno: innanzitutto, visto che il decreto ministeriale specifica che l’indennitĂ va erogata «in ragione dell’ordine cronologico delle domande presentate e accolte sulla base del procedimento di verifica della sussistenza dei requisiti per l’ammissione al beneficio», sembra quasi certo che alla fine si opterĂ (a seguito di assemblea dei presidenti delle singoli casse) per una data unica di presentazione delle domande per tutti gli aventi diritto, in maniera tale che tutti i professionisti e lavoratori abbiano le stesse opportunitĂ di accesso, indipendentemente dalla professione esercitata.
La verifica è successiva.
Il bonus è corrisposto sulla base dei dati dichiarati dal richiedente, nonchĂ© di quelli disponibili all’ente erogatore al momento del pagamento. Successivamente, però, la domanda è soggetta a verifica anche attraverso informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi dall’amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione pubblica che detiene informazioni utili. Nel caso in cui, in esito a questi controlli, non si riscontri la sussistenza dei requisiti per il diritto al bonus, l’ente erogatore avvia la procedura di recupero nei confronti del soggetto che ha usufruito indebitamente dell’indennitĂ .