Letta: “Avanti con armi all’Ucraina e sanzioni alla Russia”

ROMA – Si deve continuare a mandare armi all’Ucraina? “Finché continua l’aggressione russa, sì”. Enrico Letta, segretario del Pd, lo dice a ‘Forrest’ su Rai Radio 1. “Siamo in un sistema di alleanze che onoriamo e crediamo che l’aggressione russa all’Ucraina sia quanto di peggio poteva accadere”, prosegue il leader dem, “siamo tornati al peggior Novecento, e questo è intollerabile e insopportabile”.

LETTA: “UCRAINI HANNO DECISO DI NON STARE SOTTO MOSCA”

Quindi per Letta bisogna continuare con il sostegno a Kiev, perché “gli ucraini hanno deciso di non diventare una Bielorussia sotto la Russia e di non tornare indietro”. Avanti anche con le sanzioni contro Mosca? “Evidentemente sì”, dice Letta, “l’alternativa qual è? Facciamo entrare i russi dovunque vogliono con i loro carri armati, in qualsiasi Paese vogliano?”.

LEGGI ANCHE: Salvini insiste: “Serve scostamento da 30 miliardi, non è un capriccio”. Letta frena

LETTA: “SUBITO MISURE CONTRO LA CRISI CAUSATA DALLA GUERRA”

Nel quadro delle sanzioni, osserva il segretario del Pd, è “molto importante l’unità degli europei. Ora evidentemente dobbiamo mettere in campo, nei prossimi giorni, tutte le misure per lenire le conseguenze economiche sulle nostre imprese e famiglie di questa guerra che non abbiamo voluto. La guerra l’ha voluta Putin, sbagliando tutti i calcoli”.

LETTA NON TEME DI PERDERE LA GUIDA DEI DEM

Quante possibilità ha di restare segretario del Pd dopo queste elezioni, da 1 a 10? “Venti”, afferma con sicurezza Letta su Radio 1. “Ora siamo tutti impegnati sul 25 settembre”, assicura il leader dem. E il dibattito sul dopo Letta, che effetto le fa? “Nessun effetto, zero”.

LETTA: “A DI MAIO NESSUNA GARANZIA, CORRE CON SUA LISTA”

Infine, il segretario del Pd commenta le alleanze in vista del voto, precisando che “Di Maio ha fatto una sua lista, corre con la sua lista, ha fatto una scelta politica, non c’è assolutamente alcuna garanzia di niente”. Rispetto poi all’episodio del ‘volo in pizzeria’ di Di Maio, Letta se la cava con una battuta: “Io sono rimasto colpito dal suo fisico, io non ce l’avrei fatta…”.

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