Vaccino Covid, Bassetti: “Farlo subito, non aspettare l’ultimo modello come per il cellulare”

GENOVA – “I vaccini non sono come i cellulari: quelli che ci sono ora vanno benissimo, non serve aspettare tre, quattro settimane per il nuovo modello”. A dirlo è Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, intervenendo nel corso di una conferenza stampa in Regione Liguria per il lancio di una nuova campagna di sensibilizzazione per la somministrazione della quarta dose del vaccino anti covid.

“La maggioranza della popolazione, oggi, ha gli anticorpi, ma una parte li perde piĂš velocemente, quella per cui è prevista la quarta dose- sottolinea l’infettivologo- nessuno è qui a imporre nulla, ma a raccomandare la vaccinazione ad alcune fasce della popolazione piĂš a rischio. Oggi vaccinarsi è un’opportunitĂ , un atto d’amore verso se stessi, gli altri e anche verso il sistema sanitario”.

‘FARE LE FORMICHE PER AUMENTARE ANTICORPI, NON ASPETTARE COME LE CICALE’

Per esortare gli italiani a fare la seconda dose booster, Bassetti utilizza anche un’altra metafora: “Oggi dovremmo fare le formiche, mentre gli italiani stanno facendo soprattutto le cicale, visto l’andamento della pandemia in estate. Fare le formiche, in questo momento di calma, vuol dire fare le provviste per l’inverno, ovvero mettere da parte gli anticorpi in vista di un aumento di circolazione del virus verosimilmente a metĂ , fine ottobre. Per farlo, c’è solo un modo: vaccinarsi”.

‘MAI NESSUN VACCINO EFFICACE COME QUELLO ANTI COVID’

E per fugare qualsiasi dubbio dall’utilitĂ  dei vaccini anti covid, aggiunge: “Non ho mai trovato nella storia nessun vaccino che abbia dato i risultati che abbiamo avuto con i vaccini contro il covid”.

‘SE TUTTI AVESSERO SEGUITO ESEMPIO LIGURIA, AVREMMO AVUTO MENO MORTI’

Secondo Bassetti, l’esempio da seguire per tutti è quello della ‘sua’ Liguria: “Sono molto orgoglioso della sanitĂ  ligure: fuori di qui veniamo portati a esempio nazionale. Se tutte le regioni si fossero comportate come noi, molti dei dati anche di mortalitĂ  sarebbero stati diversi”. Tanti i primati liguri rivendicati dall’infettivologo: “Siamo la prima regione italiana per prescrizione dei tre farmaci antivirali, con un servizio quasi porta a porta del farmaco che arriva a casa rapidamente- elenca l’infettivologo- siamo stati di gran lunga i primi a utilizzare i monoclonali, siamo stati i primi a cambiare atteggiamento nei confronti del covid, cercando di dimettere il prima possibile i pazienti e passando la cura da ospedale a territorio. Senza dimenticare la risposta importante da parte della cittadinanza, nei confronti della campagna vaccinale”.

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