Santori (FdI): “Sarò una sentinella della Capitale anche in Parlamento”

ROMA – Fabrizio Santori, attualmente consigliere comunale della Lega, il 25 settembre si misurerà con il voto popolare alla caccia un seggio alla Camera. Lo abbiamo intervistato alla Dire sui temi locali e sulle prospettive da parlamentare.

“Sono orgogliosamente sempre dalla stessa parte, nel centrodestra. Il mio impegno sarà quello di essere una sentinella per Roma all’interno della Camera”. Inizia così l’intervista di Fabrizio Santori, candidato per la Lega alla Camera dei Deputati per le elezioni del 25 settembre, con l’agenzia Dire.

“In questi anni- ha spiegato- sono stati tanti gli eletti della nostra città- ha spiegato Santori- ma non hanno davvero portato attenzione alla Capitale d’Italia. Ci sono stati interventi di carattere economico che hanno avuto una ripercussione sul territorio, senza però cambiare le sorti di Roma. La conseguenza è che tanto si è spostato a Milano e verso altre città. Roma è stata abbandonata a livello nazionale. Se dovessimo vincere sarò una sentinella affinché Roma sia sempre tenuta nella massima attenzione, con leggi, autonomia e attenzione forte nei confronti di chi subisce i problemi della Capitale senza avere nulla il cambio”.

“Un voto a Gualtieri?- ha poi proseguito parlando della situazione romana- Direi ‘NC’ (Non classificato, ndr), che è quel voto che si dà a chi ha giocato poco o è stato per nulla presente nelle attività. Oggettivamente non vediamo alcun cambiamento. E’ assente, non si vede. E questo non lo dice Santori ma lo dicono i cittadini. Tanti dicono che Gualtieri è peggio della Raggi. Questo non può essere un giudizio definitivo perché sarebbe assurdo emetterlo dopo solo un anno- ha aggiunto- Ma di fatto non vediamo alcun cambiamento su manutenzione, verde, strade e sulla pulizia. Vediamo solo una città che va avanti all’ombra del degrado e dell’abbandono. Voglio anche ricordare che siamo in ritardo sul Pnrr. Se andremo bene a Roma sarà un campanello di allarme per il sindaco, assolutamente sì. Quello del 25 settembre sarà un voto di opinione ma anche un giudizio a chi rappresenta i partiti sul territorio. Quindi penso a Gualtieri e Zingaretti. C’è anche il tema di Calenda e Renzi che a Roma sono forti e all’opposizione. Sarà, quindi, un giudizio complessivo che vedrà un’attenzione forte sul Pd, su quello che ha fatto e sulle vicende scandalose che hanno riguardato il capo di gabinetto ed esponenti della Regione. Un giudizio anche su quello che si sta facendo sulla sanità, perché tre mesi dopo ci saranno le elezioni per il Lazio”.

Fabrizio Santori ha poi risposto ad una domanda sulle differenze tra Fratelli d’Italia, il suo ex partito, e Lega. “Fdi è un nostro alleato- ha detto- Hanno una grande forza su questo territorio. Ma io ho scelto di passare da Fdi alla Lega perché credo nel progetto di Matteo Salvini, nell’organizzaizone della Lega e nella classe dirigente che c’è. Di questo ne ho parlato anche con Giorgia Meloni quando ho lasciato Fdi: ho notato nella Lega un’attenzione forte al merito e alla crescita delle persone che purtroppo non ho visto da altre parti. Nella Lega ho trovato una scelta di merito nei miei confronti e nella mia candidatura, perché ho fatto un percorso passando dal Municipio al Comune fino alla Regione. Chi è preparato deve essere premiato. Non ci devono essere amici o fratelli. La Lega, inoltre- ha concluso- ha partecipato, volente o nolente, al Governo e ha già fatto cose: Matteo Salvini con i decreti sicurezza che hanno bloccato gli sbarchi, la flat tax già applicata per 2 milioni di partite Iva, il Codice rosso con Bongiorno che ha fatto tanto per la tutela delle donne. E poi penso alle cose fatte al ministero della Disabilià, gli atti di Garavaglia al turismo e quelli all’Innovazione di Giorgetti. E poi Romeo e altri ancora. Esponenti che possono dare garanzia al futuro del Paese che non si trovano da altre parti”.

Infine un passaggio su quello che farà in Parlamento, se eletto. “La Lega ha un programma di oltre 200 pagine, che si trova sul sito legaonline.it- ha detto- Alla base di questo programma e delle indicazioni di Matteo Salvini ci sono delle specifiche su cui io ho lavorato, anche insieme a Centinaio quando era ministro, come sul tema dell’agricoltura, settore su cui ho una competenza di carattere professionale, e in particolare sul tema dell’aiuto alle imprese. E poi c’è il tema della burocrazia: il mio impegno all’interno del Governo sarà eliminare, accorpare e togliere leggi inutili per aiutare davvero imprese e cittadini. Abbiamo creato un software di calcolo dei vari livelli di imbuto dove i cittadini si fermano e le imprese hanno difficoltà. Il mio obiettivo sarà quindi eliminare la burocrazia. Ce la faremo? In 5 anni penso di, in particolare ce lo potremo fare con un sottosegretario dedicato”.

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