ROMA – “La mia candidaÂtura si fonda sulla volontĂ di dare suÂpporto ai miei colleÂghi, dai laboratorisÂti che in questi ultÂimi periodi sono in grave difficoltĂ fino a tutta la categorÂia dei biologi”. A parlare è AlfreÂdo Iannello, biologo laborÂatorista, che si candida con ‘BioloÂgi per il rinnovamento’ (lista gialla Revisori dei conti) alle elezioni delle regioni Lazio e Abruzzo. L’Ordine NazionÂale dei Biologi sarĂ sostituito infatti da undici Ordini regÂionali e dalla FederÂazione Nazionale degli Ordini.
“Si tratta di una occaÂsione storica per la categoria chiamata ad eleggere i propri rappresentanti nel Consiglio del nuovo Ordine- continua Iannello- L’intensa attivÂitĂ degli ultimi annÂi, condotta dall’OrdÂine Nazionale, costitÂuisce valido presuppÂosto per costruire i punti programmatiÂci per il nuovo OrdiÂne, individuando obieÂttivi chiari e rendeÂndo possibile immaginare una categoria rinnovata e tutelata sotto tutÂti gli aspetti peculÂiari. La lista ‘Biologi per il rinnovamento’ (www.biologiperilrinnÂovamento.com.) nasce da queste riflessioni e si presenta agli iscritti forte di elevate competenze e chiarezza negli obiettivi da perseguire sia a livello regionale del Lazio e dell’Abruzzo, che a livello nazionaÂle, interagendo con la costituenda FederÂazione”.
La parola d’ordÂine, d’altronde, “è quella di dare continÂuitĂ al ‘rinnovamento’ partendo dagli obÂiettivi conseguiti sino ad oggi, calandosi sul territorio, dialÂogando con le istituÂzioni, ascoltando la voce dei piĂą giovani e di tuÂtti i colleghi che intendano apportare iniziative e contribuÂti delle loro esperienze, governando i cambiamenti dal basso, valorizzanÂdo e difendendo la categoria dall’abusivÂismo professionale, partecipando atÂtivamente alla programmazione delle attiÂvitĂ regionali per governare il futuro nel segno del rinnovamento” ha spiegato Iannello.
Molti sono i puÂnti peculiari che soÂno inseriti nel progÂramma regionale, “accÂanto alla garanzia- ha proseguito- che la lista intende dare ai biologi, di una orgÂanizzazione ordinistÂica che garantisca appieno tutte le attiÂvitĂ di governo, a partire dall’abusivismo della proÂfessione, l’ambiente e i suoi cambiamentÂi, i beni culturali e la necessitĂ della professioÂne scientifica, biologia alla pari e allÂ’uguaglianza, biologÂia sanitaria, biotecÂnologie, nutrizione, formazione giovÂani biologi, tutela della salute e sicurÂezza sul lavoro, ricÂerca comunicazione ed eventi e di tutti gli aspetÂti- ha concluso Iannello- che la legge affiÂda all’Ordine”.
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