Domenica 2 ottobre elezioni in Brasile: Lula cerca la vittoria al primo turno, Bolsonaro insegue

Di Joao Marcelo

SAN PAOLO DEL BRASILE – Domenica 2 ottobre si tengono in Brasile le elezioni per decidere il nuovo presidente della Repubblica, i governatori statali, i senatori e i deputati statali e federali. Un sondaggio della società Datafolha rilanciato dal media Globo e dal quotidiano Folha de S. Paulo mostra le attuali proiezioni dei voti.

LULA PRIMO, BOLSONARO INSEGUE

L’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva, leader del Partido dos Trabalhadores (Pt), guida la rilevazione con il 50% dei consensi. Il capo dello Stato Jair Bolsonaro, del Partido Liberal (Pl), si presenta secondo con il 36% delle preferenze, Ciro Gomes del Partido Democratico Trabalhista (Pdt) è al 6% mentre Simone Tebet del Movimento Democratico Brasileiro (Mdb) è fermo al 5%. Gli autori della ricerca realizzata da Datafolha, che ha un margine di errore stimato di circa il 2%, hanno interpellato in settimana 6.800 cittadini brasiliani da 332 comuni di tutte le regioni del Paese.

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Davanti allo scenario emerso dall’indagine, non è possibile affermare che le elezioni saranno decise al primo turno, sempre secondo Datafolha. Per determinare i voti validi poi, si dovranno escludere le schede bianche, quelle nulle e considerare gli elettori che al momento si dichiarano indecisi. Il candidato che vuole farcela al primo turno deve ottenere il 50% più un voto delle preferenze. I risultati della ricerca di Datafolha non sono molto diversi da quelli di altre rilevazioni pubblicate sempre in settimana. Secondo un sondaggio realizzato dall’Instituto Idea e rilanciato dalla rivista Exame, Lula guida la corsa al Palazzo del Planalto di Brasilia con il 47% delle intenzioni di voto mentre Bolsonaro, che è a caccia di un secondo mandato, si ferma al secondo posto con il 37%. Rispetto a indagini rese note nelle scorse settimane Lula ha guadagnato tre punti, mentre il presidente in carica uno. I punti percentuali che separano i due leader sono passati da otto a dieci.

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I PROGRAMMI DEI CANDIDATI PRESIDENTI

Rispetto ai programmi, tutti i principali candidati alla presidenza hanno riaffermato l’importanza della tutela dell’Amazzonia e del contrasto alla deforestazione. Le differenze chiave risiedono nell’enfasi che viene dedicata alle politiche scelte per raggiungere questo obiettivo, ma anche nella postura storica dei candidati rispetto a questo tema. Nel mondo il Brasile ricopre un ruolo di primo piano grazie alle sue risorse naturali e al suo potenziale energetico e la comunità internazionale fa pressione affinché il Paese assuma una posizione di leadership in questi ambiti. Rispetto a questo tema, fra i punti più cari a Lula c’è il recupero degli organismi di indagine ambientale del governo, come il Funai e il Sistema Nacional de Meio Ambiente, e poi l’impegno a ridurre le emissioni di gas inquinanti in linea con gli obiettivi della conferenza di Parigi del 2015. Ci sono poi il raggiungimento del tasso zero di deforestazione, da ottenere anche tramite il recupero dei territori degradati e la riforestazione, e il contrasto all’esplorazione mineraria e alla deforestazione illegali. Anche aspetti propositivi però, come la valorizzazione della biodiversità dell’Amazzonia come leva di sviluppo industriale e commerciale e la creazione di un ministero dedicato ai popoli originari.

Bolsonaro dal canto suo, promette politiche di regolarizzazione fondiaria e concessioni dei territori della foresta all’iniziativa privata, nell’ottica di condurre un'”esplorazione razionale e sostenibile” dell’Amazzonia. Fra le strade che vuole battere il presidente ci sono anche le soluzioni offerte dal mondo della finanza, come i titoli verdi, il mercato del carbonio e il pagamento dei servizi ambientali. Il capo dello Stato vuole inoltre incentivare l’utilizzo dei satelliti militari del progetto Lessonia nel monitoraggio e l’assistenza tecnica. Si punta poi sulla promozione dei prodotti regionali e sul sostegno alla pesca sportiva e al turismo nei parchi ambientali e nelle terre indigene.

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Gomes invece, prevede nei suoi piani di governo, che difficilmente sarà nelle condizioni di mettere in pratica stando ai sondaggi, l’abbattimento delle emissioni di gas inquinanti e la creazione di zone economiche ed ecologiche speciali, in modo particolare nel territorio della foresta, per far sì che l’Amazzonia integra acquisisca un valore economico superiore a quello che avrebbe una volta disboscata. Il candidato del Pd pensa inoltre all’utilizzo di impianti termoelettrici, con l’obiettivo di raggiungere una matrice di energia pulita al 100%.

SCINTILLE NEL CONFRONTO IN TV

Gli aspiranti alla presidenza si sono confrontati uno contro l’altro ieri sera in un dibattito televisivo. Presenti all’incontro Lula, Bolsonaro, Gomes, Tebet e poi gli altri candidati Soraya Thronicke, Felipe D’Avila e Padre Kelmon. Il dibattito è stato segnato da una serie di attacchi personali e offese, in modo particolare fra l’ex e l’attuale presidente, Padre Kelmon e Gomes.

LE ELEZIONI NELLO STATO DI SAN PAOLO

Nello Stato di San Paolo invece la corsa per chi diventerà governatore è in bilico. Sondaggi di Datafolha pubblicati in settimana indicano che a essere in vantaggio è l’ex candidato alla presidenza nel 2018 Fernando Haddad (Pt), al 35%. Seguono Tarcisio de Freitas dei Repubblicani, appoggiato da Bolsonaro, che si attesta al 26%, e l’attuale governatore Rodrigo Garcia (Psdb), che tenta la rielezione ma che al momento è dato al 18% delle proiezioni di voto.

LA CORSA A GOVERNATORE NELLO STATO DI RIO DE JANEIRO

Nello Stato che ha per capitale la seconda città più popolosa del Brasile proprio dopo San Paolo, Rio de Janeiro, il governatore in carica Claudio Castro (Pl) guida la tornata col 38% delle intenzioni di voti, seguito dal deputato federale Marcelo Freixo, del Partido Socialista Brasileiro (Psb), che è al 25% delle preferenze.

IL DIVIETO DI ARMI

Per prevenire la violenza e garantire maggiore tranquillità durante i giorni del voto, i giudici del Tribunale Superior Eleitoral (Tse) hanno deciso all’unanimità di imporre un divieto al trasporto di armi e munizioni in tutto il Paese per un periodo che va da domani, vigilia del voto, fino a lunedì. La risoluzione del massimo organismo della giustizia brasiliana accoglie una richiesta dei vertici della polizia civile dei vari Stati, che hanno messo in guardia su rischi che presenta l’attuale scenario politico, fortemente polarizzato. La misura voluta dal Tse impedisce di circolare armati a coloro che di solito hanno diritto di portare armi – i cosiddetti Cacs: cacciatori, cecchini sportivi e collezionisti. Qualsiasi persona che dovesse essere trovata a violare questa regola va in corso all’arresto in flagranza di reato.

Latest electoral polls point to a possible victory for former President Lula in the first round of elections

By João Marcelo

SÃO PAULO (Brazil) – Next Sunday, October 2nd, the national elections for president, governors, senators and for state and federal deputies will take place in Brazil. Datafolha poll released this Thursday, the 29th, contracted by the Globo communication network and by the newspaper “Folha de S.Paulo”, shows the presidential race in valid votes. Lula, from the Workers’ Party (PT) presented 50% of the voting intentions; Jair Bolsonaro, from the Liberal Party (PL) presented 36%; Ciro Gomes of the Democratic Labor Party (PDT), 6% and Simone Tebet, of the Brazilian Democratic Movement (MDB), 5%.

Given this situation, it is not possible to say whether the election will be decided in the first round, according to Datafolha. To calculate valid votes, blank votes, null votes and voters who declare themselves undecided are excluded from the sample. The procedure is the same used by the Electoral Court to disclose the official result of the election. To win in the first round, a candidate needs 50% of the valid votes plus one vote. The survey heard 6,800 people, between the 27th and 29th of September, in 332 municipalities in all regions of the country. The margin of error is plus or minus 2 percentage points. The survey was registered with the TSE under the number BR-09479/2022.

Another poll that was also released today shows former president Luiz Inácio Lula da Silva (PT) in the lead in the race for the Planalto Palace with 47% of voting intentions. President Jair Bolsonaro (PL), candidate for reelection, appears in second place, with 37%. In comparison with a poll carried out last month, PT fluctuated three points upwards, while the current Chief Executive fluctuated positively by one point. The poll’s margin of error is plus or minus three percentage points. Now, the gap between Lula and Bolsonaro is 10 points – in August, it was eight points. The survey was carried out by Instituto Ideia and was contracted and published on the 27th by Exame magazine.

All the main candidates for the presidency explore in their government plan the importance of conserving the Amazon and combating deforestation. The differences are in the emphasis given to the policies chosen to achieve this objective, as well as in the historical performance of each one in relation to the theme. Brazil plays a very important role due to its natural resources and energy potential, and society and the international community are pressing for the country to assume a leading position worldwide in this area.

The candidate and former president Lula raises some points about the Amazon issue, such as the recovery of environmental inspection bodies, Funai and the National Environment System, the commitment to the emission reduction goals of the 2015 Paris Conference and with zero net deforestation, through the recovery of degraded lands and reforestation, combating illegal mining in the Amazon and illegal deforestation, taking advantage of the Amazon’s biodiversity as an industrial and commercial competitive advantage and the creation of a ministry focused on indigenous peoples.

President and reelection candidate Jair Bolsonaro, on the other hand, promises land regularization policies and forest concessions for the private sector for the “rational and sustainable exploitation” of the Amazon, encouraging market solutions such as green bonds, the carbon market and payment for environmental services, strengthening the use of military satellites, of the Lessonia project, for monitoring the Amazon and technical assistance and promotion of regional products, in addition to encouraging sport fishing and tourism in environmental parks and indigenous lands.

The candidate Ciro Gomes has in his government plan to reduce deforestation and the emission of greenhouse gases, carry out economic and ecological zoning, especially in the Amazon, to ensure that the standing forest has more value than a deforested field and eliminate , by 2030, the use of thermoelectric plants, with the goal of achieving a 100% clean energy matrix.

On Thursday night, the last debate with the presidential candidates also took place on TV Globo. Present were Lula, Jair Bolsonaro, Ciro Gomes, Simone Tebet, Soraya Thronicke, Felipe D’Avila and Father Kelmon. This last debate was marked by many personal attacks and exchanges of insults, especially between candidates Lula, Bolsonaro, Father Kelmon and Ciro Gomes.

In the state of São Paulo the dispute for the state government is disputed. Datafolha electoral poll for the government of São Paulo, released this Thursday, the 29th, brings Fernando Haddad (PT) in first place, with 35% of voting intentions, three days before the first round of elections. Then come Tarcísio de Freitas from the Republicans party, which is supported by Bolsonaro, with 26%, and the current governor Rodrigo Garcia (PSDB), who is seeking reelection, has 18%.

In the state of Rio de Janeiro, a survey carried out by Globo/Ipec for the election for the government of Rio de Janeiro, released this Tuesday (27), brings Governor Cláudio Castro (PL), candidate for reelection, at the forefront with 38% of voting intentions, followed by federal deputy Marcelo Freixo, from the Brazilian Socialist Party (PSB), with 25%.

To prevent violence and ensure greater tranquility on election day, the ministers of the Superior Electoral Court unanimously decided to ban the transport of weapons and ammunition throughout the country from Saturday to Monday. The resolution responds to a request from the Civil Police Chiefs of the States, who warned of the risks in the face of the polarized political scenario. The ban will prevent the so-called CACs – hunters, shooters and collectors from walking around armed the day before, on election day and the day after. In case of non-compliance, the armed voter will be subject to arrest in flagrante delicto for illegal possession of weapons.

Últimas pesquisas eleitorais apontam para possível vitória do ex-presidente Lula no primeiro turno das eleições

SÃO PAULO (Brazil) –  No próximo domingo, dia 02 de outubro, vai acontecer no Brasil as eleições nacionais para presidente, governadores, senadores e para deputados estadual e federal. Pesquisa Datafolha divulgada nesta quinta-feira, dia 29, contratada pela rede Globo de comunicação e pelo jornal “Folha de S.Paulo”, mostra a corrida presidencial em votos válidos. Lula, do Partido dos Trabalhadores (PT) apresentou 50% das intenções de voto;, Jair Bolsonaro, do Partido Liberal (PL) apresentou 36%; Ciro Gomes do Partido Democrático Trabalhista (PDT), 6% e Simone Tebet, do Movimento Democrático Brasileiro(MDB), 5%.

Diante desse quadro, não é possível afirmar se a eleição será decidida no primeiro turno, segundo o Datafolha. Para calcular os votos válidos, são excluídos da amostra os votos brancos, os nulos e os eleitores que se declaram indecisos. O procedimento é o mesmo utilizado pela Justiça Eleitoral para divulgar o resultado oficial da eleição. Para vencer no primeiro turno, um candidato precisa de 50% dos votos válidos mais um voto. A pesquisa ouviu 6.800 pessoas, entre os dias 27 e 29 de setembro, em 332 municípios de todas as regiões do país. A margem de erro é de 2 pontos percentuais para mais ou para menos. O levantamento foi registrado no TSE com o número BR-09479/2022.

Uma outra pesquisa que também foi divulgada hoje pesquisa aponta o ex-presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) na liderança da corrida ao Palácio do Planalto com 47% das intenções de voto. O presidente Jair Bolsonaro (PL), candidato à reeleição, aparece em segundo lugar, com 37%. Na comparação com sondagem feita no mês passado, o petista oscilou três pontos para cima, enquanto o atual chefe do Executivo flutuou positivamente em um ponto. A margem de erro da pesquisa é de três pontos percentuais para mais ou para menos. Agora, a distância de Lula para Bolsonaro é de 10 pontos — em agosto, era de oito pontos. A pesquisa foi realizada pelo Instituto Ideia e foi contratada e divulgada hoje pela revista Exame.

Todos os principais candidatos à presidência, exploram em seu plano de governo a importância da conservação da Amazônia e do combate ao desmatamento. As diferenças estão na ênfase dada às políticas escolhidas para alcançar esse objetivo, bem como na atuação histórica de cada um em relação ao tema. O Brasil tem um papel de grande relevância em função dos seus recursos naturais e do seu potencial energético e a sociedade e a comunidade internacional pressionam para o país assumir uma posição de destaque mundial nessa área.

O candidato e ex-presidente Lula levanta alguns pontos sobre a questão amazônica, como a recuperação dos órgãos ambientais de fiscalização, da Funai e do Sistema Nacional de Meio Ambiente, o compromisso com as metas de redução de emissões da Conferência de Paris de 2015 e com o desmatamento líquido zero, por meio da recuperação de terras degradadas e reflorestamento, combate à mineração ilegal na Amazônia e ao desmatamento ilegal, aproveitamento da biodiversidade da Amazônia como diferencial competitivo industrial e comercial e a criação de um ministério voltado aos povos indígenas.

Já o presidente e candidato à reeleição Jair Bolsonaro promete políticas de regularização fundiária e concessão de florestas para a iniciativa privada para a “exploração racional e sustentável” da Amazônia, incentivo a soluções de mercado como títulos verdes (green bonds), o mercado de carbono e o pagamento por serviços ambientais, fortalecimento no uso de satélites militares, do projeto Lessonia, para o monitoramento da Amazônia e assessoria técnica e fomento a produtos regionais, além do incentivo à pesca esportiva e turismo nos parques ambientais e terras indígenas.

O candidato Ciro Gomes tem em seu plano de governo reduzir o desmatamento e a emissão de gases do efeito estufa, realizar o zoneamento econômico e ecológico, em especial na Amazônia, para garantir que a floresta em pé tenha mais valor que um campo desmatado e eliminar, até 2030, o uso de termelétricas, com a meta de alcançar uma matriz energética 100% limpa.

Na noite de quinta-feira aconteceu também o último debate com os presidenciáveis na TV Globo. Estiveram presentes, Lula, Jair Bolsonaro, Ciro Gomes, Simone Tebet, Soraya Thronicke, Felipe D’Avila e Padre Kelmon. Este último debate foi marcado por muitos ataques pessoais e trocas de ofensas, principalmente entre os candidatos Lula, Bolsonaro, Padre Kelmon e Ciro Gomes.

No estado de São Paulo a disputa pelo governo do estado é disputada. Pesquisa eleitoral Datafolha para o governo de São Paulo, divulgada nesta quinta-feira, dia 29, traz Fernando Haddad (PT) em primeiro lugar, com 35% das intenções de voto, a três dias do primeiro turno das eleições. Na sequência vêm Tarcísio de Freitas do partido Republicanos que é apoiado pelo Bolsonaro, está com 26%, e o atual governador Rodrigo Garcia (PSDB), que tenta a reeleição, está com 18%.

Já no estado do Rio de Janeiro uma pesquisa realizada pela Globo/Ipec para a eleição para o governo do Rio de Janeiro, divulgada nesta terça-feira (27), traz o governador Cláudio Castro (PL), candidato à reeleição, à frente com 38% das intenções de voto, seguido pelo deputado federal Marcelo Freixo, do Partido Socialista Brasileiro (PSB), com 25%.

Para prevenir a violência e garantir uma maior tranquilidade no dia das eleições, os ministros do Tribunal Superior Eleitoral decidiram por unanimidade por proibir o transporte de armas e munições em todo o país no período de sábado até segunda-feira. A resolução atende a um pedido dos Chefes de Polícia Civil dos Estados, que alertaram para os riscos diante do cenário político polarizado. A proibição vai impedir que os chamados CACs – caçadores, atiradores desportivos e colecionadores circulem armados na véspera, no dia da eleição e no dia seguinte. Em caso de descumprimento, o eleitor armado estará sujeito à prisão em flagrante por porte ilegal de armas.
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