Le aggregazioni professionali sono il futuro della categoria

I fondi del Pnrr devono servire non solo al rilancio dell’economia italiana ma anche al rilancio delle professioni nel Paese. Luigi Pagliuca (presidente della Cassa di Previdenza ragionieri e degli esperti contabili) ha evidenziato che “le aggregazioni professionali rappresentano il futuro della nostra categoria. Solo così è possibile rispondere alle esigenze di un mercato che è profondamente mutato negli ultimi anni, con richieste di continui aggiornamenti e di una professionalità sempre più direzionata verso la digitalizzazione. Dobbiamo avere una visione di lungo periodo trasformando il commercialista tradizionale in un professionista capace di affiancare il cliente quotidianamente in tutte le sue necessità. Tutti i dati in nostro possesso testimoniano la crescita progressiva del volume d’affari degli studi associati che riescono a offrire servizi diversificati e professionali. Questa è la strada da percorrere se vogliamo evitare che dopo la crisi d’impresa si parli di crisi degli studi professionali”. 

Sull’evoluzione del ruolo dei professionisti è intervenuto Gaetano Stella (presidente di Confprofessioni): “Noi professionisti siamo molto resilienti, con una grande capacità di ripartire. Ma nel Pnrr siamo i grandi assenti poiché, nonostante veniamo equiparati alle piccole e medie imprese, non ci sono risorse a noi destinate. Servono perciò correttivi senza i quali rischiamo di perdere competitività.  Oggi il Piano ci pone di fronte a nuove competenze professionali e dobbiamo allargare i nostri orizzonti lavorativi. Una sfida che porterà a dover investire in digitalizzazione per aiutare a crescere l’intera categoria. Abbiamo segnali non rassicuranti dai pochi giovani che vogliono intraprendere la libera professione, solo il 28%. Poi c’è il problema demografico che si riflette sulle casse di previdenza e quello dell’annoso tema dell’Equo compenso che mi auguro sia subito preso in considerazione dal nuovo governo”. Sulla riforma del processo tributario si è espresso Luigi Lovecchio (dottore commercialista Studio Deotto Lovecchio & Partners): “Sono favorevole a questa riforma del processo tributario che considero epocale. Abbiamo aspettato per 60 anni il giudice professionale e non possiamo fermare tutto solo perché lo stesso è incardinato presso il Mef. Per ciò che attiene il processo l’impianto del 546/92 ha retto. C’erano modifiche ulteriori da fare come l’impugnabilità del diniego di autotutela ma trovo spunti interessanti come le il tema delle nuove regole dell’onere della prova che prevede espressamente che Amministrazione Finanziaria prova in giudizio le violazioni contestate con l’atto impugnato. Sul tema del magazzino fiscale, inoltre, è necessario intervenire migliorando i meccanismi di riscossione. Un tema poco gradito a molti ma che bisogna affrontare se vogliamo evitare che, dopo aver trovato il modo di svuotarlo, lo stesso si riempia nuovamente dopo poco tempo”. 

Del ruolo dei professionisti nelle aree della ricostruzione ha parlato Deborah Giraldi (dirigente dell’Ufficio del Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016): “Lo stato della ricostruzione ha avuto un’accelerazione grazie alle ordinanze commissariali che hanno introdotto semplificazioni normative importanti in deroga alle norme del Codice Appalti che presentavano tante difficoltà. Con queste ordinanze speciali il Commissario ha aperto 10mila cantieri finanziati e si prevedono, nell’ambito Pnrr, mille nuovi interventi. Il Commissario è destinatario di 1 mld di euro per le PA in tema di innovazione digitale, mobilità, economia sostenibile. I bandi pubblicati prevedono investimenti finalizzati a riportare le attività imprenditoriali nelle aree colpite dal sisma. I professionisti possono dare un contributo non solo in fase di rendicontazione e controllo ma soprattutto in fase di programmazione di questi investimenti”. 

Al Forum hanno partecipato Margherita Monti (presidente dell’Odcec Vicenza), Lorenzo Scanavin  (presidente Anc Vicenza) e Mariano Rigotto (presidente Apindustria Confimi Vicenza).

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