Boom di richieste per il bonus autonomi

A una settimana dal «taglio del nastro», il 26 settembre, sono decine di migliaia le richieste di professionisti e occupati indipendenti per incassare il «bonus» da 200 euro e, in aggiunta, quello da 150, previsti da due dei decreti Aiuti del governo di Mario Draghi (50/2022 e 144/2022) rivolti a quanti, nel 2021, non abbiano superato i 35.000 ed i 20.000 euro di reddito da lavoro. E le procedure telematiche, sui siti dell’Inps e delle Casse private, in linea con quelle predisposte due anni fa, in occasione della distribuzione dei sussidi agli autonomi danneggiati dalla pandemia da Covid-19, si stanno dimostrando adeguate a gestire il flusso delle domande per quella che il ministro del Lavoro Andrea Orlando definì, ad agosto, «una misura importante di protezione sociale per sostenere il potere d’acquisto» dinanzi alla crisi energetica e al «caro-prezzi». Dalla ricognizione effettuata da ItaliaOggi emerge che la categoria professionale ad aver presentato il maggior numero di istanze per assicurarsi l’indennità «anti-inflazione» è quella degli avvocati: nel complesso, infatti, Cassa forense ha ricevuto circa 74.500 richieste, Inarcassa ne ha contate 41.806 da ingegneri e architetti, di cui 25.451 da iscritti con redditi al di sotto dei 20.000 euro e 16.355 per entrate inferiori ai 35.000 euro. Cassa geometri ad oggi ha acquisito 20.919 domande da 11.760 potenziali aventi diritto sia ai 200, sia ai 150 euro, e da 9.159 beneficiari del «bonus» da 200 euro; all’Eppi (periti industriali) sono giunte 2269 istanze, 1.154 da professionisti con guadagni dai 20.000 euro in giù, 1.115 da quanti raggiungono i 35.000 euro. Nella platea degli iscritti ai dottori agronomi e forestali, fisici, chimici, geologi ed attuari in 3.243 hanno reclamato l’indennizzo, ma 110 non ne avevano i requisiti: 1.928 sono ora «in coda» per ricevere anche la somma aggiuntiva di quello da 150 euro, nel bacino dei biologi l’Enpab ha contato 6.416 potenziali beneficiari, di cui 4.659 con meno di 20.000 euro di guadagni e, pertanto, «in lizza» per aggiudicarsi anche i 150 euro; circa 22.000 gli iscritti all’Enpap (psicologi) a depositare la domanda, di cui 2/3 con redditi inferiori ai 20.000 euro e 1/3 nella «forbice» tra 20.000 e 35.000 euro. Al momento, i consulenti del lavoro a invocare l’aiuto sono a quota 6.400, di cui 3.300, non avendo dichiarato più di 20.000 euro nel 2021, potrebbero fruire dì tutti i 350 euro concessi dallo Stato, mentre la Cassa ragionieri ha rilevato 4.892 istanze dagli associati, di cui meno della metà (2.326) sarebbero destinatari sia dei 200, sia dei 150 euro, i restanti 2.566 prenderebbero soltanto la prima indennità. Infine, tra i dottori commercialisti, rivela la Cassa di categoria (Cdc), poco più di 15.000 hanno finora inoltrato richiesta.

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