La Russa cita Pertini e ricorda i morti degli anni di piombo: “Difenderò maggioranza e opposizioni”

ROMA -“Ringrazio quelli che mi hanno votato pur non facendo parte del centrodestra”. Nel suo primo discorso in aula il neopresidente del Senato Ignazio La Russa, eletto con 116 preferenze al primo scrutinio, rivolge un omaggio a Liliana Segre e cita Sandro Pertini: “Ho cominciato a fare politica nelle formazioni giovanili in momenti durissimi” e “c’è una frase che mi ha ispirato, di un presidente della Repubblica di estrazione certo diversa dalla mia, un presidente che abbiamo apprezzato anche per le sue esternazioni extra politiche: ‘Nella vita è necessario saper lottare non solo senza paura ma anche senza speranza’. E l’esponente di Fratelli d’Italia aggiunge: “La lotta non avviene solo quando pensi di poter vincere ma quando pensi che valga la pena di essere vissuta”.

IL SALUTO DI LA RUSSA A DRAGHI E MELONI

“Permettetemi di rivolgere un caro affettuoso saluto al centrodestra ma in particolare ai senatori di Fratelli d’Italia e, se me lo consentite, al presidente Draghi e a quella che spero sia la futura incaricata, Giorgia Meloni”, dice La Russa.

LE PAROLE DI LA RUSSA SU MATTARELLA

“Il ringraziamento e il pensiero deferente va naturalmente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che io ho conosciuto e apprezzato da prima che diventasse presidente della Repubblica quando preparava quello che poi è passato con il nome di Mattarellum e poi dopo il Tatarellum – ricorda il neo-presidente del Senato -, e ho conosciuto la sua intelligenza e capacità politica che ancora oggi manifesta nel suo altsisismo ruolo”.

LA RUSSA RICORDA I MORTI DEGLI ANNI DI PIOMBO

Da La Russa anche un riferimento agli anni di piombo e al terrorismo degli anni ’70: “Non posso non ricordare le tante vittime di ogni colore del terrorismo politico che hanno perso la vita per i loro ideali o solo perché si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato. Le loro storie rappresentano ancora oggi una stella polare. Di nomi potrei e dovrei farne tanti, ma ricordo il commissario Luigi Calabresi e tre ragazzi: uno di destra, Sergio Ramelli che ho conosciuto e di cui sono stato avvocato di parte civile, e due di sinistra, Fausto e Iaio, i cui assassini non sono mai stati trovati. Mi inchino alla loro memoria”, afferma il presidente del Senato.

L’OMAGGIO DI LA RUSSA A SEGRE: “PRESIDENTE MORALE DEL SENATO”

“Non c’è una sola parola di quello che ha detto che non abbia meritato il mio applauso”. Il neo eletto presidente del Senato Ignazio La Russa lo dice rivolgendo un saluto e un ringraziamento a Liliana Segre, “che non voglio chiamare presidente provvisorio ma presidente morale”, afferma La Russa.

LA RUSSA: “VIOLENZA SU MINORI E DONNE VA COMBATTUTA E PREVENUTA”

“L’umanità deve respingere ogni forma di violenza e sopraffazione” e “la violenza su minori e donne sono lo squallore della società e vanno più che combattute prevenute”, sottolinea il nuovo presidente del Senato.

LA RUSSA: “CHI FUGGE DA GUERRA SIA ACCOLTO CON ONORE”

“Un pensiero alle donne e agli uomini in divisa che porto nel cuore per la mia storia politica e la mia storia istituzionale che sono la bandiera dell’Italia in Italia e nel mondo, ideali di pace e di sicurezza. Nella mia lunga vita politica il momento più toccante che ricordo con più tristezza e dedizione è quello in cui ho portato sulle spalle le bare dei militari morti in Afghanistan, a loro e a tutti i militari e a tutti i caduti in guerra va tutto il mio deferente omaggio”. Lo dice Ignazio La Russa nel suo primo discorso come neo eletto presidente del Senato.

“La guerra purtroppo non è solo un ricordo – ricorda La Russa – ma è una attualità dolorosa, che vorremmo che finisse ora, vorremmo che il clamore delle armi fosse sostituito dalla voce delle trattative, ma solo con giustizia perché non ci può essere pace senza giustizia. Ai patrioti ucraini va il mio pensiero per ciò che stanno subendo in questo periodo, così come va ai profughi, ai rifugiati che scappano dalla guerra e che devono essere accolti con onore. Ho la speranza in cuor mio di sapere che chi mi ha conosciuto quando ho avuto una carica abbiano potuto apprezzare il mio totale rispetto delle istituzioni, quando sono chiamato ad assolvere a un ruolo al di sopra delle parti posso assicurarvi che sarò inflessibile nel difendere alla stessa maniera i diritti della maggioranza e dell’opposizione”, conclude”.

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