Pagliarulo (Anpi): “Rispettare seconda carica dello Stato, ma da La Russa costanti manifestazioni d’odio”

ROMA – “Io penso che dobbiamo tutti rispettare in quanto tale l’altissima carica di cui stiamo parlando. Si tratta della seconda carica dello Stato, vale a dire la presidenza del Senato. A maggior ragione, chi deve rispettare questa carica è il suo titolare: il presidente del Senato è il primo che deve rispettare la Costituzione che, come ho sostenuto in conferenza stampa, è una Costituzione nata dalla Resistenza e dall’antifascismo”. Lo ha detto all’agenzia Dire il presidente nazionale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, Gianfranco Pagliarulo, a margine della conferenza stampa ‘Il centenario della marcia su Roma: l’Anpi in campo per la memoria antifascista’, organizzata a Roma presso la sede nazionale Anpi.

“Non ci pronunciamo sulla lunga biografia di Ignazio Benito La Russa- ha aggiunto- però cito due eventi particolari della sua biografia: il primo riguarda una costante manifestazione di odio nei confronti dell’Anpi e che ha manifestato in particolare nel 2018 con un post su Facebook in cui ha insultato l’associazione di cui ho l’onore di essere presidente. Il secondo riguarda una frase che ha detto poche settimane fa, a settembre di quest’anno, quando ha affermato che siamo tutti figli del duce. Io penso che parlasse per lui, certamente non parla a nome dell’Anpi e a nome dei milioni e milioni di antifascisti che sono nel nostro Paese”. “Come sempre per tutte le cose, però, noi prima di dare un giudizio aspettiamo i fatti, vale a dire le cose che dirà e le cose che farà e su quelle giudicheremo”, ha concluso.

GOVERNO. ANPI: CI ASPETTIAMO UN INEQUIVOCABILE PRONUNCIAMENTO ANTIFASCISTA

Ci aspettiamo tra i prossimi atti del nuovo governo, comunque sia formato, un doveroso e inequivocabile pronunciamento antifascista, proprio in occasione della ricorrenza della Marcia su Roma”, ha spiegato Gianfranco Pagliarulo. Il presidente ha quindi illustrato le iniziative che l’Anpi svolgerà nei prossimi incontri in occasione del centenario: un convegno internazionale dal titolo ‘Lo sguardo dell’altro: fascismo e colonialismo visto dagli aggrediti, ieri e oggi’, che avrà luogo domani al Salone comunale di Forlì, a partire dalle 9.30.

Spazio, poi, a una ‘no stop’ antifascista, in programma il 27 ottobre e che andrà in onda sulla pagina Facebook dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, con contributi video di storici illustri, tra cui Paolo Pezzino, Giovanni De Luna, Isabella Insolvibile e Davide Conti, oltre a immagini, podcast e musica.Il giorno dopo, 28 ottobre, di scena la manifestazione nazionale a Predappio, in ricordo della Liberazione della città avvenuta il 28 ottobre 1944. Tra le iniziative è poi previsto un convegno, il 10 novembre a Roma, sul tema ‘La crisi del liberalismo e la nascita dello stato fascista’.

A riferire dettagliatamente sul convegno internazionale di domani è stato il vice presidente nazionale Anpi, Alessandro Pollio Salimbeni. “Progetti di dominazione italiana nel Mediterraneo e nei Balcani vengono da lontano- ha spiegato- dallo stato liberale e monarchico prima che dal fascismo, che ne ha poi fatto un motivo particolare e proprio di ruolo internazionale”. “Molti sanno che la Libia venne occupata dopo la guerra con la Turchia- ha poi informato- ma quasi nessuno ricorda che dopo quella guerra iniziò la dominazione delle isole greche del Dodecaneso, presupposto della sciagurata invasione della Grecia nel 1940 e l’Albania venne occupata prima dell’inizio della Seconda guerra mondiale”. “Anche il razzismo italiano ha una storia che inizia ben prima delle leggi razziali del 1938. Il convegno- ha infine detto Alessandro Pollio Salimbeni- vedrà il contributo di storici e ricercatori italiani e dei Paesi aggrediti ed è stato pensato in collaborazione con l’Istituto nazionale Parri. Si svolge a Forlì perché la prima idea di questo progetto è nata nell’Anpi forlivese”.

Durante la conferenza si è parlato anche di attualità politica. Così ha risposto il presidente Pagliarulo ad una domanda sul nuovo presidente del Senato, Ignazio La Russa: “Distinguerei. La seconda carica dello Stato in quanto tale merita rispetto. Ma altrettanto, anzi, molto di più spetta a quella personalità essere scrupolosamente rispettosa della Repubblica, della sua storia e della Costituzione, nata dalla Resistenza, cioè dalla lotta al fascismo e al nazismo. Quindi vedremo”. “Non è il caso di rivangare la biografia di La Russa. Ricordo solo una cosa: l’odio che ha sempre manifestato verso l’Anpi. La Russa ebbe a dire che “l’Anpi altro non è che una foglia di fico della sinistra, una associazione che sfila con i centri sociali e che fa comodo solo per tenere alto il pericolo del fascismo, che però non c’è più da ben 72 anni. L’Anpi è una associazione vergognosa”. Vedremo se si ricrederà”.

Pagliarulo si è espresso anche sul nuovo presidente della Camera, Lorenzo Fontana. “Abroghiamo la legge Mancino- dichiarava nel 2018 Fontana- che in questi anni strani si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano. I burattinai della retorica del pensiero unico se ne facciano una ragione: il loro grande inganno è stato svelato”. Carla Nespolo, allora presidente nazionale Anpi, chiese “con forza le immediate dimissioni del ministro Fontana. Le sue dichiarazioni violano gravemente la Costituzione della Repubblica”. “Vale anche per Fontana- ha inoltre tenuto a precisare Pagliarulo- il principio per cui la carica che si ricopre merita rispetto, e che altrettanto spetta a quella personalità essere scrupolosamente rispettosa della Repubblica, della sua storia e della Costituzione. L’Anpi farà il suo mestiere statutario, cioè essere un guardiano civile e sociale della Costituzione”.

“L’Anpi- ha poi affermato il presidente- parteciperà sicuramente sia alle manifestazioni per la pace previste per il 21, 22 e 23 ottobre, sia a una grande manifestazione nazionale. Pensiamo che quest’ultima debba essere la più ampia possibile e la più unitaria possibile”. “Pensiamo- ha proseguito- che il cuore della richiesta debba essere l’apertura di un tavolo negoziale attraverso il ruolo delle Nazioni Unite e attraverso un cambio di rotta da parte dell’Unione europea che ad oggi non ha dimostrato interesse per questa prospettiva. C’è un allarme nucleare che solo i pazzi possono ignorare”. “Vi posso dire- ha concluso- che la manifestazione sarà promossa da una grande rete di associazioni e che si svolgerà a Roma il 5 novembre alle 12. Il luogo, il programma e le adesioni saranno comunicate al più presto”.

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