Una foto di Mussolini al Mise, è bufera su Giorgetti. “La toglieremo, ma c’è anche a Palazzo Chigi”

ROMA – È polemica sul ministero dello Sviluppo economico dopo la notizia che una foto di Benito Mussolini è esposta nella sede di Palazzo Piacentini. L’ex titolare del Mise, Pier Luigi Bersani, chiede che venga rimossa la propria immagine dalla galleria dei ministri, la Cgil parla di un “atto gravissimo” e alla fine sul tema interviene lo stesso ministero guidato (ancora per poco) da Giancarlo Giorgetti: “Per evitare polemiche e strumentalizzazioni, la foto di Mussolini sarà rimossa”. Ma con una coda polemica: “Si ricorda che il ritratto di Mussolini è anche a Palazzo Chigi nella galleria dei presidenti del Consiglio”.

PERCHÉ C’È UNA FOTO DEL DUCE NELLA SEDE DEL MISE”

In una nota, il Mise ricorda che “quest’anno cade il 90esimo di Palazzo Piacentini, sede del ministero dello Sviluppo economico inaugurato il 30 novembre 1932”. E per celebrare l’edificio “in ottica culturale e storica” sono state lanciate alcune iniziative, tra cui, sottolineano dal ministero, l'”inaugurazione della mostra Italia geniale, una nuova edizione del volume orbicolare e la galleria dei ministri”. Ed è proprio in quest’ultimo ambiente che è spuntata la foto delle polemiche: Mussolini fu infatti ministro delle Corporazioni nel 1932, durante il regime fascista, e per questo il suo ritratto è stato incluso tra quelli dei ministri dell’attuale Sviluppo economico.

BERSANI: “SE C’È MUSSOLINI, TOGLIETE LA MIA FOTO”

Tra i primi a intervenire sul caso è Pier Luigi Bersani, ministro dello Sviluppo economico nel secondo governo Prodi: “Mi giunge notizia che al Mise sarebbero state esposte le fotografie di tutti i ministri, Mussolini compreso. In caso di conferma, chiedo cortesemente di essere esentato e che la mia foto sia rimossa”, scrive l’ex segretario del Pd su Twitter.

FRATOIANNI: “FOTO MUSSOLINI UN PROBLEMA SIA AL MISE CHE A PALAZZO CHIGI”

“Beh se Giorgetti non ci arriva, provo a spiegarglielo anch’io: la foto o il ritratto di Mussolini per quello che rappresenta nella storia degli italiani, al ministero dello sviluppo economico non ci deve stare”. Lo afferma Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana e parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.

“La giustificazione che viene portata – ricorda Fratoianni – è che la foto del Duce del fascismo è anche a Palazzo Chigi? Male, molto male. Si colga l’occasione allora per toglierlo anche da lì”.

LA CGIL: “UN ATTO GRAVISSIMO”

Anche la Funzione Pubblica Cgil in mattinata aveva parlato di “un atto gravissimo oltre che deplorevole”, chiedendo di intervenire “immediatamente” per rimuovere la foto di Mussolini. “Abbiamo appreso da una rete televisiva nazionale, e ci risulta confermato da lavoratrici e lavoratori, che all’interno del ministero dello Sviluppo Economico, nel corso dell’inaugurazione di un libro sul palazzo, venivano appesi quadri che ricordavano e mostravano i ministri dell’industria succedutisi. Fin qui nulla di preoccupante, se non fosse che tra i vari quadri ce ne sarebbe anche uno di Benito Mussolini”.

“Un inquietante fatto – commenta la Fp Cgil -. Ancor più grave e inaccettabile per la storia di questo Paese è che tutto ciò pare sia essere accaduto alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti e dell’ex presidente del Senato Casellati, che ricordiamo essere a servizio della Repubblica nata dalla Costituzione Antifascista”.

La Fp Cgil chiede, prosegue la nota del sindacato, “di fare immediatamente chiarezza. Ad esattamente un anno dall’assalto neofascista alla sede della Cgil in corso d’Italia, non saremo disposti a tollerare nessuna possibilità di resuscitare fenomeni di apologia fascista, denunciando senza remore chiunque possa macchiarsi di reati simili, fosse anche un ministro della Repubblica”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Ucraina, Biden: “Subito armi a Kiev”. Missili Atacms già inviati in segreto

(Adnkronos) - Subito armi a Kiev. Il presidente americano Joe Biden lo ha assicurato ieri alla Casa Bianca dopo la firma della legge da 95 miliardi di dollari per gli aiuti e le armi all'Ucraina, ad Israele e Taiwan. Il via libera al pacchetto da parte del Senato americano, a lungo ritardato, è arrivato con

Ucraina, ecco i nuovi missili Atacms: come cambia la guerra

(Adnkronos) - L'Ucraina ha chiesto per mesi i missili a lungo raggio. Ora il presidente Volodymyr Zelensky è stato accontentato dagli Stati Uniti: Kiev ha già iniziato a ricevere gli Atacms per colpire in profondità la Russia nella guerra in corso da oltre 2 anni. Il presidente Joe Biden ha firmato la legge che comprende

Enel, intesa con sindacati: 2.000 ingressi in 3 anni

(Adnkronos) - Accordo raggiunto tra Enel e Organizzazioni Sindacali Elettriche Filctem Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec. Il dialogo tra azienda e sindacati, si legge in una nota diffusa dal gruppo, ha permesso di superare la vertenza avviata nei mesi scorsi e di individuare un percorso condiviso che mette al centro le persone, le reti e la