Tg Politico Parlamentare, edizione del 25 ottobre 2022

DAL PRESIDENZIALISMO AL FISCO, IL MANIFESTO MELONI
Riforma presidenziale, tregua fiscale e poi stop ai barconi e al reddito di cittadinanza. E’ il manifesto politico di Giorgia Meloni, illustrato in aula alla Camera prima del voto di fiducia. La premier ha parlato di una riforma costituzionale in senso presidenziale, che garantisca stabilitĂ  e restituisca centralitĂ  alla sovranitĂ  popolare. L’idea è quella di partire dall’ipotesi di semipresidenzialismo sul modello francese che, ricorda, “in passato aveva ottenuto un ampio gradimento anche da parte del centrosinistra”. La presidente del Consiglio ribadisce che il governo rispetterĂ  i vincoli europei e starĂ  dentro le istituzioni a Bruxelles, anche gli aggiustamenti al Piano nazionale di ripresa e resilienza verranno concordati con la Commissione. Misure anti inflazione, taglio del cuneo fiscale e forme di flessibilitĂ  del sistema pensionistico verranno discusse in manovra. Infine, Meloni sottolinea di “non aver mai avuto simpatie per i regimi, fascismo compreso”.
DA ORIANA A SAMANTHA, IL PANTHEON DELLA PREMIER
“Tra i tanti pesi che sento gravare sulle mie spalle”, ha detto la premier Giorgia Meloni parlando in aula alla Camera, “non può non esserci quello di essere la prima donna capo del governo della nostra nazione”. Davanti ai deputati la presidente del Consiglio ha voluto ricordare le tante donne che “hanno osato per impeto o per amore”, citandole solo per nome. Nel suo pantheon femminile ha inserito Cristina Trivulzio di Belgioioso, “organizzatrice di salotti e barricate”; Rosalie Montmasson, “testarda al punto da partire con i Mille che fecero l’Italia”. Eppoi Maria Montessori, la poetessa Grazia Deledda, le politiche Tina Anselmi e Nilde Jotti, le giornaliste Oriana Fallaci, Ilaria Alpi, Mariagrazia Cutuli, fino ad arrivare all’astronauta Samantha Cristoforetti e alla fisica Fabiola Giannotti. “Grazie per avere dimostrato il valore delle donne italiane – ha concluso Meloni – come spero di riuscire a fare anche io”.
OPPOSIZIONE CONTRO MELONI: VAGA E NOIOSA
Un discorso di destra, vago e noioso. L’opposizione boccia le parole usate dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per chiedere la fiducia alla Camera. Il coordinatore dei sindaci del Pd Matteo Ricci definisce l’intervento “un discorso di destra, vago e di basso livello, che punta al presidenzialismo giĂ  nella prima seduta”. Al Pd spetta quindi una “opposizione netta”. Per Carlo Calenda, leader di Azione, da Meloni arriva “un’infinita lista della spesa condita con quintali di retorica ma nessuna traccia sul come fare le cose”. A Calenda sembra “un discorso di Conte, una noia mortale”. Da Sinistra, Nicola Fratoianni sente “una sequela di parole e simboli che richiamano un manifesto ideologico, quello della destra”.
MACRON CHIEDE AL PAPA DI CHIAMARE BIDEN E PUTIN
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha chiesto a Papa Francesco di telefonare al presidente russo Vladimir Putin, al patriarca ortodosso russo Kirill e al presidente americano Joe Biden, per “favorire il processo di pace” in Ucraina. Secondo Macron, che ha incontrato Bergoglio ieri in Vaticano, c’è la necessitĂ  che gli Stati Uniti si siedano attorno al tavolo con Mosca. La Russia, fa sapere il portavoce del Cremlino Pescov, accoglie con favore l’idea del presidente francese di coinvolgere il Papa nel processo di pace.

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