Concluso il XLIII Congresso Sifo, 2500 presenze: arrivederci a Roma 2023

di Walter Gatti e Carlotta di Santo

ROMA – “Un ringraziamento ai 2500 partecipanti, alla qualità delle comunicazioni e del dibattito, ed un arrivederci all’evento del 2023, che si terrà a Roma”: queste le parole con cui Arturo Cavaliere (presidente della Società scientifica) ha terminato i lavori del XLIII Congresso SIFO, appena concluso a Bologna.

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I NUMERI DEL CONGRESSO SIFO

Oltre 280 relatori si sono alternati al microfono di un evento che ha visto il succedersi di 10 main session e 46 sessioni parallele, con presenze istituzionali e di governance che hanno registrato tra gli altri gli interventi dell’0n Marcello Gemmato e Andrea Mandelli (Presidente FOFI), Nicola Magrini (Direttore generale AIFA) e Vincenzo Mantoan (Direttore generale AGENAS), Giovanna Scroccaro (past-president SIFO, CPR-AIFA) e Marco Cossolo (Federfarma), Fernanda Gellona (Direttore generale Confindustria Dispositivi Medici) e Massimiliano Rocchi (Egualia).

“Il tutto in una qualità evidente”, ha precisato Anna Marra, presidente del Comitato scientifico del Congresso (mentre Mauro Mancini era presidente del Comitato organizzatore), “che è stata decisamente apprezzata dai partecipanti, come dimostrato dalle percentuali di gradimento comunicate in diretta via App dai presenti alle varie sessioni”.

A partecipare alla sessione di apertura, diversi rappresentanti delle istituzioni: “I farmacisti ospedalieri rappresentano una categoria fondamentale nel Sistema sanitario nazionale- ha detto Nicola Magrini, DG di AIFA- Avvieremo con SIFO progetti comuni di formazione e corsi brevi, in un rapporto intenso, stretto e, spero, in crescita”.

Secondo Marcello Gemmato, responsabile Sanità per Fratelli d’Italia, i farmacisti ospedalieri in questi anni “hanno contribuito a rendere la sanità territoriale di prossimità. Ora- ha sottolineato- bisogna rafforzare questa rete e credo che momenti come questo siano importanti per dare una linea di orizzonte alla operatività di questa importante classe professionale”. Infine il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, ha voluto ringraziare i farmacisti ospedalieri “anche per il lavoro svolto in questi anni difficili legati all’emergenza sanitaria”.

PRODUZIONE SCIENTIFICA

Emanuela Omodeo Salè (Responsabile scientifico, Comitato Scientifico Unico di Ricerca e Formazione-CURF) durante l’Assemblea dei soci SIFO ha sintetizzato il lavoro svolto ed in via di sviluppo: nel 2022 il CURF ha registrato numerosi progetti nell’ambito della Radiofarmacia (5), della logistica e innovazione (3) della Continuità ospedale-territorio (3), oltre che della galenica, dell’infettivologia, dell’oncologia, della sperimentazione clinica, delle malattie autoimmuni. L’area scientifica ha già definito poi 23 progetti che saranno avviati nel 2023, sempre con una forte trasversalità agli ambiti su cui SIFO sta concentrando la sua attenzione professionale e strategica. Ha concluso Omodeo Salè: “Stiamo sviluppando una forte azione di team in collaborazione con le altre aree SIFO per promuovere e organizzare progetti che ci permettano di fare rete su tutto il territorio. Inoltre, e questo è un po’ un nostro impegno particolare, stiamo dando una forte spinta alla produzione di lavori scientifici che abbiano dignità di pubblicazione su riviste indicizzate internazionali”.

DISPOSITIVI MEDICI E HTA

Francesco Cattel (Coordinatore del Laboratorio HTA SIFO) ha precisato durante l’Health policy Forum che i nuovi regolamenti concernenti i dispositivi medici, sia quello europeo dell’HTA sia quello normativo sulla governance, “dovranno essere attuati, gestiti e sviscerati dai vari Stati membri. Sarà fondamentale quindi l’armonizzazione, quindi una migliore comunicazione, che non dovrà rimanere soltanto a livello centrale (Ministero della Salute e Agenas), ma arrivate alla periferia e alle Regioni. Questo perché la gestione dei dispositivi medici rispetto ai farmaci ha criticità e frammentarietà che si acuiscono ancora di più quando si vanno a fare comparazioni tra i diversi sistemi regionali. In questo senso serve una maggiore comunicazione, al fine di cercare di frenare quella disomogeneità nella governance dei devices. Per migliorare la comunicazione sarà molto importante costruire una solida filiera, con proposte che partano dal centro e arrivino alla periferia”.

CANALI DISTRIBUTIVI

Marcello Pani (Segretario Nazionale SIFO), ha ricordato che lo sforzo di SIFO va nella direzione dell’armonizzazione dei canali distributivi del farmaco (DD-DPC-Convenzionata), azione permessa alla luce di un grande lavoro collaborativo e congiunto di “conoscenza delle peculiarità, dei limiti e del valore della sostenibilità di sistema”. Proprio su questa affermazione Nello Martini (Past-President SIFO, Fondazione ReS) ha ricordato che la corretta revisione del canali distributivi dei farmaci risulta essenziale, ma affinché sia realizzata “occorre fortissima competenza, occorre cioè conoscere per i tre canali i dati di spesa e di prescrizione, la tipologia dei farmaci”, ed è inoltre “necessaria la conoscenza delle variabili di contesto per non alterare i tetti di spesa e le procedure di pay-back”.

MALATTIE RARE E FARMACISTI OSPEDALIERI

Alessandro D’Arpino (presidente del Congresso) e Claudio Pisanelli (coordinatore SIFO-Lazio) hanno sottolineato nella sessione in cui sono intervenuti Annalisa Scopinaro (Presidente Uniamo), Ilaria Ciancaleoni Bartoli (Presidente Osservatorio Omar) e Francesco Macchia (presidente Osservatorio Terapie Avanzate) “in quasi tutti i casi i pazienti affetti da malattie rare riscontrano problematiche di accesso alle cure, non solo per problemi di insostenibilità economica, ma anche perché sussiste una scarsa chiarezza normativa per i farmaci off label che così vengono autorizzati a macchia di leopardo. Quindi abbiamo l’obiettivo di sviluppare e proporre modelli organizzativi differenti che prendano in considerazione anche la filiera distributiva del farmaco, tra servizi di Home delivery, Distribuzione Diretta e DPC”.

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