Rottamazione con modello unico

Pubblicato sul sito dell’Ader il nuovo modello DA 2000/17 che sostituisce i precedenti modelli DA-2017 e DA-R e costituisce quindi il modulo unico valevole per tutte le rottamazioni previste nell’articolo 1 del Dl 148/17, convertito nella legge 172/17 pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» del 5 dicembre. In pratica, dunque, occorrerà compilare il modello in esame sia per le definizioni dei carichi dal 1 gennaio al 30 settembre 2017 sia per quelle riferite ai carichi affidati al 31 dicembre 2016. Con riguardo a queste ultime, lo schema di istanza è lo stesso anche per i “ripescati” dalla prima definizione agevolata, che si sono visti recapitare il rigetto per non aver pagato tutte le rate scadute alla fine dell’anno scorso (dilazioni pendenti al 24 ottobre 2016). II modello ricalca il contenuto di quelli precedenti e individua i carichi definibili in quelli trasmessi dal 1 gennaio 2000 al 30 settembre 2017. Diversamente dal vecchio modello DA-R, dedicato ai morosi respinti dalla prima definizione, l’attuale schema non contempla l’ indicazione dei provvedimenti di rigetto della domanda precedente. Occorre precisare gli identificativi delle cartelle, degli avvisi di accertamento e/o degli avvisi di addebito che si intendono definire e, qualora non si voglia includere la totalità dei debiti ivi contenuti, nel riquadro successivo bisogna evidenziare le partite interessate dalla sanatoria. Peri carichi ante 2017, se si hanno dilazioni pendenti al 24 ottobre 2016 è necessario pagare, entro la fine di luglio 2018, tutte la rate scadute alla fine dell’anno scorso, quale condizione di accesso alla procedura agevolata. La cifra da pagare a tale titolo sarà comunicata dall’Ader entro giugno 2018. Bisogna esporre il numero di rate prescelto, tenendo conto che per le definizioni 2017 il numero massimo è cinque mentre per quelle ante 2017 è tre. Se non si indica nessun numero le istruzioni affermano che si considerala rata unica, in scadenza con la prima rata (a seconda dei casi, luglio o ottobre 2018). Se invece si indica un numero di rate superiore al massimo di legge, si presume chela scelta sia stata fatta per quest’ultimo. Sono in ogni caso dovuti gli interessi nella misura del 4,5% annuo a decorrere dal 1 agosto 2018. Sono state inoltre pubblicate alcune Faq sulla scadenza di oggi per il pagamento delle prime tre rate della vecchia definizione agevolata. L’Ader conferma che si possono utilizzare i bollettini precompilati già inviati al debitore, con scadenza nei mesi di luglio, settembre e novembre 2017, e non occorre fare alcuna comunicazione all’agente della riscossione. Se il debitore ha già pagato, seppure in ritardo rispetto alla scadenza originaria, non deve fare nulla, perché la rottamazione è valida Una volta versata la “maxi rata” in scadenza oggi, sarà sufficiente e necessario rispettare le scadenze 2018. A tale riguardo, l’Ader segnala lo slittamento a luglio 2018 della rata di aprile del prossimo anno.

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