Uffici periferici, i commercialisti scrivono all’Agenzia delle Entrate

Alla luce della gravità e del perdurare delle criticità con le quali i professionisti economici sono costretti a fare i conti ogni giorno nella loro attività di assistenza a imprese e cittadini, le Associazioni nazionali di categoria ADC – AIDC – ANC – ANDOC – FIDDOC – SIC – UNGDCEC – UNICO hanno indirizzato oggi una lettera al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini per richiamare la sua attenzione sulla situazione esistente e sull’urgenza di un suo interessamento volto a superare le difficoltà riscontrate nelle relazioni con gli uffici dell’Amministrazione Finanziaria.

È stata in particolare denunciata una sostanziale resistenza degli uffici periferici dell’Agenzia delle Entrate alla semplificazione degli adempimenti e una generale disattenzione nei confronti delle istanze dei contribuenti e dei professionisti che li assistono.

Sono state infatti evidenziate le tante difficoltà che segnano le relazioni con gli uffici periferici, molte delle quali emerse con una maggiore evidenza in relazione alle modifiche introdotte a seguito dell’emergenza pandemica, durante la quale l’accesso ai servizi da parte dell’utenza è stata indiscutibilmente complessa.

Sono state inoltre ribadite le difficoltà che interessano il funzionamento dei canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, con conseguente disagio di professionisti e cittadini.

Le Associazioni hanno voluto però rappresentare al Direttore Ruffini la volontà di cercare di individuare e proporre, in forza dell’atteggiamento propositivo e di collaborazione che appartiene alla categoria dei commercialisti, delle soluzioni praticabili e quindi hanno sottoposto delle proposte concrete auspicando da parte dell’Agenzia delle Entrate un atteggiamento di ascolto e apertura.

Le proposte formulate dalle Associazioni hanno riguardato:

–        Il problema del mancato abbinamento dei versamenti effettuati con ravvedimenti operoso;

–        L’esigenza di migliorare l’attività di comunicazione dell’Agenzia delle Entrate nei confronti dei contribuenti;

–        La gestione delle deleghe ai professionisti intermediari per le diverse tipologie di servizi

–        La gestione delle pratiche Civis;

–        Ruolo dei commercialisti intermediari; 

–        Blocchi funzionamento del sistema e conseguente spostamento dei termini degli adempimenti

–        Adempimento Autodichiarazione aiuti di Stato

Le proposte formulate sono ritenute, a giudizio delle Associazioni, in grado di ottimizzare il lavoro dei commercialisti ma anche e soprattutto quello della stessa Amministrazione finanziaria, che, da tempo, lamenta la gravosità dei suoi compiti e il sottodimensionamento del suo organico.

I Presidenti delle Associazioni nazionali hanno espresso l’auspicio di poter ricevere attenzione da parte del Direttore Ruffini con il quale si augurano sia possibile avviare un proficuo confronto per cercare di affrontare concretamente almeno alcune delle criticità denunciate.

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