Chiusura per 21 giorni del traforo del Monte Bianco, 88% del traffico pesante spostato verso Fréjus

AOSTA- “Siamo di fronte a scenari che vanno osservati, attenzionati, per poter assumere ogni possibile misura di mitigazione dei disagi e delle difficoltà che potrebbero derivare”. Lo dice il presidente dell Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, al termine della riunione in cui sono state analizzate le ricadute della chiusura al traffico del traforo del Monte Bianco per 21 giorni consecutivi, dal 17 ottobre al 7 novembre scorsi. All’incontro, convocato oggi dal presidente Lavevaz, hanno partecipato tutti i soggetti economici, sociali e istituzionali valdostani interessati dalla problematica, anche in vista delle future chiusure del tunnel per lavori di manutenzione.

DATI GEIE: DURANTE CHIUSURA TRAFFICO LEGGERO SI È REDISTRIBUITO A METÀ TRA FÉJUS E GRAN SAN BERNARDO

I dati forniti dal Geie, il Gruppo economico di interesse europeo che gestisce il traforo del Monte Bianco, indicano che nel periodo di interruzione della circolazione il traffico pesante si è spostato prevalentemente verso il traforo del Frejus (88%) e solo in minima parte nella direzione del Gran San Bernardo. Un diverso scenario riguarda il traffico leggero che si è redistribuito a metà tra il Frejus e il Gran San Bernardo.

FUTURE CHIUSURE, LAVEVAZ (VDA): PREOCCUPA IMPATTO SU TERRITORI REGIONE TRANSFRONTALIERA DEL MONTE BIANCO  

Quanto alle ricadute economiche conseguenti alle chiusure anche prolungate del collegamento tra Italia e Francia che si protrarranno per i prossimi anni, il presidente Lavevaz ha condiviso la forte preoccupazione espressa dagli amministratori locali, in particolare dal sindaco di Courmayeur, e dagli operatori economici, nello specifico dai presidenti della Chambre Valdôtaine e della Confindustria Valle d’Aosta. “L’impatto che preoccupa- spiega- è quello sui territori della regione transfrontaliera del Monte Bianco, che sarà frammentata nella sua continuità interna a causa delle lunghe interruzioni di circolazione nel traforo”.

VDA ‘INTERESSATA’ A COSTRUZIONE NUOVA GALLERIA DI COLLEGAMENTO CON ALTA SAVOIA

A margine dell’incontro di oggi è stato affrontato anche il tema dell’ipotetica costruzione di un’ulteriore galleria di collegamento tra Italia e Francia, attraverso la Valle d’Aosta e l’Alta Savoia, su cui Lavevaz conferma “l’interesse delle istituzioni valdostane”, precisando che “si tratta di un dossier, distinto e parallelo alla questione delle prossime chiusure del tunnel, su cui siamo al lavoro anche attraverso interlocuzioni istituzionali”. E conclude: “Su questo argomento stiamo intensificando anche il confronto con le autorità francesi che fino ad ora hanno espresso alcune resistenze“.

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