Aumentano i lavoratori in nero

Redazione

Scovati più di 30 mila lavoratori in nero nel terzo trimestre 2016. Il dato, reso noto dal Ministero del Lavoro il 24 ottobre, scaturisce dai  103.348 accessi presso le aziende da parte del personale  ispettivo del dicastero.  Le sanzioni riscosse hanno portato  nelle casse dello Stato  49.350 milioni.

Lavoro irregolare. I 94.025 accertamenti effettuati hanno portato alla contestazione di illeciti nei confronti di 57.307 aziende. Con un tasso di irregolaritĂ  complessivo pari a circa il 61%, a fronte del 59,51% registrato nei primi tre trimestri dello scorso anno.  Nello specifico, in occasione dei controlli sono stati trovati 30.416 lavoratori occupati “in nero”, dato in aumento di circa l’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono stati inoltre adottati provvedimenti di sospensione dell’attivitĂ  nei confronti di 5.483 aziende a causa dell’impiego di personale non dichiarato, in misura pari o superiore al 20%, di quello presente al momento della visita ispettiva, con una leggera contrazione rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno (n. 5.658 sospensioni adottate).

Rapporti fittizi. Nel periodo di riferimento sono stati accertati fenomeni di esternalizzazione irregolare dei processi produttivi nei confronti di 8.962 lavoratori con un considerevole incremento, pari a  piĂą 86%, rispetto ai dati rilevati nel periodo dal 1° gennaio al 30 settembre dell’anno precedente. Altre significative irregolaritĂ  riscontrate hanno inoltre riguardato la riqualificazione di numerosi rapporti di lavoro fittizi, di fatto consistenti in veri e propri rapporti di lavoro subordinato (5.601). Dato quest’ultimo  anch’esso in aumento (piĂą 4%) rispetto a quello rilevato nei primi tre trimestri del 2015. Inoltre, sono state contestate numerose violazioni in materia di:

  • tutela delle lavoratrici madri e pari opportunitĂ  uomo donna (598), dato in flessione rispetto a quello rilevato al 30 settembre 2015 (789);

  • orario di lavoro (9.478), con un consistente aumento ( piĂą 45%), rispetto ai primi tre trimestri dell’anno 2015;

  • salute e sicurezza sul lavoro, 19.990 illeciti di natura prevenzionistica, dato sostanzialmente in linea con le irregolaritĂ  registrate al 30 settembre dell’anno precedente.

In aumento anche le irregolaritĂ  di natura penale, relative all’impiego di 1.124 lavoratori extracomunitari clandestini, a fronte di 1.081 lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno rilevati nei primi nove mesi del 2015.

Fonte: Il Punto

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