Enti, sale il tesoretto. Valore pari a 80 miliardi di euro.

Il <<tesoretto>> delle Casse previdenziali dei professionisti diventa più cospicuo: al 31 dicembre del 2016, infatti, il valore di mercato delle loro attività totali è pari ad <<80 miliardi di euro>>, con un progresso, rispetto all’annualità precedente, di 4,6 miliardi ( 6% circa). E, sebbene con una graduale discesa di quasi 10 punti percentuali in quattro anni (dal 32,6% a fine 2012 al 23,8% dell’anno scorso), è nel comparto immobiliare che gli Enti effettuano una quota ancora particolarmente rilevante di investimenti, dell’ammontare di 19,1 miliardi. A tirare le somme è la Covip (la Commissione di vigilanza sui fondi pensione) che, in un documento incentrato sulle operazioni finanziarie effettuate dalla galassia degli Enti pensionistici privati e privatizzati, mette in luce come <<gli immobili di proprietà totalizzano 5,8 miliardi, il 7,3% delle attività totali>>, in decremento al confronto con quanto rilevato nel 2012 (circa 7 miliardi in valori assoluti); i titoli obbligazionari, si legge poi, si attestano nel complesso a 27,9 miliardi, con quelli di stato che raggiungono la cifra di 14,4 miliardi (il 18% delle attività totali) e che per il 61% sono costituiti da <<emissioni della Repubblica italiana>>. Le Casse, scrive la Commissione, detengono, perciò, insieme ai Fondi pensione (151,3 miliardi) un risparmio previdenziale che si attesta a 231,3 miliardi (ossia pari al 14,1% del Prodotto interno lordo); oltre il 41% dei beni degli Enti previdenziali, si puntualizza, affonda le radici in Italia (32,9 miliardi di investimenti <<domestici>>). La Covip ricorda inane il mancato completamento dell’iter di approvazione del regolamento (previsto dall’art. 14, comma 3, del decreto 98/2011) per introdurre disposizioni sull’impiego delle risorse delle Casse, che <<risultano, a oggi, gli unici investitori istituzionali affrancati da una regolamentazione unitaria in materia>>.

Fonte: ItaliaOggi

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