Casse: pronte a investire ma servono regole

Le casse di previdenza private sono pronte a seguire gli stimoli a investire nell’economia reale che provengono dal Governo, ma vorrebbero ricevere risposte alle loro richieste di chiarimento. È stata questa, in sintesi, la risposta di alcuni esponenti della previdenza dei professionisti alle dichiarazioni del ministro dell’Economia, che in un’intervista rilasciata in occasione dell’ottava edizione del Festival del lavoro ha chiesto ai responsabili degli enti previdenziali di <<dimostrare maggiore interesse>> per le opportunità offerte dal mondo delle imprese. Le risorse a disposizione sono tutt’altro che trascurabili: un patrimonio di circa 75 miliardi nel 2016, di cui oltre 57 investiti direttamente e il resto affidato a gestione tramite mandato, stando ai dati forniti ieri a Torino nell’ultima giornata della rassegna dei consulenti del lavoro. Secondo Walter Anedda, presidente del Cnpadc, la cassa di previdenza dei commercialisti <<da tempo stiamo investendo e chiedendo al Mefdi fornirci strumenti per investire, ma dal Ministero finora non sono arrivate ri sposte chiare sugli investimenti che rientrano nel 5% di esenzione di imposta, se si devono considerare solo i nuovi o anche i vecchi, così come abbiamo chiesto di inserire nello strumento anche il private equity. Peraltro – ha aggiunto – bisogna che ci si metta d’accordo perché da un lato ci viene chiesto di essere più coraggiosi negli investimenti, dall’altro rischiamo di essere bacchettati dalla Corte dei conti perché effettuiamo operazioni a rischio>>. Alessandro Visparelli, numero uno dell’Enpacl, la cassa dei consulenti del lavoro, ha chiesto più rispetto verso enti che hanno come scopo principale pagare le pensioni. <<Bisogna distinguere fra casse e casse – ha spiegato -: la nostra è a ripartizione per cui il patrimonio ha una funzione di “cuscinetto” e il nostro core business è il flusso finanziario generato dai contributi degli iscritti, mentre le casse a capitalizzazione hanno una prospettiva diversa>>. Quanto all’individuazione da parte dell’Inps delle modalità di applicazione della normativa prevista dalla scorsa legge di bilancio di estendere il cumulo dei contributi anche alle Casse, annunciata dal presidente dell’istituto diprevidenza, Tito Boeri, Visparelli è favorevole all’ampliamento del campo di azione dello strumento perché la cassa <<ha tutto l’interesse ache i colleghi vadano in pensione>>, ma occorre leggere la circolare per verificare i dettagli. <<Ritengo – ha detto Anedda- che abbiabisogno di una copertura normativa per evitare ricorsi>>: è un provvedimento amministrativo messo a punto per colmare l’indeterminatezza della legge di bilancio. Anche la giornata conclusiva del Festival è stata caratterizzata dal dialogo tra professionisti e istituzioni. <<Il lavoro che svolgiamo per avvicinare i cittadini alle istituzioni – ha affermato Marina Calderone, presidente del consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro – potrà dirsi concluso quando saremo stati in grado di consentire che un ragazzo che voglia lavorare in Italia lo possa fare>>.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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