Miani: «Accolte le nostre richieste»

Soddisfatto per la risoluzione sullo spesometro, Massimo Miani, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti «La risoluzione – commenta Miani – riprende tutti i nostri suggerimenti: spesometro annuale, sospensione delle sanzioni e accorpamento delle fatture sotto un certo importa Se ci avessero ascoltato prima – aggiunge – saremmo arrivati allo stesso punto in cui ci troviamo oggi evitando, però, il disagio provocato alle imprese, sul fronte della privacy, e ai professionisti che hanno dedicato giorni interi per l’invio dei dati ostacolato dalla carenza tecnologica». I costi dell’inefficienza sono ricaduti sui professionisti perché, spiega Miani «non si può chiedere al cliente di pagare un servizio che non è stato svolto per l’inadeguatezza dei sistemi». Ieri Miani è stato in audizione presso la commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria. Durante l’incontro l presidente della commissione Giacomo Antonio Portas ha ringraziato i commercialisti per il ruolo «indispensabile e fondamentale» da loro svolto. «La Commissione- racconta Miani – ci ha riconosciuto un impegno al servizio del paese per un lavoro che da anni svolgiamo ma che nessuno mai, fino ad oggi, ci aveva formalmente riconosciuto».Durante l’audizione Miani ha anche parlato di fatturazione elettronica«l’ho già detto in commissione – afferma- e lo voglio ribadire, bisogna evitare di imporre la fatturazione elettronica come un obbligo, almeno nei primi anni, perché rischiamo di mettere in difficoltà le micro imprese che non sono organizzate su questo fronte. Consentire un inserimento graduale – spiega Miani – eviterà che ricrei un caos analogo aquello che abbiamo appena vissuto che però, questa volta, coinvolgerebbe la parte produttiva del Paese, senza il filtro dei professionisti, come è successo per lo spesometro».

Fonte: Il Sole 24 Ore

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