Scontrini, il fisco ci scommette

La macchina fiscale riparte dalla lotteria dello scontrino. questa una delle priorità, accanto alla fatturazione elettronica tra privati, indicata dal ministero dell’economia nell’atto di indirizzo 2018-2020 alle agenzie fiscali e alla Guardia di finanza. Nel documento si legge, alla voce strategia olistica di compliance, «Dare piena attuazione alla fatturazione elettronica tra privati ed alla lotteria dello scontrino». Nel piano del ministero dell’economia si preme l’acceleratore sulle dichiarazioni precompilate. Non solo 730 precompilato, l’input del dicastero guidato da Pier Carlo Padoan al direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, è chiaro: «miglioramento e semplificazione dei rapporti tra fisco e cittadini, attraverso lo sviluppo sperimentale di forme di messa a disposizione dei dati, con particolare focus sulla facilitazione e razionalizzazione degli adempimenti tributari ivi compresa la progressiva dematerializzazione dei modelli di dichiarazione e un calendario strutturato delle scadenze fiscali». Un 2018 all’insegna della digitalizzazione, dunque: oltre alla fatturazione elettronica anche tra privati, si punta alla trasmissione telematica delle operazioni Iva, al controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso i distributori automatici e, appunto, alla piena attuazione della lotteria dello scontrino. Il dipartimento delle finanze sarà l’osservatorio privilegiato per l’analisi delle problematiche connesse allo sviluppo dell’economia digitale e delle nuove modalità di tassazione sulle multinazionali. In questo ambito il compito è anche quello di proseguire le attività necessarie alla progressiva implementazione dei risultati del progetto Beps (Base erosion and profit shifting) sia in termini di adozione degli standard minimi concordati a livello internazionale sia in termini di adozione delle best practice, sia attraverso il monitoraggio degli effetti dello scambio automatico di informazioni ai fini fiscali. Al dipartimento è rinnovato, poi, il compito di supportare la commissione di esperti per l’attività di razionalizzazione e ottimizzazione delle tax exependiture attraverso la ricognizione delle spese fiscali e per le stime delle agevolazioni attualmente previste. L’atto di indirizzo si rivolge poi più nel dettaglio ai compiti dell’agenzia delle entrate, sottolineando la direttrice della promozione della compliance volontaria dei contribuenti, assicurando, in tal modo, una riduzione strutturale del tax gap. Guardando ai grandi contribuenti, si punta alla promozione della cooperative compliance, attrazione di nuovi investimenti in Italia, accordi preventivi e patent box. Per quelle piccole (sebbene in manovra di bilancio ci sia una proposta emendativa che congela l’avvio degli indicatori sintetici di affidabilità fiscale-Isa), il ministero conferma la progressiva sostituzione degli studi di settore con gli Isa stessi. La carta della maggiore compliance sarà giocata tenendo conto del potenziamento dei servizi telematici, con un’accelerazione sul fronte degli avvisi bonari. Le informazioni saranno rese disponibili in «tempi rapidi e inviando tempestive segnalazioni al fine di favorire la costruzione di un dialogo dinamico e strutturato con i contribuenti». Per Agenzia delle entrateriscossione si punta a sviluppare, «nel rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa vigente a tutela della privacy, tecniche di analisi dei debiti iscritti a ruolo volte ad indirizzare l’attività di riscossione».

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