Spesometro entro il 6 aprile

Lo spesometro del secondo semestre 2017 slitta al 6 aprile. La versione definitiva del provvedimento dell’agenzia delle Entrate 29190 che attua il Dl 148/2017 riguardo alla trasmissione dei dati delle fatture emesse e registrate conferma questa novità e altre due: la possibilità di trasmettere i dati di importo inferiore a 300 euro attraverso il documento riepilogativo e l’allineamento dei termini della comunicazione opzionale di cui al Digs u7/2015 con quelli dello spesometro “obbligatorio” di cui al Dl78/20mo. Rispetto alla bozza pubblicata il 19 gennaio, è meglio evidenziata la proroga del termine del 28 febbraio al 60esimo giorno successivo a quello di pubblicazione del provvedimento, che pertanto viene a cadere il 6 aprile prossimo. Nella bozza, infatti, la proroga non sembrava comprendere con precisione i contribuenti che hanno esercitato l’opzione per la trasmissione di cui al Dlgs 127/2015, mentre nel provvedimento definiitivo sono espressamente contemplati. Questo regime è stato introdotto nel 2015 e prevede la possibilità di esercitare l’opzione per la trasmissione telematica delle fatture emesse e ricevute nonché, per i contribuenti che esercitano commercio al dettaglio, dei corrispettivi (esclusi, invece, dallo spesometro obbligatorio). Per chi ha esercitato l’opzione sia per le fatture sia per i corrispettivi, II legislatore ha previsto semplificazioni e vantaggi fiscali quali l’abolizione dei modelli Intra acquisti, la riduzione dei termini di accertamento di due anni se è garantita la tracciabilità per tutti gli importi superiori a 3o euro e la possibilità di ottenere i rimborsi Iva in via prioritaria entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione annuale, anche in assenza dei requisiti previsti dall’articolo 3o del Dpr 633/1972 (aliquota media, beni ammortizzabili eccetera). Nella versione defmitiva del provvedimento viene ora chiaramente prevista la proroga del termine sia per lo spesometro “obbligatorio”, sia per quello “opzionale” nonché per le integrazioni delle predette comunicazioni relative al primo semestre 2017 senza applicazione delle sanzioni. Confermata la possibilità – per chi registra fatture di importo inferiore a 300 euro tramite il documento riepilogativo ai sensi dell’articolo 6, commi 1 e 6, del Dpr 695/1996- di trasmettere, in luogo delle singole fatture, i dati relativi al singolo documento riepilogativo. A Telefisco 2018, l’agenzia delle Entrate ha precisato che l’importo del documento riepilogativo si intende comprensivo di Iva e non riguarda il solo imponibile. Purtroppo in questa previsione non sono comprese le fatture annotate nel registro dei corrispettivi giornalieri, che pertanto vanno comunicate. È, invece, chiaro che tutte queste semplificazioni si applicano anche a chi trasmette le comunicazioni opzionali, già dal prossimo invio. Allineati, infine, i termini di invio dello spesometro opzionale con quello obbligatorio. Il Dl 148/2017 ha infatti previsto per i contribuenti che inviano lo spesometro di cui all’articolo 21 del Dl 78/2010, la possibilità di scegliere se trasmettere i dati delle fatture con cadenza trimestrale (come previsto dalla norma a regime) o se utilizzare la trasmissione semestrale anche per l’anno 2018. Il provvedimento chiarisce ora che tale facoltà è concessa anche ai contribuenti che comunicano i dati fatture su opzione. Nessuna previsione sulla trasmissione dei dati delle liquidazioni periodiche che, quindi, resta confermato per il prossimo 28 febbraio 2018, con riferimento ai dati del quarto trimestre 2017.

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