Cassa Ragionieri, investimenti ok

“Quando ci siamo insediati l’obiettivo è stato subito quello di far crescere il patrimonio della Cassa Ragionieri attraverso un costante incremento di valore degli investimenti del comparto mobiliare e una crescita dei relativi rendimenti, migliorandone il profilo di liquiditĂ , il rapporto rischio/rendimento e la redditivitĂ  prospettica. Il risultato tangibile di tale attivitĂ  è apprezzabile nei numeri dei bilanci di questi anni: la Cassa ha raggiunto rendimenti superiori a quanto previsto nel bilancio tecnico, assicurando quindi, in chiave prospettica, la sostenibilitĂ  del sistema pensionistico con prestazioni migliori per i nostri associati. Possiamo dire che un primo risultato è stato raggiunto, i numeri parlano da soli”. Nunzio Monteverde è consigliere d’amministrazione e presidente della Commissione Investimenti Mobiliari della Cassa Nazionale di Previdenza dei Ragionieri.

Investire sì, ma con trasparenza. “Al mo-mento dell’insedia-mento abbiamo as-sicurato che il nostro obiettivo sarebbe stato quello di soddisfare il principio della conser-vazione e della sana e prudente gestione: per questo motivo ogni fase del processo di investimento viene attentamente monitorata. Non dobbiamo dimenticare che gestiamo un patrimonio prezioso: i soldi e la fiducia dei nostri iscritti. Proprio per questo motivo – spiega Monteverde – grande importanza ha assunto il Disciplinare degli Investimenti, che regola i criteri di gestione delle risorse finanziarie ai quali la Cassa Ragionieri deve attenersi.

Il documento prevede che gli investimenti siano effettuati attraverso la diversificazione degli investimenti, l’efficiente gestione del portafoglio, il contenimento dei costi e la massimizzazione dei rendimenti netti. Viene evidenziato che l’operatività sia ispirata a principi di trasparenza e di adeguata informazione a tutta la platea degli iscritti e pensionati, con particolare attenzione alle operazioni finanziarie consentite e di quelle non autorizzate, oltre a specificare limiti qualitativi e quantitativi ai quali attenersi in tema di sottoscrizione di ogni nuovo investimento”.

E quindi andiamo a vedere questi investimenti: “Nel corso di questi anni i conferimenti del patrimonio mobiliare ai cinque gestori specializzati (Generali Investments Europe SpA, Credit Suisse SpA, Eurizon Capital Sgr SpA, Allianz Global Investors Gmbh e Banca Patrimoni Selle & C. SpA), selezionati tramite gara aperta in ambito comunitario, sono passati dagli iniziali 600 milioni di euro, ossia 120 milioni a gestore, ai 705 milioni di euro al 31 dicembre 2017, che, a valori di mercato alla stessa data, sono pari a euro 779 milioni, rappresentando circa il 37% della valorizzazione del patrimonio investito dell’Associazione. A seguito dell’ulteriore conferimento di euro 50 milioni effettuato nel mese di gennaio 2018 si è passati a un totale di euro 755 milioni, per una valorizzazione al 23 febbraio 2018 di euro 815 milioni.

Le gestioni patrimoniali hanno realizzato nel 2017 un rendimento finanziario lordo di circa il 5,70% in perfetta linea con il benchmark. Il nostro compito – aggiunge Monteverde – è stato anche quello di monitorare la loro attivitĂ  con il supporto dell’Ufficio Finanza, della funzione Risk Management e della Prometeia advisor Sim, risultata aggiudicataria della procedura di gara per l’affidamento dei servizi di consulenza finanziaria sul portafoglio mobiliare e immobiliare e per l’elaborazione dell’analisi di Asset & Liability Management”.

La Commissione ha inoltre effettuato nel corso di questo quadriennio analisi su varie proposte di investimento, al termine delle quali ha rilasciato parere favorevole al Consiglio di amministrazione, presieduto dal collega Luigi Pagliuca, per la sottoscrizione di complessivi 65,2 milioni di euro nel 2015, 72,5 milioni di euro nel 2016, 85,6 milioni di euro nel 2017. “Tutti gli investimenti sono stati effettuati nel rispetto dell’asset allocation strategica e del Disciplinare degli Investimenti: l’unica eccezione ha riguardato la finalizzazione dell’operazione di partecipazione nel capitale di Banca d’Italia con l’acquisto di 1500 quote per un controvalore complessivo di euro 37,5 milioni, pari allo 0,5% del capitale di Bankitalia. E’ opportuno e doveroso, a fronte di tali cifre investite, operare con la massima attenzione, trasparenza e professionalità”.

Allo scopo di aumentare ulteriormente la trasparenza, è stato affiancato al Disciplinare degli Investimenti un rego-lamento operativo, “Il Processo di Investimento”, adottato dal Consiglio di amministrazione come codice di autoregolamentazione al quale attenersi in tema di sottoscrizione di ogni nuovo investimento: “Il documento – sottolinea il numero uno della Commissione Investi-menti Mobiliari – individua in maniera chiara, trasparente e oggettiva l’iter per la sottoscrizione di ogni singolo investi-mento, disciplinando l’articolazione del processo che si svolge attraverso varie fasi che tendono alla selezione di strumenti finanziari in grado di ottimizzare il portafoglio investito in un’ottica di lungo periodo”.

Sono stati individuati i criteri di attuazione del processo di investimento dettagliando le caratteristiche e le fasi di esecuzione che coinvolgono a vario titolo, e ciascuno per la propria area di competenza, il Consiglio di Amministrazione, la Commissione, l’Ufficio Finanza, la Funzione Risk Management e l’Advisor.

“Le selezioni sono improntate a principi di trasparenza e comparabilitĂ . Sono inoltre stati definiti, per le diverse tipologie di strumento finanziario, requisiti oggettivi di ammissibilitĂ  e criteri qualitativi e quantitativi di valutazione: viene così eliminata ogni possibile discrezionalitĂ . Il processo si svolge attraverso varie fasi che, partendo dall’analisi del patrimonio investito della Cassa e dalla stima del cash-flow prospettico di medio/lungo periodo, passando per l’identificazione di un target di rendimento e di un portafoglio obiettivo di asset allocation strategica, tendono alla selezione di strumenti finanziari in grado di ottimizzare il portafoglio investito in un’ottica di lungo periodo”.

In particolare, la Commissione (i cui componenti sono i consiglieri Fedele Santomauro e Fausto Giulietti e i delegati Andrea Bambini, Francesco Carosella e Domenico Barbuzza), preposta all’analisi degli investimenti mobiliari, ha fortemente voluto la selezione di gestori specializzati per l’affidamento di parte del patrimonio mobiliare.

Non ci sono solo investimenti mobiliari negli scenari della Cassa dei Ragionieri “La Commissione ha supervisionato anche l’elaborazione dei dati propedeutici all’approvazione e all’aggiornamento del Piano di Investimenti Triennale nei fondi immobiliari. Il nostro è un lavoro di squadra – spiega Monteverde – grazie al supporto di professionisti come Giuseppe Bianco, Danilo Bicchieraro, Roberta Garofolo, al coordinamento del vicepresidente Giuseppe Scolaro (nella foto) e del direttore generale Carlo Maiorca. Vigiliamo sull’andamento del portafoglio mobiliare e analizziamo le diverse opportunitĂ  di investimento”.

Infine, nell’ambito delle attivitĂ  di controllo ed in relazione al nuovo assetto organizzativo, è stata istituita presso la Cnpr la funzione di Compliance di cui è responsabile l’avvocato Manuele Sellan, sotto il diretto controllo della Direzione Generale: “Tutto ciò assume un’importanza determinante in termini di creazione di valore aziendale, conseguibile attraverso presidi volti a orientare la cultura aziendale al rigoroso rispetto delle regole, alla corretta gestione dei conflitti di interesse, per la diretta conservazione del rapporto fiduciario con il pubblico esterno ed in particolare con i propri iscritti anche grazie all’ efficacia ed efficienza dei propri processi aziendali di controllo.

La sua azione – conclude Monteverde – si sviluppa in primo luogo a supporto proattivo dell’Ufficio Finanza e Risk Management nelle scelte di business in modo autonomo e integrato con gli altri processi e strutture aziendali, con un monitoraggio ed un’analisi continua della normativa regolamentare di riferimento per il corretto presidio dei rischi di non conformità anche attraverso la stesura di pareri legal-compliant e di metodologie di valutazione e misurazione con proposte anche di tipo organizzativo/procedurale.

In particolare tali attività risultano necessarie affinché si tuteli Cnpr dalle eventualità di incorrere in possibili sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni reputazionali, in conseguenza di violazioni di norme imperative (leggi, regolamenti) ovvero di autoregolamentazione (statuti, codici di condotta o di autodisciplina)”.

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