Pagliuca, alla Cassa ragionieri risultati positivi all’insegna della trasparenza

“Uno dei nostri primi obiettivi, dichiarati al momento dell’insediamento, era (e resta) quello di migliorare la qualità della gestione dei nostri investimenti, con un’attenzione sempre più centrata sul monitoraggio del rischio, con prospettive di maggiore diversificazione e migliorandone il profilo di liquidità, il rapporto rischio/rendimento e la redditività prospettica del patrimonio: possiamo orgogliosamente constatare che l’obiettivo è stato ampiamente centrato”. Così Luigi Pagliuca, presidente della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri, traccia un bilancio del suo mandato. “Abbiamo attuato un cambiamento radicale della strategia di gestione e di investimento attraverso i seguenti step: messa in liquidazione della controllata Previra Invest Sim, messa in liquidazione della Sicav Adenium, progressiva costituzione di una struttura interna (Funzione Finanza, Funzione Risk Management, Funzione Compliance), così come prescritto anche dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (Covip), idonea a presidiare tutte le fasi degli investimenti e monitorare l’intero patrimonio investito”.

“L’operatività – spiega Pagliuca – è stata sviluppata tramite un duplice binario. Per la gestione indiretta abbiamo affidato parte del patrimonio dell’Associazione a gestori specializzati selezionati tramite gara aperta in ambito comunitario, mentre per la gestione diretta abbiamo approvato il “Disciplinare degli Investimenti” e il regolamento operativo “Il Processo di Investimento” come codici di autoregolamentazione ai quali attenersi in tema di sottoscrizione di ogni nuovo investimento. Gli investimenti sono effettuati perseguendo la diversificazione, l’efficientamento gestionale del portafoglio, la massimizzazione dei rendimenti netti, e rispettando principi di trasparenza e comparabilità”.

“I risultati di questi quattro anni di attività sono apprezzabili nei numeri dei bilanci: l’Associazione ha raggiunto rendimenti superiori a quanto previsto nel bilancio tecnico, puntando quindi, in chiave prospettica di lungo periodo ma con risultati da realizzare anno dopo anno, alla sostenibilità del sistema pensionistico con prestazioni migliori per i nostri associati”.

“Il patrimonio investito dell’Associazione era pari a 1,9 miliardi di euro a fine 2013 con una quota di patrimonio “liquido” pari al 39% (750 milioni di euro). A fine 2017 il patrimonio investito, a valori di mercato, è pari a 2,1 miliardi di euro e la percentuale di patrimonio “liquido” è passato al 48% (1,0 miliardi di euro): ciò significa poter liquidare in due giorni lavorativi l’equivalente di oltre quattro annualità delle attuali prestazioni pensionistiche. La restante quota di patrimonio definito “illiquido” è in realtà liquidabile in un arco temporale compreso tra tre e dieci anni, orizzonte temporale compatibile con un investitore previdenziale orientato per definizione al lungo periodo. Tale quota di patrimonio è principalmente investita in Fondi di Private Equity e Fondi Immobiliari, strumenti finanziari comunque trasparenti caratterizzati da un diverso profilo rischio/rendimento rispetto agli strumenti quotati sui mercati, che – conclude il presidente Cnpr – pagano in termini di diversificazione e di maggiori rendimenti attesi la caratteristica di “illiquido” che potremmo sostituire con la definizione “liquido sul lungo periodo”.

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