E-fattura con semplificazioni

Sulla fatturazione elettronica accelerare, ma con prudenza, altrimenti si rischia di sbattere. E questo, in sintesi, il pensiero dei rappresentanti degli ordini professionali dopo che Carla Ruocco, capogruppo del Movimento cinque stella della camera, ha anticipato a ItaliaOggi (si veda ItaliaOggi del 7/6/18) le linee fiscali dei primi provvedimenti del governo. Una su tutte, l’anticipo dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica abbandonando anzitempo lo spesometro, a fronte pert) di una revisione delle regole della stessa e-fattura. Per Maurizio Postal, consigliere nazionale codelegato alla fiscalità, «l’entrata in vigore della fatturazione elettronica con una sorta di doppio binario, coesistendo vecchio e nuovo meccanismo. L’abbiamo chiesto come consiglio nazionale. Più nello specifico, si potrebbero ipotizzare sei mesi di coesistenza dei due sistemi. Esiste un emendamento che era stato presentato al dl Alitalia e si potrebbe ripartire da quello. Per quello che riguarda la Mini Irap», aggiunge Postal, per cui Ruocco ha parlato di un chiaro regime di esenzione che faccia cessare la confusione postal concorda nel «chiarire dopo 20 anni quale sia il limite dell’autonoma organizzazione è una cosa positiva e chiediamo allo stesso tempo anche la semplificazione del calcolo delle detrazioni Irap sul lavoro dipendente». «I consulenti del lavoro sono da sempre favorevoli allo sviluppo tecnologico e allo snellimento delle procedure», ha dichiarato Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine, «ma la semplificazione, per poter essere a vantaggio non solo dell’amministrazione finanziaria, deve essere condivisa e passare da un’adesione spontanea dei contribuenti». Questo secondo la presidente put) avvenire introducendo nell’ordinamento tributario dei meccanismi incentivanti tali da rendere la fatturazione elettronica più vantaggiosa per tutti. «Le imprese devono avere il tempo di prepararsi a questo adempimento e, contemporaneamente, anche l’amministrazione deve adeguare i propri sistemi a un’efficiente ricezione e gestione delle informazioni», e propone, «si potrebbe introdurre un sistema premiale, e non obbligatorio, per chi si adegua subito alla fatturazione elettronica oppure eliminare le sanzioni per un periodo transitorio per non penalizzare chi vive nei territori non ancora coperti da internet». Gradualità e tempi non frenetici nell’azione fiscale è la richiesta di Marco Cuchel, presidente Anc: «Accelerare ma sempreché sia sostenibile. Va bene l’entrata in vigore obbligatoria per i grandi soggetti e mantenere la facoltatività per i piccoli. Quello che speriamo è una gradualità del riordino fiscale. Al sistema fiscale si deve rimettere mano ma interpellando anche i dottori commercialisti e una volta fatto il riordino dovremo avere la garanzia di non toccare le norme per tre, cinque anni per la certezza del diritto». Sulla fuga in avanti frena anche Anna Maria Nucera, Adc: «La fatturazione elettronica è un meccanismo farraginoso, con questa non si ottiene il controllo della spesa, perché la fatturazione elettronica è troppo articolata. Ci sono già gli strumenti di controllo della spesa e vanno attuati, ma ancora non ci attendiamo che prenda forma nel disegno di legge e ne riparleremo». Infine con una lettera inviata a componenti del governo e a parlamentari, il presidente dellistituto nazionale tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, ha evidenziato le problematiche connesse all’obbligo della fatturazione elettronica chiedendo una semplificazione dello strumento prima dell’entrata in vigore.

Reviews

Related Articles