Nellâincontro avuto oggi con il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, lâAssociazione Nazionale Commercialisti, rappresentata dal Presidente Marco Cuchel e dal Vicepresidente Matteo Cuomo, ha potuto esporre le proprie osservazioni alle proposte di modifica del Decreto Lgs. 139/2005 elaborate dal Consiglio Nazionale, il quale ha partecipato allâincontro nella persona del Vicepresidente Davide Di Russo con una rappresentanza dei vertici nazionali.
Lâincontro di questa mattina rappresenta certamente un passo importante nella ripresa del dialogo con le associazioni di categoria, sebbene quello di oggi non sia stato un vero e proprio confronto ma unâaudizione nellâambito della quale lâANC ha relazionato sulle proprie osservazioni, illustrando le proprie proposte.
Le osservazioni dellâANC â sostiene il Presidente Cuchel – riguardano numerosi punti della riforma, la quale, in ogni caso, come fatto presente in occasione dellâincontro, riteniamo che non costituisca una prioritĂ per la categoria, la quale dovrebbe essere impegnata ad affrontare problematiche che sono di maggiore urgenza.
Tra i punti tematici portati allâattenzione dallâANC: la necessitĂ di non ridurre il numero dei consiglieri del Consiglio Nazionale per salvaguardare la rappresentanza territoriale; lâopportunitĂ di evitare lâaccorpamento degli ordini piĂč piccoli e di far sĂŹ che ogni circoscrizione abbia assicurata la presenza dellâordine; lâimportanza di valorizzare la figura, ancora poco conosciuta, dellâesperto contabile attraverso delle iniziative. Per garantire una piĂč ampia partecipazione dei colleghi, per lâANC Ăš necessario mantenere il limite dei due mandati, anche non consecutivi, adottando lo stesso principio per le cariche del Consiglio Nazionale, anche nel caso di mandati la cui durata Ăš ridotta. LâAssemblea dei Presidenti dovrebbe acquisire maggiore peso e quindi le sue competenze essere ampliate; per lâAssociazione occorre intervenire sullâelettorato passivo per il Consiglio Nazionale, eliminandone gli attuali limiti e fare in modo che anche per lâorganismo nazionale, cosĂŹ come accade per gli ordini locali, ci sia lâelezione diretta da parte dei colleghi.
Sul tema delle specializzazioni, fermo restando che le SAF dovrebbero essere gratuite per i professionisti che intendono frequentarle, queste dovrebbero riguardare aree di competenza estranee rispetto a quelle che la normativa giĂ contempla per la categoria, inoltre dovrebbero essere previste anche per la sezione B dellâalbo.
Il tema avrebbe richiesto un confronto approfondito, reso perĂČ impraticabile in ragione del poco tempo messo a disposizione. âDopo aver ricevuto lo scorso 31 maggio le proposte del Consiglio Nazionale â spiega Cuchel â abbiamo dovuto condividerle con le nostre associazioni locali, raccoglierne i contributi di proposta e redigere sulla base di questi un documento unico per lâincontro programmato di oggi, nonchĂ© prevedere un dibattito sul tema in seno alla nostra Assemblea degli Organismi Aderenti; tutto ciĂČ Ăš avvenuto in un lasso di tempo troppo esiguo, anche considerata la portata degli argomenti in discussione.â.
âPer questa ragione â conclude Cuchel â il nostro auspicio Ăš che lâAssemblea dei Presidenti del prossimo 4 luglio, in tema di riforma dellâordinamento professionale, non sia il punto di arrivo ma una prima fase del confronto in seno alla categoria. â.