Attivato il credito d’imposta sulla pubblicità

Per il bonus fiscale sugli investimenti pubblicitari nell’editoria domande al via dal 22 settembre. I contribuenti interessati avranno tempo fino al 22 ottobre per presentare l’istanza telematica sull’apposita piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria di Palazzo Chigi è al lavoro sul provvedimento che dovrà definire le modalità di invio dei moduli, che saranno relativi agli investimenti incrementali effettuati da imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali nell’anno 2018, nonché a quelli realizzati tra il 24 giugno e il 31 dicembre 2017 (ma in questo caso l’agevolazione è valida solo per la carta stampata). La fruizione del tax credit sarà possibile esclusivamente in compensazione: il modello F24 dovrà viaggiare tramite i servizi online delle Entrate, pena lo scarto della delega. E quanto stabilisce il dpcm n. 90 del 16 maggio 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 170 del 24 luglio scorso, che regola modalità e criteri per la concessione del credito d’imposta sulla pubblicità nell’editoria recato dall’articolo 57-bis del dl n. 50/2017. Il decreto aveva il compito di definire gli aspetti attuativi della misura non direttamente regolati dalla legge, tra i quali le tipologie di spesa ammissibili e quelle escluse. Il testo, eredità del precedente governo Gentiloni (le firme in calce sono degli ex ministri Padoan e Calenda e dell’ex sottosegretario Lotti), ha ricevuto il via libera della Corte dei Conti il 18 luglio. Per il corrente anno lo stanziamento previsto è di 62,5 milioni di euro, ma per il futuro il plafond dovrà essere definito di anno in anno, di regola con la manovra di bilancio. Gli aspiranti beneficiari dovranno inviare un’apposita domanda, contenente tra l’altro i dati del contribuente, il costo complessivo degli investimenti pubblicitari, la percentuale di incremento rispetto a quelli effettuati nell’anno precedente sugli stessi media (base di calcolo dell’agevolazione), l’ammontare del tax credit richiesto. Il bonus sarà pari al 75% del delta. Per le imprese di medio-piccole dimensioni e per le start-up innovative l’entità dell’aiuto sale al 90%, ma sul punto l’esecutivo è in attesa dell’ok da parte di Bruxelles. A partire dal 2019 la finestra temporale per l’invio delle istanze è fissata tra il 1° marco e il 31 marzo. Entro il 30 aprile di ogni anno il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria pubblicherà l’elenco dei soggetti ammessi, con il rispettivo importo teoricamente spettante. Dopodiché se il totale degli sgravi sarà inferiore al budget, ogni beneficiario riceverà l’intero importo. Viceversa, in caso di incapienza, scatterà un taglio proporzionale al fine di assicurare il rispetto del tetto di spesa. In ogni caso nessun contribuente potrà ricevere più del 5% del totale delle risorse per quanto riguarda la pubblicità effettuata su carta stampata e più del 2% per gli spot su radio e tv locali. Il dpcm specifica che le spese si considerano sostenute secondo i criteri previsti dall’articolo 109 del Tuir (inerenza, certezza e determinabilità). Il Dipartimento provvederà alla revoca del bonus laddove vengano accertate la mancanza totale o parziale dei requisiti oppure falsità documentali. I controlli sulla corretta fruizione del credito d’imposta sono affidati all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza.

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