I movimenti di denaro anche sotto i 10 mila euro saranno registrati. Questa una delle novità introdotte all’interno della direttiva per combattere il finanziamento al terrorismo e il riciclaggio di denaro, approvate ieri dal Parlamento europeo, Si tratta di due pacchetti di norme: il primo sulla penalizzazione del riciclaggio di denaro è stato approvato con 634 voti favorevoli, 46 contrari e 24 astensioni; il secondo, sui flussi di cassa, ha ricevuto 625 voti favorevoli, 39 contrari e 34 astensioni. Le nuove regole estendono la definizione di denaro contante anche alle carte prepagate e ad oggetti preziosi come l’oro, rendendo obbligatorio dichiarare il denaro non accompagnato, cioè quello inviato mediante pacchi postali o spedizioni di merci. In caso di mancata dichiarazione alla dogana, le sanzioni restano di competenza degli stati membri, ma devono essere efficaci e dissuasive. A livello sanzionatorio, previsto il minimo di reclusione è stato fissato a quattro anni. La discrezionalità dei singoli stati membri sta dunque nella possibilità di aggiungere anni in più, non in meno. Si può dunque decidere di condannare un soggetto a cinque o sei anni, ma non a tre o due. Se inoltre ci dovesse essere il sospetto che il denaro riciclato sia destinato ad un’attività criminale può scattare il sequestro temporaneo della somma. Altra novità aggiunta nel testo è la non candidabilità : chi viene condannato per riciclaggio di denaro non potrà candidarsi a cariche pubbliche, occupare posizioni di impiego pubblico e accedere ai finanziamenti pubblici. Previsto anche un miglioramento nello scambio di informazioni tra le autorità nazionali europee e i paesi terzi. «Dobbiamo essere sicuri che le persone giuste abbiano accesso ai dati giusti. In questo regolamento è inoltre evidente il valore aggiunto che un’Unità europea di intelligence finanziaria (Uif) avrebbe nel facilitare il lavoro investigativo delle Uif nazionali riguardo ai reati transnazionali», ha commentato la co-relatrice, la lussemburghese Mady Delvaux-Stehres. Ignazio Corrao, il relatore della direttiva sull’antiriciclaggio, ha spiegato come «le nuove norme sulla criminalizzazione del riciclaggio di denaro colpiscono i criminali dove fa più male: il denaro. Le norme impediscono ai criminali di finanziare le loro attività – legali o illegali – con i proventi di azioni illecite. Questa direttiva aggiunge un nuovo importante strumento di lotta contro questo reato.» Le prossime tappe dei due pacchetti di norme consistono nell’approvazione formale da parte dei ministri dell’Ue; poi gli stati membri avranno tempo 24 mesi per introdurre le norme nel loro ordinamento. Verso l’Eba Ma sulla lotta al riciclaggio di denaro non finisce qua. La Commissione europea punta infatti a rafforzare ulteriormente la direttiva contro il riciclaggio di denaro introducendo l’Autorità bancaria europea (Eba) all’interno dello schema di controllo. ll coinvolgimento dell’Eba ha un carattere strategico in quanto negli ultimi anni molte banche europee sono state coinvolti in scandali legati al riciclaggio di denaro. L’Eba dovrà dunque monitorare che le autorità nazionali adottino adeguatamente la normativa, e avrà anche il potere di chiedere direttamente ai singoli paesi di adottare delle sanzioni contro chi viola la norma. Nel caso in cui le autorità nazionali non dovessero agire, per punire i colpevoli, sarà la stessa Eba a punire gli operatori del mondo finanziario. Inoltre, l’Eba avrà anche il compito di raccogliere informazioni sui rischi e le tendenze in materia di antiriciclaggio e scambiare queste informazioni con le varie autorità nazionali. Sarà infine costituito un nuovo comitato permanente che riunirà le autorità di vigilanza nazionali di antiriciclaggio.