Commercialisti: “Con la riforma chiederemo competenze riservate”

“Un’ipotesi di saldo e stralcio che riguardasse anche gli importi dovuti a titolo di imposta e che si applicasse su tutte le cartelle sarebbe un classico condono. D’altro canto Ăš evidente che un provvedimento limitato alle sole cartelle emesse sulla base della liquidazione della dichiarazione presentata dal contribuente avrebbe una portata estremamente limitata”. Massimo Miani, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, tiene a precisare che «il giudizio sulla manovra non ha profili ideologici, da tecnici ci limitiamo ad analizzare i provvedimenti, a evidenziare le conseguenze e a proporre correttivi». Domani ad Agrigento si apre il vostro convegno annuale dedicato, tra gli altri temi, al Fisco per lo sviluppo. La legge di Bilancio va in questa direzione?

Qualche perplessitĂ  l’abbiamo, ci aspettavamo una manovra che riducesse la pressione fiscale.

E la flat tax?

La flat tax Ăš limitata ad alcuni soggetti. Certo, abbiamo apprezzato l’attenzione verso i lavoratori autonomi che erano stati trascurati dalle precedenti manovre, ma non possiamo ignorare molte criticitĂ . Il meccanismo Ăš un invito alla disaggregazione, a rimanere piccoli. Se siamo uno studio associato con un fatturato di 120mila euro ci separiamo e, con 60mila euro a testa, rientriamo nella flat tax.

Si moltiplicheranno le partite Iva. Il rischio Ăš lavoro dipendente nascosto da una partita Iva?

Si, c’Ăš questo rischio. E poi si premia chi rimane piccolo, chi non assume e non investe. Inoltre, si creerĂ  una distorsione di prestazioni soggette e non soggette a Iva, da chi Ăš fuori e da chi Ăš dentro il regime.

Chi ha un magazzino rischia anche di dover pagare una specie di tassa all’ingresso, rappresentata dall’iva che rimane a carico.

C’Ăš anche questo problema. Il mondo delle imprese, sparite l’Ace e l’Iri, avrebbe “meritato” di piĂč. Pensioni e reddito di cittadinanza sono questioni delicate. PerĂČ, se il punto di vista Ăš quello dello sviluppo, non si puĂČ non guardare alle imprese.

La politica Ăš piĂč attenta alla vostra voce?

Non basta dire “troviamo interessante il documento” se poi le proposte non sono tradotte in norme. Abbiamo presentato un manifesto con 50 semplificazioni, raccolte dal territorio, che per ora sono rimaste sulla carta.

Facciamo un appello al legislatore per le due piĂč importanti?

Abbiamo proposto di togliere l’Irap e la Tasi, sostituendole con addizionali, rispettivamente all’Ires e all’Imu. Togliere due imposte, eliminando i calcoli perla base imponibile e i controlli, Ăš una semplificazione importante.

La fatturazione elettronica partirà dal 1° gennaio. Avevate chiesto gradualità. Vi sentite traditi?

Al di lĂ  del sentirsi traditi, mancano due mesi e mezzo e ci sono studi e aziende, le piĂč piccole, che non sono pronti. Alcuni piccoli imprenditori non sanno cosa sia la fatturazione elettronica. Noi faremo la nostra parte, a novembre metteremo a disposizione un portale per i professionisti e i clienti. Non Ăš pensabile che gli studi possano curare il ciclo attivo delle imprese piĂč piccole.

La fatturazione elettronica non porta anche opportunitĂ ?

È impensabile che un obbligo nato per recuperare gettito fiscale comporti benefici immediati per i piĂč piccoli. Certo, per i grandi, l’e fattura Ăš l’occasione di un piĂč efficiente controllo digestione.

Le riforme hanno assegnato nuove responsabilitĂ  ai professionisti, per esempio si sta diffondendo l’obbligo del sindaco, del collegio o del revisore.

È vero aumentano le responsabilitĂ  e si deve puntare alla qualitĂ  della prestazione. Tutto questo, perĂČ, non puĂČ p rescindere da un’adeguata remunerazione.

Una legge per presidiare i compensi? Non basta il mercato?

In alcuni casi, quando la prestazione Ăš collegata a un interesse pubblico, occorre il presidio di una legge. I controlli, che tutelano i diritti dei terzi, sono una scocciatura per l’imprenditore, non si ha interesse a pagare in misura adeguata.

La proposta di riforma dell’ordinamento professionale Ăš passata attraverso una consultazione capillare. Siete soddisfatti?

Abbiamo coinvolto Ordini, associazioni sindacali, i singoli iscritti. Le proposte ci hanno obbligato a riflette sui temi, a rimodulare le misure.

Quali sono stati gli aspetti piĂč importanti toccati dalla discussione?

Le competenze, le incompatibilitĂ , per esempio.

Modificherete l’oggetto della professione?

Le competenze saranno collegate alle specializzazioni, proporremo anche qualche riserva. Il 24 e il 25 ottobre ci confronteremo di nuovo con gli Ordini.

Ha fatto discutere il manifesto della Nidil Cgil, che forse, in modo maldestro, voleva sottolineare un’assistenza fatta da un team e non da un solo commercialista. Che ne pensa?

Abbiamo chiesto a un avvocato, perchĂ© la pubblicitĂ  comparativa non puĂČ essere fatta in modo grossolano. Verificheremo se ci sono gli estremi per l’intervento dell’Antitrust.

Il ministero della Giustizia ha archiviato la richiesta di commissariamento di 54 Ordini per presunti problemi di ineleggibilitĂ . Ha tirato un sospiro di sollievo?

La vicenda era molto pericolosa Sono dispiaciuto per come Ăš andata a finire a Roma, tuttavia, ero convinto che non si potessero commissariare altri 54 Ordini i cui vertici sono stati eletti e non sono stati oggetto di ricorso.

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

2 giugno, La Russa: “Teniamo alti i valori della democrazia, della libertà e della sovranità della Patria”

ROMA - "Buona festa della Repubblica", dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ai cronisti. Suona l'inno di Mameli, cantano i militari schierati e le tante persone che affollano piazza Venezia. Le massime autorità della Repubblica portano il loro saluto al Milite Ignoto. È il preludio alla consueta parata del 2 giugno con cui

Festa della Repubblica: Mattarella all’Altare della Patria, la parata ai Fori Imperiali e le Frecce Tricolori

Oltre al ministro della Difesa, presenti le piĂč alte cariche dello Stato, da Meloni ai presidenti delle Camere Roma, 2 giu. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 77esimo anniversario della Repubblica, ha reso omaggio al Monumento del Milite Ignoto all'Altare della Patria e ha assistito alla Parata ai Fori Imperiali.

Usa, il Senato approva la legge per sbloccare lo stallo sul tetto del debito ed evitare il default

Accordo fiscale tra la Casa Bianca e i repubblicani del Congresso Roma, 1 giu. (askanews) – Il Senato degli Stati Uniti ha approvato un accordo fiscale tra la Casa Bianca e i repubblicani del Congresso, ponendo fine a una situazione di stallo politico durata settimane sul tetto del debito che rischiava di innescare un default