Buone notizie sul fronte investimenti per le Casse di previdenza. «Nella legge di Bilancio – racconta il sottosegretario al ministero del Lavoro Claudio Durigon, durante la presentazione a Roma del III Rapporto sugli investimenti curato da Adepp (Associazione degli enti previdenziali privati) – la percentuale di investimenti qualificati che non saranno tassati sale dal 5 all’8%; una mossa che risponde a sollecitazioni del mondo della previdenza privata dato che gli investimenti “agevolati” dalla legge di Bilancio 2017 giĂ rappresentano il 7,2%». Le Casse di previdenza chiedono al Governo, per bocca del presidente Adepp, Alberto Oliveti, «un’autonomia intelligente e moderna, la semplificazione e la stabilitĂ delle regole, una defiscalizzazione che ci allinei al resto d’Europa e una parziale fiscalitĂ di scopo». Sulla defiscalizzazione Durigon non chiude la porta ma fa capire che non sarĂ imminente. Nel mondo della previdenza privata, il cui patrimonio ammonta oggi a 85 miliardi, non poteva mancare il riferimento all’economia reale. «Le Casse – dice Durigon – sono una risorsa importantissima per il Paese, anche come investitori. Le Casse devono avere nell’economia reale un ruolo anche istituzionale vorrei cambiare il sistema di asset e credo che si debba dare forma a investimenti che garantiscano sia lo Stato sia le Casse». Il decreto che dovrebbe “regolamentare” gli investimenti delle Casse – da anni in via di emanazione – potrebbe essere il canale dove trovare questo equilibrio. Dal Rapporto Adepp emerge che aumentano gli investimenti esteri degli enti di previdenza privati, che oggi assorbono i143% del patrimonio totale. Un dato che Oliveti commenta così «Si parla da tempo della possibilitĂ di coinvolgere le Casse in investimenti in infrastrutture, ma fino a oggi nulla si è concretizzato. Noi abbiamo i nostri princìpi, che sono diversificare e decorrelare; abbiamo apportato il concetto delle Esg (investimenti attenti al sociale, ndr) e del mission releated (investimenti al servizio dell’attivitĂ istituzionale); siamo interessati a investire nell’economia del Paese in aree che abbiano ricadute sulle nostre professioni». Insomma. la disponibilitĂ e l’interesse ci sono, vanno però individuati gli strumenti adatti. Garanzie sull’autonomia finanziaria degli enti privati arrivano dal sottosegretario al ministero dell’Economia, Laura Castelli: «l’autonomia finanziaria delle Casse per me va riconosciuta e non ho mai pensato di metterla in discussione». Ieri Durigon ha anche parlato dell’Inpgi, la Cassa di previdenza dei giornalisti, dove da alcuni anni le entrate sono inferiore alle uscite e il bilancio 2018 si stima in rosso per 175 milioni. «Stiamo lavorando per allargare la platea degli iscritti»; nell’Inpgi- che paga la profonda crisi dell’editoria e la perdita di oltre 3mila posti di lavoro in pochi anni – potrebbero entrare i comunicatori (circa 20mila persone). Accanto all’ampliamento degli iscritti, l’altra strada potrebbe essere l’assorbimento nell’Inps, ma il presidente Tito Boeri, interpellato sul punto, ha detto: «in futuro dovremmo evitare questa possibilità » perchĂ© bisogna «guardare al bene di tutti i contribuenti».
Casse, investimenti qualificati esentasse dal 5 all’8 per cento
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