Semplificate le deleghe a professionisti e Caf per la gestione della fatturazione elettronica. In vista della messa a regime dei nuovi obblighi di e-fattura, al via dal 1° gennaio 2019, i contribuenti potranno autorizzare con un semplice modulo il proprio intermediario ad accedere al portale «Fatture e corrispettivi» dell’amministrazione finanziaria e al «Cassetto fiscale». Nel primo caso potranno essere indicati fino a quattro soggetti e la delega durerà fino a due anni dalla data di sottoscrizione, mentre nel secondo caso gli intermediari potranno essere due, ma l’autorizzazione resterà operativa per quattro anni (salvo revoca anticipata). Pronti anche i modelli: per procedere all’attivazione delle deleghe, gli intermediari possono inviarli telematicamente in maniera massiva, ossia inserendo i dati di più clienti assistiti, a partire da ieri, oppure in maniera puntuale, dal prossimo 30 novembre, senza la necessità di recarsi presso gli uffici. È quanto ha stabilito l’Agenzia delle entrate con un provvedimento diffuso nella serata di ieri, che definisce le nuove regole per conferire agli intermediari la delega all’utilizzo dei servizi online messi a disposizione dall’amministrazione. Quali servizi. Con il conferimento della delega alla e-fattura, l’intermediario potrà ricercare, consultare e acquisire le fatture elettroniche emesse e ricevute dai soggetti deleganti attraverso il Sistema di interscambio (Sdi). Oltre ai nuovi obblighi di fatturazione elettronica in partenza il 10 gennaio 2019, il delegato avrà anche accesso ai più tradizionali dati dello spesometro e delle liquidazioni periodiche Iva, senza dimenticare la possibilità di accreditare e «censire» i dispositivi per la trasmissione telematica dei file coni dati dei corrispettivi. Da ultimo, con il conferimento della delega l’intermediario potrà indicare allo SdI la casella Pec o il codice destinatario preferito per la ricezione dei file contenente le e-fatture, come pure generare il Qr-code per l’acquisizione automatica delle informazioni anagrafiche Iva del soggetto delegante. Come si attiva. Una volta ricevuto il modulo firmato dal cliente, per poter attivare operativamente la delega l’intermediario dovrà trasmettere il modello alle Entrate. In tale ottica, il provvedimento mette a disposizione due alternative: la modalità «massiva», cioè contenente i dati di più deleghe conferite, e quella «puntuale», per attivare singolarmente ogni delega ricevuta. Qualunque sia la scelta, per il delegato sarà necessario fornire alcuni elementi di riscontro, relativi alla dichiarazione Iva presentata dal delegante l’anno precedente, al fine di provare l’effettivo conferimento della delega all’intermediario. Nel caso in cui non siano disponibili tali informazioni, per esempio perché il contribuente non ha presentato la dichiarazione Iva l’anno precedente, sarà comunque possibile avvalersi di una ulteriore procedura che consentirà l’acquisizione delle deleghe via Posta elettronica certificata, quindi senza la necessità di recarsi in ufficio. Vengono previsti in capo agli intermediari specifici obblighi di conservazione dei moduli acquisiti in originale, uniti ai documenti di identità dei contribuenti, nel rispetto della normativa sulla privacy. Regime transitorio. Al fine di garantire la massima fruibilità dei servizi, l’Agenzia ha fissato un periodo transitorio di 60 giorni durante il quale la nuova modulistica coesisterà con quella già in uso presso i professionisti. Pertanto, fino al 4 gennaio 2019 sarà possibile utilizzare anche il modulo di delega approvato con il provvedimento del 13 giugno 2018.
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