IdentitĂ  digitale ai professionisti

Dopo imprese e cittadini, anche i professionisti (commercialisti, avvocati, consulenti aziendali e del lavoro e molti altri) avranno la possibilitĂ  di utilizzare lo strumento di identitĂ  digitale, presentandosi con la propria qualifica professionale. E non agendo, come è stato fino ad ora, come dei semplici cittadini nei rapporti con la p.a. NovitĂ  non da poco conto, perchĂ© una sola username e una password consentiranno ai professionisti di accedere da computer, tablet e smartphone a tutti i servizi online della p.a. Tutto ciò potrebbe essere determinante per trasformare lo Spid, il Sistema Pubblico di IdentitĂ  Digitale, nell’unico sistema, obbligatorio, di identificazione e notifica nei rapporti tra professionisti, imprese e p.a. A indicare la direzione sono le linee guida dell’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), che dettano le regole per il «rilascio dell’identitĂ  digitale per uso professionale», a cui devono attenersi i gestori di identitĂ  digitali del sistema Spid; regole che hanno ricevuto ieri il parere favorevole della Conferenza delle regioni, dell’Anci (associazione nazionale dei comuni) e dell’Upi (unione province italiane). Le regioni hanno espresso parere favorevole, con raccomandazioni tese ad aprire un confronto con la stessa Agid. Per esempio, hanno chiesto di capire come potrĂ  una p.a. dotare i propri dipendenti di identitĂ  Spid a uso professionale. E quali saranno i costi associati e quali le modalitĂ  di acquisizione. Lo stesso nodo è stato posto per i service provider della p.a. che rappresentano, di fatto, la vetrina nei confronti dell’utente. Questo perchĂ©, secondo le regioni, «le azioni che a vario titolo insistono sul tema Spid devono portare a un beneficio complessivo del sistema e non rappresentare un aggravio per l’adozione». Passaggio da Pec ed email alle piattaforme uniche. Il nuovo «formato Spid» (sistema pubblico di identitĂ  digitale) assicurerĂ  comunicazioni piĂą chiare e sicure tra p.a. e mondo professionale. L’identitĂ  digitale per i professionisti diventerĂ  un punto focale, nel processo di transizione da un sistema di scambi e notifiche di informazioni, atti e documenti, basato sull’uso della posta elettronica certificata o della e-mail (inclusa e-mail del cittadino), a un sistema concentrato sul solo utilizzo delle piattaforme telematiche. Tutto ciò per trasformare Spid nell’unico sistema, obbligatorio, di identificazione e notifica nei rapporti tra imprese, professionisti e la p.a. Nello specifico, le linee guida dell’Agid individuano le modalitĂ  che gli identity provider devono seguire per il rilascio delle identitĂ  per uso professionale, utili ad attestare l’appartenenza di una persona fisica ad un’organizzazione e/o la sua qualitĂ  di professionista. ObbligatorietĂ  di un contratto tra le parti. La regolazione del rapporto fra il gestore di identitĂ  digitali e il soggetto che la richiede per uso professionale è oggetto di contrattazione fra le parti. II rilascio dell’identitĂ  digitale a uso professionale per le persone giuridiche dovrĂ  avvenire sulla base di un contratto perfezionato tra il gestore e la persona giuridica. L’identitĂ  digitale conterrĂ  l’attributo identity Purpose con codice P. Questo consentirĂ  ai fornitori di servizi Spid di regolare l’accesso ai servizi dedicati a professionisti e persone giuridiche. Resta in carico ai fornitori dei servizi Spid di definire il livello di autorizzazione associato alla persona fisica risultante dall’identitĂ  digitale

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