Adc e Anc: bene la proroga, ma occorre intervenire sullo Sdi

ADC e ANC registrano con favore la decisione di prorogare le scadenze di esterometro e spesometro al 30 aprile, anche perché è seguita all’allarme sul grave disagio della categoria che la Confederazione aveva lanciato qualche giorno fa, chiedendo immediati provvedimenti sulle scadenze di febbraio. Chiaramente, si attende ora il provvedimento ufficiale, così da dare ai colleghi la dovuta certezza.

È, questo, certamente un segnale di attenzione che accogliamo con soddisfazione, ma ricordiamo che i nodi da sciogliere sono ancora tanti e tante le difficoltà che la categoria sta affrontando, tra cui le prossime liquidazioni periodiche che scadono il 18 di questo mese.

Il problema è l’estrema complessità delle procedure e il coordinamento tra il sistema di interscambio e le piattaforme dei gestionali. Le  anomalie provocano ritardi negli esiti delle fatture emesse, che rimangono, ben oltre i cinque giorni di tolleranza, nello stato di attesa dell’esito. Questo comporta un notevole nocumento per coloro che devono usufruire delle detrazioni IVA e che, in molti casi, hanno già provveduto ai pagamenti delle fatture al ricevimento della copia di cortesia, ma che non hanno ancora visto il documento sullo SDI.

La conseguente impossibilità di recuperare il dovuto nei termini della liquidazione  determina un danno per il contribuente, che si vede costretto ad affrontare un esborso non dovuto, con il versamento di un’iva periodica maggiore, e rischiare così difficoltà finanziarie.

ADC e ANC, riunite in Confederazione, chiedono pertanto un intervento urgente affinché sia scongiurata la paradossale situazione appena prefigurata e i Presidenti De Maggio e Cuchel sono pronti, in caso di silenzio e inerzia da parte del MEF, a riportare la gravità della situazione in sede europea.

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