Accordo raggiunto sul prezzo del latte ovino. Al tavolo, in Prefettura a Sassari, dopo le proteste dei pastori sardi: è arrivata un’intesa. Il latte verrà pagato 74 centesimi al litro come acconto, con un conguaglio entro fine anno indicizzato rispetto al prezzo del pecorino romano. Il tavolo di coordinamento tra ministero, industriali e pastori, convocato a Sassari dal prefetto Giuseppe Marani si è concluso dunque con una fumata bianca anche se i pastori si dicono solo parzialmente soddisfatti: “Il nostro primo obiettivo era l’indicizzazione legata al prezzo dei formaggi e la copertura come acconto dei prezzi di produzione che si raggiunge con questi 74 centesimi”, spiega a LaPresse il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba. “Questo è un primo passo a cui seguiranno azioni strutturali come emerso dai tavoli precedenti – prosegue – puntiamo all’assegnazione di quote di produzione di pecorino romano ai pastori e alla richiesta di maggior trasparenza e rappresentanza del mondo produttivo nel consorzio del pecorino romano”. Immediato il commento del ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio: “Dopo l’approvazione del decreto legge in Cdm per la crisi del settore lattiero caseario e ovi-caprino, oggi un’ottima notizia dal tavolo del latte che si è appena concluso a Sassari. È stato finalmente trovato l’accordo sul prezzo del latte tra pastori e trasformatori a 74 centesimi, con l’impegno di un conguaglio a novembre in base al prezzo di mercato del pecorino romano. È la dimostrazione che quando ci si siede a un tavolo con spirito costruttivo si raggiungono importanti traguardi. Posso assicurare che quello di oggi è solo l’inizio. Andiamo avanti e ci mettiamo a disposizione, lavorando in modo serio sull’organizzazione dell’intera filiera e il rilancio del settore come ho sempre promesso”.
Accordo fatto sul latte. Ai pastori sardi un acconto di 74 centesimi al litro
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