Domenica le primarie Pd, sfida tra Martina, Zingaretti e Giachetti. Ecco come e dove si vota

Domenica 3 marzo si vota per eleggere il segretario del Pd. A contendersi la guida del partito Maurizio Martina, Nicola Zingaretti e Roberto Giachetti. Il governatore del Lazio ribadisce nessuna alleanza con il M5s e dialogo coi moderati e l’allievo di Pannella invita ancora una volta tutti al voto. E intanto Matteo Renzi fa gli auguri ai tre non senza lanciare qualche frecciatina: “Chiunque vinca non dovrà temere da parte mia alcuna guerriglia come quella che io ho subito”. Ai gazebo si sceglieranno anche i componenti dell’Assemblea nazionale, il massimo organismo democratico del partito creato per decidere sulla politica e sull’organizzazione del Pd. Rimane in carica quattro anni, come la segreteria, ed è composto da mille persone elette alle primarie con le liste collegate ai candidati, cui si aggiungono trecento rappresentanti eletti in concomitanza con le elezioni delle Assemblee regionali e cento componenti eletti dai parlamentari. I seggi saranno aperti dalle 8 alle 20. Sono circa 7mila, tra sedi Pd e gazebo allestiti in piazza, i seggi presenti in tutta Italia. Per trovare quello più vicino basta collegarsi al sito del Pd dedicato alle primarie e inserire il proprio comune ed eventualmente anche il numero della sezione elettorale, che si trova sulla tessera con la quale si vota alle elezioni Politiche o Amministrative. Per votare è necessario recarsi al seggio con un documento di riconoscimento in corso di validità e la tessera elettorale. Gli elettori fuorisede, i giovani fra i 16 e i 18 anni, i cittadini italiani residenti all’estero o temporaneamente all’estero che si siano precedentemente registrati online (il termine è scaduto lo scorso 25 febbraio) devono presentarsi con un documento di riconoscimento. I cittadini comunitari non italiani ed extracomunitari possono votare portando un documento di riconoscimento o il permesso di soggiorno o ancora la ricevuta di richiesta di rinnovo. Chi vuole votare deve versare un contributo minimo di due euro. Per votare non bisogna essere iscritti al Pd, basta firmare una dichiarazione in cui si conferma di riconoscersi nella proposta politica del Pd e di sostenere i Dem alle prossime elezioni. L’elettrice/elettore sceglie il suo segretario tracciando un unico segno su una delle liste di candidati all’Assemblea nazionale. Vince il candidato che avrà ottenuto il 50 per cento più uno dei consensi, che corrispondono ai componenti dell’assemblea nazionale attraverso il meccanismo delle liste collegate. La proclamazione ufficiale a segretario avviene durante la prima riunione dell’Assemblea nazionale, che è già stata convocata per domenica 17 marzo. Se nessun candidato raggiunge la maggioranza assoluta, i due più votati vanno al ballottaggio. A scegliere il segretario saranno quindi i mille delegati eletti nel corso della prima Assemblea nazionale.

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